Asael. Al corso di formazione 150 amministratori siciliani e gli assessori Scilabra, Valenti e Bonafede

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Sono stati oltre 150 i partecipanti, provenienti da tutta l’isola, alla quinta edizione del corso residenziale per giovani Amministratori. Una due giorni promossa dall’ASAEL, in collaborazione con i Giovani Amministratori Madoniti, Imera Sviluppo2010 e CERISDI, un momento di confronto ed interazione durante le lectio magistralis che ha visto interventi qualificati di tre assessori regionali, deputati regionali e nazionali, esperti economisti e amministrativisti.

 

Il clou sabato scorso. La prima sessione, quella mattutina, ha visto l’intervento di Alessandro Ficile presidente di Sosvima, Nelli Scilabbra (assessore regionale alla formazione) e Magda Culotta, parlamentare e sindaco di Pollina. Per Alessandro Ficile, presidente di Sosvima, l’iniziativa “6 mila campanili” (fondi messi da ANCI e Mit per interventi infrastrutturali): “E’ una porcata, perché non guarda alla qualità dei progetti, i nostri governanti preferiscono i bandi clic day alla concertazione e programmazione dei territori”.

Alla partecipata tavola rotonda, di sabato pomeriggio, su: ”Stabilizzazione del Precariato degli enti locali; Soppressione delle Province e il nuovo assetto ordinamentale con la modifica dei livelli di governo locale: Città Metropolitane e Comuni”, a introdurre gli argomenti, in particolare l’abolizione delle Province e l’istituzione dei consorzi dei Comuni e Città Metropolitane, è stato l’amministrativista del foro di Palermo Dario Immordino. A confrontarsi e illustrare i provvedimenti del Govero regionale sono stati: Patrizia Valenti (assessore regionale alle Autonomie locali) e Ester Bonafede (assessore regionale alla Famiglia, al lavoro ed alle politiche sociali), i deputati regionali Giuseppe Milazzo e Antonello Cracolici, a incalzare gli esponenti del Governo i sindaci: di Agrigento Marco Zambuto, di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, di Gangi, Giuseppe Ferrarello e Bompietro Lucio Di Gangi, il presidente dell’Asael Matteo Cocchiara e il presidente dei giovani amministratori madoniti, Roberto Domina.

Per Antonello Cracolici, presidente commissione regionale affari istituzionali: “Con i consorzi dei Comuni e le Città metropolitane bisogna stare attenti a non sovrapporre funzioni e competenze”. Per il deputato regionale Giuseppe Milazzo del Pdl: “Oggi il nodo è salvaguardare le identità territoriali, le province potevano rimanere, bastava ridurre i componenti e tagliare i compensi, compreso quello dei deputati regionali”.

A rispondere l’assessore regionale Patrizia Valenti che ha parlato di: “Un’opportunità di assetto istituzionale con la riforma di Province e Città metropolitane, una riforma di tutto il sistema regionale che può cambiare i modelli organizzativi”, parlando di risorse per i Comuni la Valenti ha aggiunto: “Fiumi di denaro ci passano sotto il naso, fondi che arrivano da Bruxelles, ma molti Comuni in predissesto non ottengono le anticipazioni dalla banche e perdono i finanziamenti, su questo occorre intervenire”.

Sono stati i sindaci Marco Zambuto e Giuseppe Ferrarello a puntare il dito contro la scarsa capacità della Regione di ascoltare i territori: “La Regione deve confrontarsi con gli enti locali noi sindaci lasciati soli siamo l’unico presidio in un momento di grave difficoltà sociale ed economica per i Comuni sempre più alla canna del gas, per le scarse risorse e i ridotti trasferimenti statali e regionali”. Per Salvatore Burrafato sindaco di Termini Imerese: “Alla gente non frega nulla dell’abolizione delle Province i cittadini vengono da me a chiedere lavoro e servizi”. A chiedere certezze sulla riforma, parlando di deficit di democrazia, una democrazia commissariata, è stato il presidente dei Giovani amministratori Madoniti, Roberto Domina che ha lanciato una provocazione: “I giovani amministratori possono essere d’accordo all’abolizione ma non alla proroga dei commissari si faccia la riforma entro il 31 dicembre diversamente si vada a votare”.

Per Matteo Cocchiara, presidente dell’Asael: “Il corso di formazione residenziale è stato un importante momento di confronto tra amministrazioni locali e l’amministrazione regionale su argomenti che oggi rappresentano un’emergenza, quali la finanza locale, il precariato nei Comuni e le riforme istituzionali in Sicilia, il nostro compito è stato quello di richiamare l’attenzione davanti a qualificati interlocutori istituzionali durante un importante momento formativo per i giovani amministratori provenienti da ogni angolo della Sicilia”.