Termini Imerese. Approvato il bilancio di previsione ma si accendono le polemiche

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Il consiglio comunale ha approvato nei giorni scorsi il bilancio di previsione 2014, in notevole ritardo quindi rispetto al dovuto; un preventivo approvato quasi a fine anno, un ossimoro insomma… E sorge presto la polemica con il M5s, che al momento della votazione ha abbandonato l’aula per protesta.

“Il bilancio di previsione è frutto di un’indecente gestione, del rischio di sforamento di stabilità per l’anno 2013, di poste sovrastimate o del tutto improbabili, di previsioni di entrata straordinarie che non corrisponderanno all’incassato al 31 dicembre di quest’anno”, hanno sottolineato i consiglieri pentastellati. Ma cos’è che non va nel documento contabile appena approvato? Vediamolo nel dettaglio, seguendo il ragionamento del M5s. 

Innanzitutto, anche se si tratta di un previsionale, ci sarebbero poste di bilancio palesemente incongruenti, che non rispetterebbero i principi di veridicità ed attendibilità previsti dalla legge. Nel 2013 è stato sforato il patto di stabilità, sforamento che provoca riflessi negativi sull’esercizio corrente, oltre che sanzioni. E per quest’anno si correrebbe il medesimo rischio, come hanno pure evidenziato nella loro relazione i revisori dei conti. Per evitare ciò, ci si dovrà augurare che saranno effettivamente realizzate le entrate straordinarie previste e che i fondi di riserva non verranno utilizzati per finanziare la spesa corrente. Ancora, per i 5 stelle nel bilancio di previsione le anticipazioni di cassa sarebbero a titolo oneroso, con interessi passivi per oltre 250 mila euro a carico della cittadinanza; l’Imu prevista passa da 3 milioni a 4 milioni e 400 mila euro, con aggravio a carico della cittadinanza del carico fiscale e le entrate tributarie passano da 13 milioni e 800 mila euro a 18 milioni di euro, per coprire le sanzioni ricevute a causa dello sforamento del patto di stabilità 2013. Il piano finanziario Tari (la tassa rifiuti) apparirebbe poi palesemente incongruo, in quanto non richiamerebbe il dettaglio della provenienza delle voci di costo. Come rilevato dal collegio dei revisori, lo stanziamento previsto per il contributo per il permesso a costruire di 635 mila euro risulterebbe irraggiungibile per l’anno 2014, in quanto a metà ottobre sono stati incassati appena la metà dei soldi previsti (pari a 375.900 euro). C’è pure una voce di bilancio “proventi da servizio idrico integrato”, alla quale non corrisponde nulla, perché la gestione diretta del servizio idrico al comune non è finora partita. Infine, i due consiglieri pentastellati ricordano che il bilancio è stato approvato in assenza di un assessore al ramo, dimessosi e finora non ancora sostituito, e del  dirigente dell’ufficio ragioneria. Insomma, per il gruppo consiliare M5s un bilancio di previsione tutto da bocciare. Di diverso avviso, ovviamente, il sindaco Salvatore Burrafato, che risponde alla accuse dei pentastellati solo su Facebook, divenuto ormai il nuovo ufficio stampa e comunicazione dell’amministrazione. Burrafato parte proprio dall’ultima critica, glissando sulla mancanza dell’assessore al bilancio e del  dirigente della ragioneria, attaccando le minoranze consiliari che parlano di “dissesto” o di “illegittimità” e precisando che non c’è né l’uno né l’altra nel documento contabile approvato in consiglio comunale. “Il dissesto finanziario – precisa il sindaco – si ha solo quando l’ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili, ovvero esistono nei confronti dell’ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte. E non è certo questa la situazione del nostro ente”. Il bilancio appena approvato infatti, secondo il sindaco, presenterebbe un saldo netto di oltre un milione di euro (1.350.000 per la precisione). Il vero problema per il comune sarebbero invece i tempi di incasso dei trasferimenti dello Stato e della Regione e dei tributi, che si riverserebbero poi sui tempi di pagamento. Come visto si tratta di due visioni totalmente opposte sul documento contabile approvato, che non sopiranno le polemiche.