La Porsche in vetrina: il GTS Experience nel circuito della Targa Florio

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«Ci sono fatiche che non ti senti addosso se i risultati sono quelli raggiunti in questi ultimi 10 giorni…». Lo sussurra Giuseppe Valenza, il curatore del Museo della Targa Florio di Collesano al termine del Porsche GTS Experience, il test drive dedicato alla stampa internazionale da Porsche Italia. Un revival del circuito della mitica corsa assaporato da 70 giornalisti del settore provenienti da Italia, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria, Russia, Colombia, Brasile e Messico.


I nuovi modelli da presentare e in prova in questi giorni, pur dentro le difficoltà di una rete viaria disastrata per ampie porzioni, sono Boxster, Cayman, 911 Carrera, 911 Targa, Panamera e Cayenne. Al termine delle giornate dedicate (dal 20 al 30 aprile, a giorni alterni), posteggiate le auto in via Cavour, il congedo nelle sale del Museo.

«La scelta di questo percorso – ricorda Valenza – non è casuale dal momento che la casa di Stoccarda ha costruito la sua fama partecipando, a partire dal 1956, alla corsa di Vincenzo Florio riportando ben 11 vittorie assolute. E la stessa carriera dell’ingegnere Ferdinand Porsche – continua il curatore del museo collesanese – era iniziata splendidamente con il piazzamento, nella classe 1100 Touring Sport, di due delle tre Sascha iscritte a conclusione della tredicesima edizione della Targa Florio, nel 1922, portate al traguardo da Fritz Kulm e Lambert Pocher». E poi ci fu il 1924, quando Porsche vinse con Christian Werner alla guida di una Mercedes Indy 2000.

«Tutto questo – sottolinea Valenza – spiega l’attenzione della Porsche nei confronti della corsa siciliana. Ed il Museo Targa Florio, istituito nel 2004 e retto dal Conservatore Giacinto Gargano sino al 2013, si è posto, a dieci anni dalla sua fondazione, all’attenzione dei media di tutto il mondo divenendo una meta irrinunciabile anche per appassionati, case automobilistiche e anche case cinematografiche». Il riferimento è a “Pistons, Passion and Sicilian Pleasure”, film dell’inglese Philip Walsh, e al docu-film su Nino Vaccarella e il figlio, “La traiettoria ideale”, del palermitano Giovanni Totaro, in proiezione proprio domani ai Cantieri culturali alla Zisa.

L’attenzione, in questi anni, è stata anche della tv europea, di Maserati e Ford America. Tutto qui, a Collesano, epicentro della Targa Florio. In questi giorni presente anche Gijs Van Lennep, testimonial Porsche e riferimento per i giornalisti olandesi, già vincitore della Targa nel 1973 in sella all’auto tedesca insieme ad Herbert Muller. Ha donato due cimeli al Museo.

«Un gran lavoro quello di Mauro Gentile, presidente di Porsche Italia; un gran lavoro quello dell’intera struttura museale. Si raccolgono i frutti, insomma» precisa Valenza. Che aggiunge: «Finalmente Collesano può vantarsi di aver raggiunto una notorietà su scala mondiale». È deciso Valenza, come chi ha la consapevolezza di aver creato una solida rete internazionale e una soida attenzione sulla struttura stessa e su ciò che vi ruota attorno. «Ormai il paese ha intrapreso una strada virtuosa che alla lunga, se mantenuta nella giusta considerazione, diventerà la chiave di volta del suo sviluppo futuro. Gli incoraggianti risultati sin qui raggiunti meritano quindi la giusta attenzione da parte dell’amministrazione e dei collesanesi tutti. Investire in questi casi, ponendosi l’obiettivo di espandere quanto fin qui fatto, potrebbe essere un’idea più che opportuna e da considerare seriamente». Il museo non è tutto, certo. Non tutto per Collesano; ma un tassello importante, in una cornice internazionale già acquisita, quello sì. E ragionare in termini di ricaduta economica non è affatto peregrino.