Composto da giovanissimi il gruppo criminale che inondava la “Palermo bene” di cocaina: tra gli acquirenti numerosi professionisti

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto cinque giovani ritenuti responsabili, a vario titolo, di cessione di cocaina. Il più grande ha 31 anni, il più piccolo appena 20. Ecco il loro nomi:

Stefano Macaluso, di anni 31;
Antonino Dl Betta, di anni 26;
Danilo Biancucci, di anni 26;
Giovanni Fiorellino di anni 24,
Alessandro La Dolcetta, di anni 20.
L’attività d’indagine condotta dalla Sezione Antidroga consentiva di delineare l’operatività di ben 2 gruppi distinti dediti allo smercio di cocaina, che attraverso alcune utenze cellulari dedicate agli acquirenti e sempre accese, fornivano un servizio di consegne a domicilio dello stupefacente attivo “H/24” che riguardava per lo più la cd. “Palermo bene”. Le attività evidenziavano che tra gli acquirenti dello stupefacente vi erano numerosi professionisti palermitano che concordavano con gli indagati appuntamenti spesso fissati in zone rientranti nella “Movida” Palermitana.
Del primo gruppo facevano parte il Macaluso  ed il Di Betta, suo vero e proprio alter ego con il quale si alternava in veri e propri “turni lavorativi”, scambiandosi il cellulare “di servizio” sul quale i due ricevevano centinaia di telefonate, tutte finalizzate alla compravendita di cocaina.
Nell’ambito dell’indagine emergeva l’incessante attività illecita posta in essere dai due indagati, i quali in due mesi ricevevamo circa 80 richieste al giorno di cocaina che raddoppiavano nel giorni festivi, registrandosi, oltre 22.000 conversazioni finalizzate alla compravendita di cocaina e ben 339 potenziali clienti.
Del secondo gruppo di pusher facevano parte il Biancucci, Fiorellino e La Dolcetta che rifornivano di cocaina una fitta rete di acquirenti utilizzando, analogamente alla prassi adottata dal duo Macaluso/Di Betta, un’unica Sim quale utenza di “servizio”.
Il Fiorellino veniva tratto in arresto da personale della “Narcotici” il 3 dicembre scorso nella flagranza della detenzione di 34 gr. di cocaina. A seguito del suo arresto  il La Dolcetta lo sostituiva, proseguendo l’attività con il Biancucci.
Nell’arco di circa un mese, a loro carico, si registravano 13736 telefonate con una media di più di 457 telefonate/messaggi al giorno e la presenza di 331 nominativi chiamanti.
Si constatava anche che alcuni dei potenziali acquirenti di tale, secondo,  gruppo erano gli stessi che con le medesime criptiche e sintetiche richieste contattavano la coppia Macaluso-Di Betta.
L’analitico calcolo della cocaina smerciata da entrambi i gruppi, sulla base del numero medio di consegne giornaliere, calcolato al minimo assoluto in circa 60 gr. al giorno, raddoppiato nei week-end, lascia raggiungere complessivamente i quantitativi di nr. 2  chili di cocaina smerciata. Il volume d’affari mosso dai due gruppi criminali si aggira, complessivamente, sui 300.000,00 euro, circa.