Allarme rifiuti. Stracolma l’isola ecologica in contrada Gennara

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Allarmante situazione igienico-sanitaria presso l’isola ecologica per i rifiuti allestita in contrada Gennara dal Comune di Collesano, al confine con il territorio di Campofelice.
Da settimane, e dobbiamo segnalare che non è la prima volta che accade, i cittadini lamentano lo stato di totale degrado dell’area adibita alla raccolta dei rifiuti per i cittadini di Collesano residenti nell’area limitrofa a Campofelice.

Spesso i cassonetti sono colmi, soprattutto quelli della raccolta differenziata di carta e plastica, e ciò costringe i cittadini a gettare questi rifiuti con quelli indifferenziati contro la loro volontà.
Stamattina però si è raggiunto un limite mai visto: i cassonetti sono talmente colmi che è impossibile avvicinarvisi. I rifiuti si trovano riversi per terra davanti ai cassonetti stessi.
Questo zona del territorio di Collesano già da tempo vive un momento di difficoltà perchè, diversamente da quanto avviene dal centro storico, i cittadini sono esclusi dalla raccolta porta a porta e costretti “chiave in mano” (la recinzione è chiusa da un lucchetto per il quale i residenti sono muniti di chiave) a recarsi nell’area apposita per conferire i propri rifiuti.
L’area è video sorvegliata ma questo non ha impedito l’accumularsi dei rifiuti.
Con l’arrivo della bella stagione e la temperatura in aumento si aggiunge al disagio un pericolo igienico-sanitario che rischia di diventare più grave della mancata raccolta stessa. Alcuni cittadini tempo fa ci hanno segnalato di aver visto il camion addetto alla raccolta indifferenziata prelevare e scaricare indistintamente tutti i cassonetti.
A questo si aggiungono i problemi legati, in una zona adiacente, al posizionamento nei momenti di riposo degli asini utilizzati dal comune di Campofelice per la propria raccolta porta a porta. Da qualche settimana, con l’aumento delle temperature ad alcune ore del giorno è stata segnalata l’esalazione di cattivi odori poco gradevoli.
I cittadini si augurano che al più presto le autorità preposte pongano rimedio all’incresciosa situazione che si spera non si ripeta più.