Assenteismo scolastico e consumo di superalcolici. Controlli della Polizia a Cefalù

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Nell’ambito dell’operazione “Trinacria” disposta dal questore di Palermo, alcuni equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine del capoluogo hanno operato stamattina sul territorio cefaludese unitamente alle pattuglie del locale Commissariato.

I controlli, coordinati dal Dirigente del Commissariato di Cefalù ed effettuati anche con l’aiuto di una unità cinofila, oltre ad interessare come da tradizione il traffico veicolare e le persone sottoposte a restrizioni domiciliari, sono stati indirizzati nei riguardi di tutti quei giovani che purtroppo, con scadenze anche giornaliere, usano trascorrere le ore che dovrebbero essere dedicate all’apprendimento scolastico presso i vari bar ed esercizi pubblici della cittadina normanna.
Il fenomeno dell’assenteismo scolastico, di per sé già allarmante, assume però contorni di una certa gravità quando gli studenti minorenni non si limitino soltanto a “marinare” la scuola ma si spingono alla consumazione di stupefacenti o all’acquisto (indisturbato) di superalcolici, poi consumati per la strada o all’interno di abitazioni private.
Purtroppo, anche durante i controlli odierni, si è avuto modo di riscontrare che alcuni studenti minorenni del comprensorio, invece di recarsi presso gli istituti scolastici e frequentare le relative lezioni, si intrattengono nei pressi di alcuni esercizi pubblici e acquistano presso i locali supermercati bevande superalcoliche che poi successivamente consumano nel corso della giornata.
E così, all’atto di un controllo mirato, si è avuto modo di identificare un paio di minorenni che avevano appena acquistato alcuni superalcolici, da utilizzare verosimilmente per la mescita dei cocktail più in voga tra i giovani. Affidati agli esercenti la potestà genitoriale, residente tra l’altro in luoghi diversi da Cefalù, si è proceduto, dopo il sequestro amministrativo delle bevande, ad elevare le sanzioni di circa 500 euro nei confronti del titolare dell’attività commerciale presso la quale i giovani minorenni sono stati sorpresi dopo aver effettuato l’acquisto.