Il Movimento Cinque Stelle invita alla mobilitazione i campofelicesi

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Anche il Movimento Cinque Stelle di Campofelice di Roccella entra nel dibattito politico degli ultimi mesi nel comune alle porte delle Madonie con un proprio documento sull’azione amministrativa dell’attuale giunta.

“Oggi il tempo ci ha dato ragione. Dinanzi alla totale stagnazione dell’azione amministrativa, con conseguenze economiche notevoli e dissagi di varia natura per tutti i cittadini di Campofelice, si deve assistere alla esposizione di accordi sottobanco per la spartizione di posti all’interno della giunta comunale, con un Sindaco che continua ad amministrare camminando su un filo testo, tirato da tutte le parti” si legge nel documento pentastellato.
L’invito del gruppo politico campofelicese è quello di rimettere al centro del dibattito politico il tema del lavoro per dare un indirizzo “concreto e fattibile” per lo sviluppo economico, compatibile e sostenibile del centro.
I grillini stigmatizzano la cementificazione degli scorsi anni e segnano un percorso “Bisogna ripartire dalle macerie che la speculazione edilizia ha lasciato e cominciare a pensare al nostro futuro senza guardare più al passato ricco e prospero che oggi sembra davvero lontano”.
Il documento dei Cinque Stelle campofelicesi si chiude con un appello a maggioranza e opposizione e un invito alla mobilitazione per tutta la cittadinanza.
“Facciamo un appello agli attuali amministratori affinchè riconoscano i propri limiti nel gestire la grave crisi del comune e aprano ai cittadini che mostrano capacità e idee. Un appello anche alla cosiddetta opposizione, incapace di contrastare l’attuale situazione, anche per le attuali evoluzioni che la rendono poco credibile”.
Pochi giorni fa la lettera aperta di Gianni Lanza, uno degli ex sostenitori dell’attuale primo cittadino e della sua compagine, aveva segnato una nuova tappa di un dibattito politico che da tempo ormai si sviluppa attraverso documenti affissi per strada o nelle piazze virtuali di facebook.

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1 COMMENT

  1. Ma di cosa si deve parlare? In 50 anni di amministrazioni locali, si è avuto sempre questo andazzo e in 50 anni non si è risolto nulla se, non il lavorare dei soliti (costruttori in primis, lo si vede dalla gettata di cemento che va dal fiume Himera al confine con Lascari){[e abbiamo fior fiore di ambientalisti, animalisti e naturisti, ma che non fanno nulla davanti al proprio interesse personale]}, e si è parlato tanto e agito mai; sempre ha prevalso il costume incivile del: “futti e futtitinni” dagli ex comunisti ora pd, sel e M5S agli ex fascisti ora ncd, fdi e fi.
    Al momento di agire nessuno ha mai agito e continuano a dimostrare di voler cambiare solo il proprio vocabolario retorico ma, null’altro!
    Altre piccole realtà meridionali e del resto d’Italia, si cooperano a livello di cittadini per cambiare il futuro, le situazioni e le menti. Qui che tutti ci si sente “sale della terra”, Gattopardi che sanno come gira il mondo: basti che giri come vogliono loro, Cassandre di rovine non viste e non credute: ma sempre pronti a dire, io lo sapevo io ve lo avevo detto!
    Ma finitela di parlare VOI che fate politica ed agite, dimostrate con i fatti di volere il cambiamento, evitate di fare discorsi da ultimatum nelle campagne elettorali e una volta chiuse le urne amici come prima!
    Da cittadino non credo a nessuno, pentastellati compresi, poiché essendo tutti parenti fra di loro, alla fine è la voce del sangue che chiama e tutto si calma e tutto si dimentica.

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