I sindaci delle Madonie pronti alla costituzionedi un ARO per la gestione del ciclo completo dei rifiuti

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I sindaci delle Madonie sono pronti a gestire in proprio la raccolta rifiuti con la costituzione di un ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) coincidente con l’attuale ATO PA6. La posizione dei primi cittadini è stata illustrata dal sindaco di Castellana Sicula, Pino Di Martino, al commissario della Provincia di Palermo, generale Domenico Tucci, nel corso di una riunione disposta dall’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino e convocata dal commissario con l’obiettivo di avviare le procedure inerenti la costituzione delle SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti).

I primi cittadini madoniti nel corso di un incontro a Castellana Sicula, presso la sede della società AMA spa che gestisce il ciclo completo dei rifiuti, hanno deciso all’unanimità di non sottoscrivere nessun atto in virtù del fatto che già lo scorso anno si erano opposti alle direttive emanate dal governo regionale presentando anche un ricorso motivato al TAR sull’argomento, su specifico mandato deliberato dai consigli comunali di tutti i comuni facenti parte l’ATO. Nel corso della riunione tenutasi a Palazzo Comitini, alla quale hanno partecipato anche i sindaci dei comuni facenti parte dell’ATO PA5 e alcuni dell’ex Coinres, il primo cittadino di Castellana Sicula a nome di tutti i suoi colleghi oltre rappresentare la posizione originaria sulla problematica ha illustrato la soluzione ottimale studiata per i comuni ricadenti nell’ATO PA 6. Una idea legata anche al fatto che l’ambito ottimale madonita nel panorama siciliano ha raggiunto un modello abbastanza soddisfacente e virtuoso come testimonia il bilancio chiuso positivamente dalla società AMA spa che gestisce il servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti nella discarica di Balze di Cetta. In funzione di ciò ma anche di altre problematiche i sindaci interessati propongono di costituire un Ambito di Raccolta Ottimale coincidente con l’attuale ATO PA6. “Inaccettabile – affermano i sindaci – che nella discarica Balze di Cetta, dove scaricano i comuni madoniti, possano arrivare anche i rifiuti dei comuni dell’ATO PA5 e di alcuni comuni serviti dell’ex Coinres, per un totale di 170mila abitanti. La discarica di Balze di Cetta è stata progettata e realizzata per servire una popolazione di circa 40mila abitanti, conseguentemente -continuano i primi cittadini – se dovesse malauguratamente ricevere i rifiuti degli altri comuni la sua autonomia si ridurrebbe ad alcuni mesi con l’aggravante che i nostri comuni si vedrebbero costretti a conferire i rifiuti molto lontano con costi insostenibili”. Le discariche utilizzabili sono a Siculiana in provincia di Agrigento e Mazzarrà Sant’Andrea in provincia di Messina. Ecco perché i primi cittadini madoniti fanno appello all’assessore Nicolò Marino, al quale hanno chiesto un incontro, affinché valuti la proposta già illustrata al commissario Tucci di mantenere l’intero ciclo del servizio così come è stato fino ad oggi. L’assemblea dei sindaci ha anche dato mandato al Commissario dell’AMA SpA di indire un bando per conferire a un professionista l’incarico per la redazione di un piano d’intervento, in ottemperanza alle direttive del Dipartimento rifiuti, che a giorni sarà sottoposto all’assemblea dei sindaci e successivamente al Dipartimento rifiuti per la approvazione.