Flop della “Festa del Mare”. L’unica Festa è stata per coloro che hanno partecipato alla divisione della torta di 420 mila euro

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Era previsto l’arrivo di 50.000 persone nei tre giorni della Festa del Mare. Tanto che era stato vietato il Mercatino del venerdì per non intralciare il regolare svolgimento e la buona riuscita della manifestazione. Come ha commentato ironicamente qualcuno: forse era meglio far tenere il mercatino settimanale, quantomeno tra gli stand si sarebbe visto un po’ di gente.

Perché nonostante il grande battage pubblicitario i risultati sono stati scadenti. Nemmeno la presenza della Tatangelo è riuscita a risollevare le sorti della Festa. Rispetto ai numeri che fa la compagna di Gigi D’Alessio ai suoi concerti, a piazza Marina c’erano quattro gatti. Stessa cosa dicasi per Toto e Totino e nonostante la degustazione gratuita.

Ma il fallimento della Festa non sta tanto nei numeri che sono stati molto al di sotto delle aspettative, ma nei risultati. La manifestazione era stata organizzata per la “valorizzazione del pesce azzurro, delle politiche a sostegno della marineria locale e alla promozione e tutela del territorio nell’ottica di un’offerta turistica integrata”. Di tutto questo nei tre giorni non si è visto nulla. Diciamo chiaramente come stanno le cose: qualcuno ha trovato questa “vagonata” di soldi e voleva far bella figura con la città, visto lo scarso consenso di cui ormai gode. Ma di valorizzazione, promozione e tutela non fregava niente a nessuno: si sapeva benissimo che erano cose buone per i manifestini, per i comunicati stampa e per qualche discorso di circostanza.

Ma allora è andata male? Non per tutti. Sicuramente non per coloro che si sono divisi la torta di 420 mila euro.

In questo momento di crisi, di difficoltà economica per tante famiglie, sperperare centinaia di miglia di euro per una Festa che era un fallimento annunciato, non è stupidità politica è semplicemente indecenza amministrativa.