Accuse reciproche e mozione opposizione bocciata. Chiuso Consiglio Comunale

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Come era prevedibile dalle premesse dei giorni scorsi si è appena concluso un duro consiglio comunale per discutere della mozione della minoranza sulla questione Tares così come richiesto, con una lettera a firma congiunta, da parte dei cinque consiglieri di minoranza il 14 marzo scorso.

Il Consiglio si è aperto con un attacco da parte del consigliere Ingrao durante la votazione per la valutazione della sussistenza degli estremi di necessità e urgenza della convocazione in seduta straordinaria chiedendo un chiarimento prima al sindaco perchè venga dato uno spazio all’interno della casa comunale per i consiglieri di minoranza. Il primo cittadino ha prontamente risposto che la stanza è pronta e quando vuole la minoranza vi si può riunire. Il consigliere si è poi rivolto al Presidente del Consiglio Emanuele Sceusi chiedendo conto delle motivazioni che lo hanno portato alla convocazione della seduta in sessione straordinaria dopo 18 giorni dalla richiesta di convocazione, richiesta che quando presentata aveva “come obiettivo quello di ridurre le tensioni popolari”. “Lei non è il presidente della maggioranza – ha dichiarato Ingrao – ma mi rendo conto che lei ha dei doveri riguardo la maggioranza perchè la sua elezione non è stata popolare ma frutto di giochi politici”.
Il Presidente ha allora preso la parola citando le norme e i fondamenti giuridici che giustificano la sua decisione e che prevedono che il presidente del consiglio ha 20 giorni dalla data di presentazione della richiesta per procedere alla convocazione.
Votata all’unanimità la presenza della reale necessità e urgenza della seduta consiliare, prima di passare alla discussione e alla votazione dell’unico punto all’ordine del giorno il sindaco, Massimo Battaglia, presente insieme a tutta la sua giunta, ha chiesto la parola per due comunicazioni. La prima riguarda l’inizio dei lavori di bonifica dell’Afem iniziati il 17 marzo, la seconda invece riguarda la possibilità di partecipare nuovamente a un bando per il finanziamento del progetto del campo sportivo dal quale Campofelice di Roccella era stato escluso, dopo l’annullamento da parte dell’assessorato regionale allo sport e al turismo della precedente graduatoria contro la quale era stato presentato ricorso.
Il capogruppo di minoranza Palazzolo ha subito approfittato per punzecchiare la maggioranza sulla delibera che aveva portato all’approvazione del regolamento Tares criticando come “diversamente da quanto scritto nella delibera” l’aumento delle tariffe per la tares “non è stato minimo ma un corposo aumento che ha generato un allarmismo generale”. “Noi volevamo contribuire affinchè la tensione diminuisse e chiedere un frazionamento in 10 rate”. E affonda sulla scelta di convocare solo dopo 18 giorni dalla richiesta il consiglio “Quando si tratta di una richiesta con questa motivazione, si tratta di una scelta che ha una valenza politica”. E poi qualche accenno alla questione Afem.
Tocca al consigliere Ingrao presentare la mozione posta ai voti. “L’opposizione ha sentito il dovere di farsi carico di un problema che in quei giorni ha dato forte preoccupazione da parte dei cittadini e che ha portato il sindaco a produrre una determina per prorogare la scadenza per la presentazione delle richieste di agevolazione. Vedendo i cittadini preoccupati per l’arrivo delle bollette non abbiamo ritenuto opportuno tornare indietro sulla nostra battaglia sulla Tarsu ma abbiamo proposto una mozione che mette in evidenza gli aumenti provocati dalla tassa e i problemi creati ai cittadini e sia da indirizzo politico-amministrativo sul problema da affrontare”. La mozione chiedeva tra i suoi punti, la possibilità di pagare in 10 rate il dovuto per il conguaglio Tares, la sospensione per 90 giorni del pagamento della tassa, la verifica della possibilità di revisione della delibera di approvazione del regolamento della Tares e l’istituzione di un fondo di solidarietà.
È stata dunque data lettura da parte del presidente, del parere tecnico del ragioniere Guzzio che spiega l’impossibilità sia della rateizzazione sia del blocco dei pagamenti per 90 giorni, così come richiesto nella mozione della minoranza, per mancanza di liquidità, visto che al momento dell’approvazione del regolamento era già stato impegnato l’80% delle entrate previste.
Il vicesindaco ha poi spiegato come si è arrivati all’aumento delle tariffe e come si è cercato di rimodularle per evitare di gravare principalmente sulle attività commerciali e produttive. “Stiamo ancora discutendo di Tares quando fra pochi giorni saremo di nuovo qui a discutere della nuova tassa Iuc. Per noi il passaggio alla Tari dovrebbe essere molto meno traumatico. Le cose potrebbero però cambiare perchè parte del servizio sarà nuovamente gestito dal comune o da società consorziali”.
Dopo le premesse si è passati dunque alla discussione a momenti abbastanza accesa e dai toni non sempre velatamente polemici dall’una e dall’altra parte verso la controparte.
Palazzolo interviene e torna per un attimo alla proposta fatta dalla minoranza che guida in consiglio sul mantenimento della Tarsu “avrebbe costretto l’amministrazione a trovare il finanziamento da altra fiscalità perchè questo era possibile. Oggi sento dire che quello che voi chiamate tecnicismo era per voi amministrazione un atto dovuto perchè erano state fatte delle spese e quindi eravate impossibilitati a trovare altre fonti di finanziamento. Siccome l’ufficio aveva già predisposto un piano di spesa tale da dare per scontato l’entrata della Tares allora non si poteva tornare indietro per non far saltare gli equilibri”. L’intervento del capogruppo è stato molto lungo, a tratti duro, tanto che in risposta dai banchi dell’opposizione si è fatto appello all’articolo 54 del regolamento che prevede tempi contingentati per gli interventi dei consiglieri. Il presidente ha comunque dato la possibilità di continuare l’intervento di Palazzolo che però ha alzato i toni: “Come fa un comune a non adoperarsi per fare in modo che i costi si riducano, come abbiamo fatto a far aumentare i costi fino a 2 milioni di euro? Dobbiamo venire qui a dire come dobbiamo affrontare i problemi. Dobbiamo verificare i costi. Io devo vigilare perchè queste spese siano proporzionate e logiche nel momento in cui i cittadini devono venire a pagare – e ha chiuso attaccando la maggioranza -. Non venite a dirmi che non è possibile farlo, perchè io vi dico che voi non volete frazionare”.
A stretto giro ha risposto il capogruppo di maggioranza Elena Martoro “Be quiet. E’ inutile arrabbiarsi così. Non voglio fermarmi a uno sterile scontro fra maggioranza e minoranza. La lievitazione delle tariffe Tares è dovuta a diversi fattori che voglio spiegare in modo semplice a tutti i cittadini. Ci siamo trovati ad applicare una legge “brutta”, meri intermediari per fare applicare questa legge. Devo esprimere ai miei cittadini il mio rammarico. Noi tutti siamo cittadini e contribuenti. Tutti abbiamo a cuore le sorti di questa comunità”. E poi passa al contrattacco accusando l’opposizione di essere protagonista di una “grande macchinazione” e rivolgendosi ai cittadini ha dichiarato che quella raccontata dal gruppo Campofelice nel cuore è “la loro verità con la quale hanno cercato di fuorviare le vostre coscienze descrivendoci come esattori spietati”. E affonda ancora “L’astensione alla votazione delle agevolazioni da parte della minoranza è stata un’implicita astensione dalla possibilità di aiutare i cittadini. Si strumentalizza tutto, cavalcando le difficoltà dei cittadini e questo tipo di politica non ci appartiene”. 
Palazzolo ribatte alle accuse dell’opposizione ribadendo la posizione della minoranza e la necessità di parlare della possibilità di aiutare i concittadini nel momento difficile che stanno vivendo. Lo segue a ruota il consigliere Cimò che si trova d’accordo sulle rimostranze del consigliere Palazzolo sull’iniquità della tassa e sulla necessità di manifestare a tutti i livelli contro questa legge e poi anche lei fa riferimento alla propaganda “che è stata fatta dal momento che stavano per arrivare le cartelle esattoriali avanzando lo spauracchio delle tasse e facendo spesso riferimento alle manifestazioni culturali da noi organizzate ma che in realtà hanno inciso per il 2% del bilancio, circa 100mila euro rispetto ai 700mila necessari per coprire la differenza fra Tare e Tarsu”.
Per il consigliere Taravella, intervenuto nel dibattito “Davo per scontato che si fosse potuto utilizzare questo dibattito per spiegare meglio i punti di difficile comprensione da parte delle persone e invece ci siamo trovati qui a sentirci attaccati dalla maggioranza di propaganda e di tanto altro”. Un’occasione persa secondo il consigliere di minoranza dunque al quale rispondono i consiglieri di maggioranza Claudio Di Francesca e Francesco Marchese. Il primo ha ribadito l’impegno della maggioranza “sempre rivolto al sociale.Tutti siamo d’accordo sul non voler essere schiacciati dalle tasse. Voglio vedere i paesi che hanno approvato la tarsu quanto hanno pagato di imu e di altre tasse. Noi abbiamo spostato la scadenza per la presentazione delle istanze”.
Anche per il secondo si è trattato di una occasione mancata “Qui stasera non si è parlato delle agevolazioni. Di questo dovevamo parlare. Quali tagli dovevamo fare? Da qualche parte questi soldi li dovevamo prendere” e ha poi dato lettura di un documento del gruppo consiliare Campofelice sempre che propone ulteriori rateizzazioni dei pagamenti dei conguagli Tares 2013 che è stato messo agli atti.
Il dibattito si è concluso con la bocciatura per 8 voti contrari e 5 favorevoli della mozione.
Così come si preannunciava è stato un consiglio molto acceso, un crescendo, con una seduta conclusa con accuse reciproche di strumentalizzazione da parte della maggioranza verso l’opposizione e l’accusa dell’opposizione di avere dato lettura del documento della ragioneria per far allontanare i cittadini dall’aula che si è man mano svuotata.