Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo, indagato per voto di scambio

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Sarà il caso o il frutto di una macchinazione, ma a pochi mesi dalle elezioni la campagna elettorale si infiamma di un colpo di scena.

Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo, e quindi anche dell’Area metropolitana, con il suo movimento I coraggiosi, è indagato dalla procura del capoluogo per voto di scambio. Sarebbe il collaboratore di giustizia Giuseppe Tantillo, ex capomafia del quartiere Borgo Vecchio di Palermo, ad accusare Ferrandelli di avere ricevuto consensi da ambienti mafiosi per essere eletto, in cambio di cento euro a voto. “Rimango sorpreso come, dopo quasi cinque anni, proprio nel pieno di una campagna elettorale in cui sto registrando grande entusiasmo e partecipazione da parte delle palermitane e dei palermitani per la mia candidatura, si apre un’indagine su di me”, ha detto Fabrizio Ferrandelli, dopo avere ricevuto l’invito a comparire in procura per essere sentito dai magistrati. L’indagine riguarda le scorse elezioni comunali, quelle del 2012, quando Ferrandelli ha perso al ballottaggio contro Leoluca Orlando, “consolandosi” poi con l’elezione a deputato Pd all’Ars, da cui si è poco dopo dimesso in polemica con il governo Crocetta, ritenuto non all’altezza delle aspettative.