A Padre Giovanni Liotta sarà intitolata una via cittadina

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Il 25 marzo 2014 sarà intitolata una via della città a padre Giovanni Liotta. La cerimonia sarà preceduta dalla celebrazione di una Messa presso la chiesa di Sant’Antonio alle ore 17,00. Il piazzale si trova lungo la via Bevuto all’incrocio con la via Salomone a pochi passi dalla Parrocchia di S. Antonio di Padova di cui è stato il primo parroco nel 1965.

Padre Giovanni Liotta (Termini Imerese 04 dicembre 1940 – Palermo 2 luglio 2002) è stato un parroco che ha fatto parlar di sé per il suo modo pratico di agire e per il suo modo diretto di porsi. La sua condotta ha lasciato infatti, un ricordo vivido e nitido in chi lo ha conosciuto. La vicenda per cui è maggiormente “noto” in quegli anni è la questione dell’abolizione degli ex voto sulle immagini sacre. Con una lettera al periodico locale La Testata lanciò una proposta in grado di investire le tradizioni cittadine come un macigno: l’Immacolata di Porta Palermo sarebbe uscita in processione senza quella veste d’oro che da sempre la contrassegnava, per disposizione delle Autorità ecclesiastiche. Riforma che venne poi estesa alle altre immagini mariane della città. Al contrario di quello che padre Liotta professava in quegli anni, ossia inculcare nell’animo dei termitani una fede autentica, l’unico effetto immediato della sua proposta fu un crescendo di malumori la cui risonanza arrivò sino a Torino. Fino alla pubblicazione di un articolo su La Stampa che nell’agosto del 1978, dedicò alla vicenda un lungo articolo titolato “Settemila firme contro il prete che non vuole la Madonna d’oro. Nel 1981 venne nominato Parroco della parrocchia San Giorgio martire di Caccamo. Fu grazie a lui che, accogliendo le pressanti richieste degli emigrati caccamesi, si riuscì a trasferire una reliquia del Beato Giovanni Liccio a Chicago, presso la società dedicatagli nel 1924. Nel 1991 venne nominato Arciprete della Parrocchia San Giovanni Battista di Misilmeri. Nel 1999 vene chiamato a guidare la Parrocchia di Santa Luisa De Marillac, in Palermo. Si spense nel 2002. Oltre ai ricordi in chi lo ha conosciuto, ha lasciato anche degli scritti dedicati alle figure principali dei luoghi in cui ha predicato il “B.Agostino Novello, Termini Imerese: Città mariana”e“San Giusto Patrono di Misilmeri”.