150 di storia della Polizia Municipale

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150 di storia della Polizia Municipale

 

Sarà celebrato domenica 15 marzo 2015, il 150° anniversario dell’istituzione del Corpo di Polizia Municipale di Termini Imerese. La commemorazione avverrà con la celebrazione della messa alle ore 10,00 presso la chiesa di San Nicola di Bari (Maggior chiesa) a piazza Duomo.

Risale al 1865 il primo regolamento del Corpo di Polizia Municipale, in realtà la presenza dei vigiles di epoca romana istituiti da Ottaviano Augusto nel VI secolo d.c. sono già degli antesignani  dei vigili moderni. Essi esplicavano un controllo del territorio per conto del potere istituito. In particolare ciò che li caratterizzava rispetto ai vigili dei nostri tempi, era l’attività di spegnimento degli incendi. Attività che ritroviamo tra le funzioni svolte anche nell’800, oltre a quelle che si sono mantenute fino ai giorni nostri ossia il controllo del territorio riguardo alle attività annonarie, alla viabilità, al commercio, all’edilizia. Rispetto al passato oggi la Polizia Municipale svolge un ruolo di sorveglianza anche per l’incolumità dei cittadini. E ancora la Polizia municipale svolge funzioni per l’autorità giudiziaria. Oltre alla celebrazione della messa per ricordare questo anniversario è stata allestita una mostra presso il Comando di Polizia Municipale in ricordo di eventi particolari o di personaggi di rilievo che hanno fatto parte della storia del Corpo. L’intento è quello di restituire alla memoria termitana i volti, le esperienze, i percorsi di vita di chi ha contribuito a fare la storia di questa Città. “Il vigile è una figura che appartiene alla nostra storia più antica – ha detto il capo della Polizia Municipale di Termini Imerese Maurizio Scimeca – e accanto alla funzione di controllo e di sicurezza che gli è propria, oggi ha tra le sue funzioni quelle di rappresentare per il comune cittadino un punto di riferimento, qualcuno a cui rivolgersi in caso di bisogno per i piccoli problemi quotidiani. D’altro canto però, il Corpo vive delle criticità per una carenza di personale che per vari motivi, seppur leciti, si trova a non può espletare il servizio fuori dagli uffici, per l’età media che è abbastanza alta e che tra qualche anno porrà ulteriori problemi, nel caso in cui chi andrà in pensione non sarà sostituito da nuove unità. Per cui spesso non si possono espletare esaustivamente tutte le funzioni che andrebbero svolte in una società complessa come quella dei nostri giorni’’.