La Polizia ferma una coppia per il duplice di Falsomiele ritenuto di stampo mafioso. La donna è nata a Cefalù

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La Squadra Mobile di Palermo, diretta dal dr. Rodolfo Ruperti, ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo nei confronti di un uomo e una donna per il duplice omicidio di Vincenzo Bontà, nato a Palermo il 25.03.1971, e Giuseppe Vela, nato a Palermo il 05.07.1963, consumatosi ieri mattina 3 marzo, in via Falsomiele 117 a Palermo.

Si tratta di Carlo Gregoli, nato a Palermo il 16.10.1963, di professione impiegato comunale e della moglie Adele Velardo, nata a Cefalù il 14.11.1969.  Grazie all’ausilio di immagini di videosorveglianza, nonché alla collaborazione di alcuni testimoni, è stato possibile risalire all’identità dei coniugi che vivono nei pressi del luogo del delitto. A seguito della perquisizione della coppia con la passione per le armi si rinvenivano diverse pistole, fucili da caccia e proiettili compatibili con quelli trovati sul luogo del delitto. Ancora non è stato individuato il movente ma dalle prime ricostruzioni pare che le due vittime siano state attinte prima al corpo con diversi colpi e poi freddate con un colpo alla testa. I fermati negano ogni addebito, restano freddi e lucidi, ma il quadro probatorio a loro carico è forte. Sono ancora in corso le indagini da parte della Sezione “Omicidi” della Squadra Mobile di Palermo e si è in attesa di ulteriori riscontri da parte della Polizia Scientifica.