Sospesa la licenza a un noto Club sul lungomare: per cinque giornio niente discoteca

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Nella giornata di ieri, gli Agenti del Commissariato di P.S. “Cefalù”, diretti dal Dirigente Vice Questore Aggiunto, Dr. Manfredi Borsellino, hanno dato esecuzione  alla sospensione della  licenza di Pubblica Sicurezza ad un noto locale pubblico di Cefalù.

Al titolare, situato sul lungomare cefaludese, i poliziotti hanno notificato il provvedimento emesso dal Questore di Palermo, Dr. Guido Nicolò Longo. Il decreto con il quale il Questore ha inibito per cinque giorni al titolare del locale di  tenere trattenimenti danzanti e spettacoli musicali è scaturito dalla circostanza che all’interno dell’esercizio – secondo talune testimonianze –  sarebbero stati venduti alcolici a minorenni e non vi sarebbe stato un adeguato controllo sull’età anagrafica dei giovani avventori. Proprio la mancanza di controlli e una verifica sull’età dei consumatori di cocktail e bevande ad alto tasso alcolico, avrebbe messo in pericolo la salute dei giovani fruitori della discoteca, da qui la decisione del Questore di Palermo di chiuderla per la durata di cinque giorni. Il locale in argomento potrà regolarmente esercitare l’ attività commerciale come pub e proseguire l’attività di somministrazione; ad essere preclusa, per soli cinque giorni, è solo l’attività di discoteca. Si è registrato, da ultimo, che il consumo, e talvolta l’abuso, di alcolici e superalcolici da parte di soggetti minorenni nei pressi dei locali pubblici e della “movida” cefaludese ha assunto oramai dimensioni significative. Scarse, infatti, sono le segnalazioni e le denunce che giungono negli uffici di polizia, atteso che le vittime (ma anche i protagonisti) di questo triste fenomeno sono spesso restie ad ammettere di avere fatto uso di alcolici, alzando magari il gomito. Nel corso di questa stagione estiva sono stati registrati diversi episodi di giovani, anche infrasedicenni, che hanno dovuto fare ricorso alla cura dei sanitari per gli effetti dell’uso di alcool. Sono anche episodi come questi, coraggiosamente denunciati dai genitori delle giovani vittime, ad avere determinato il provvedimento del Questore.