Termini Imerese. Gli operai lasciano lo stabilimento Fiat. Nel pomeriggio l’assessore Vancheri incontra i sindacati

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E’ durata poco l’occupazione degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese. Dopo la notte passata al loro interno le tute blu infatti hanno deciso di liberare i locali della fabbrica, dopo che l’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, ha convocato nel pomeriggio, intorno le 17, un incontro con i sindacati di Fim, Fiom e Uilm a Palermo.

“Abbiamo deciso di andare via dalla fabbrica solo perché siamo stati convocati dalla Regione. Se non va in porto la soluzione proposta da Grifa, Fiat licenzierà tutti – ha dichiarato il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone, tra gli operai che avevano occupato – Se i governi nazionale e regionale non sono in grado di far decollare questo piano, chiediamo la revoca delle procedure di licenziamento e l’attivazione della cassa integrazione per gli operai di Fiat e dell’indotto, anche per il prossimo anno. Dal 9 ottobre non ci sono stati passi in avanti, è inammissibile che l’unica certezza ad oggi siano i licenziamenti di massa”.
Ieri gli operai erano tornati a riunirsi in assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento per chiedere al governo nazionale e regionale sicurezze riguardo piano di Grifa, la società che secondo il verbale di incontro firmato al Mise lo scorso 9 ottobre, dovrebbe acquisire il ramo d’azienda di Fiat. Con la cessione del ramo d’azienda dello stabilimento e del personale, la newco avrebbe la possibilità di ricollocare in cassa integrazione per ristrutturazione aziendale i dipendenti fin quando non si inizierà a produrre. Molti restano i dubbi però sulla questione.
“L’occupazione dello stabilimento Fiat da parte dei lavoratori e dei dirigenti sindacali ha già prodotto un risultato positivo: il risveglio dell’attenzione del governo regionale che così manifesta di voler prendere in mano la vertenza – ha dichiarato il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo -. Il nostro interesse è che si riattivi il sito industriale, che riparta il processo di industrializzazione dell’auto a Termini Imerese. Intanto chiediamo garanzie sul progetto Grifa, ove questo non dovesse risultare possibile, si trovino altre soluzioni”.
A due mesi dallo scorso appuntamento il 10 novembre il Ministero ha convocato le parti a Roma.