Il Comitato per il NO al referendum di Termini precisa: “Se passasse la riforma la Sicilia avrebbe un solo senatore”

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Se passasse il Sì al referendum, al Senato ci sarebbe un solo senatore per la Sicilia.

Lo ricorda il Comitato per il NO di Termini Imerese. Perché? Perché lo statuto speciale della Regione siciliana prevede l’incompatibilità fra l’incarico di deputato regionale e quello di senatore, con il risultato che la Sicilia sarebbe rappresentata a Roma solo da un sindaco, uno dei tanti amministratori locali che potrebbe essere scelto dall’Ars per rappresentare l’isola in Senato. E basta. Gli altri seggi che spetterebbero all’isola, circa cinque, rimarrebbero vuoti. La soluzione? Una modifica allo statuto siciliano, che richiederebbe però tempi biblici, perché – ricordiamolo – esso ha valenza di legge costituzionale e quindi le sue modifiche richiederebbero lo stesso iter legislativo previsto per cambiare la Costituzione (doppia lettura Camera-Senato, voto all’Ars e referendum popolare, se non si raggiungesse il quorum). Insomma, un vero pasticcio.