Polizia Cefalù arresta 3 cittadini ucraini con documenti falsi

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto tre cittadini ucraini per possesso di documenti d’identità contraffatti validi per l’espatrio, ricettazione, truffa aggravata in danno di enti pubblici e soggiorno illegale nel territorio italiano.

 

I nomi degli arrestati dai poliziotti del Commissariato Cefalù sono il 19enne Ihor Kushnir, la 21enne Tetiana Koloshyts, cl.94 e il 26enne Vitalii Koloshyts.

L’operazione trae origine quando il settore Servizi Scolastici e Demografici del Comune di Cefalù ha segnalato al locale Commissariato l’interruzione di un procedimento amministrativo, volto all’iscrizione all’anagrafe di un cittadino ceco.

Dai competenti uffici consolari della Repubblica Ceca si era appreso che il passaporto ed il certificato di nascita esibiti dal sedicente cittadino erano stati, in realtà, falsificati.

Attivati dai poliziotti i primi accertamenti, è emerso che il passaporto era oggetto di segnalazione di ricerca sull’area “Schengen” perché smarrito e l’attuale possessore risultava da rintracciare.

Scattata, immediatamente, l’attività d’indagine si procedeva ad effettuare perquisizioni presso l’abitazione di Cefalù, in cui è risultato risiedere il sedicente cittadino ceco. Sul posto i poliziotti hanno verificato la presenza di una intera famiglia ucraina in possesso di passaporti cechi abilmente contraffatti attraverso i quali gli veniva garantita la permanenza illegale sul territorio nazionale.

In realtà, come si è potuto verificare dai primi accertamenti svolti, i cittadini ucraini, attraverso i documenti di cittadini comunitari, in questo caso della Repubblica ceca, non soltanto hanno cercato di trattenersi clandestinamente sul territorio italiano ma si sono fatti assumere presso un noto esercizio pubblico cefaludese, svolgendo diverse prestazioni di lavoro occasionali come attestano i voucher INPS trovati.

Addirittura, uno degli odierni arrestati, Ihor Kushnir, con falsi documenti, tra cui una patente di guida, aveva, anche, presentato istanza all’Ufficio per l’impiego della Regione Siciliana per partecipare ad un progetto di formazione professionale ed era in attesa del primo contributo.

L’arresto dei tre è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.