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Martin Scorsese girerà un docufilm a Polizzi Generosa? Il sindaco: “lo aspettiamo con gioia, ci lavoriamo da un anno”

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Martin Scorsese girerà un docufilm a Polizzi Generosa?

Il sindaco Gandolfo Librizzi lo ha comunicato attraverso un post sulla pagina Facebook utilizzata appositamente dallo stesso per comunicare ai cittadini.

“Scorsese a Polizzi per girare un docufilm? È la notizia – scrive Librizzi – del giorno spopolata con grande clamore che non sorprende più di tanto l’Amministrazione comunale. Il Sindaco, infatti, da oltre un anno, lavora sotto traccia e riservatamente con lo staff di Martin Scorsese, in particolare con la Vice President della Sikelia Productions che fa capo allo stesso regista e con altre autorevoli personalità che hanno facilitato i contatti diretti e favorito le relazioni per una visita che sarebbe dovuta avvenire già lo scorso agosto e che invece sembra manifestarsi oggi, per quanto è dato apprendersi dal comunicato stampa divulgato da parte dell’Assessorato Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana. Un progetto, la presenza del famoso regista a Polizzi Generosa, già definita nei minimi dettagli con un articolato programma di accoglienza concordato fra le parti che, se si avvera all’interno del nuovo scenario, troverà pronta l’Amministrazione comunale con tutta la comunità polizzana ad accogliere una delle personalità al mondo più importanti del cinema. Sarà l’occasione per conferirgli, come preannunciato dal Sindaco per le vie più discrete, concordata e apprezzata da parte dello stesso regista, la cittadinanza onoraria di Polizzi Generosa, paese d’origine dei suoi nonni paterni, Teresa e Francesco Scorsese, a lui che, non dimentico di queste origini, ha scelto proprio Polizzi Generosa per avere trascritto nei suoi registri civili l’iscrizione dell’ottenuta cittadinanza italiana. Quando sarà si è pronti ad accogliere Martin Scorsese, dando così corpo e sostanza alla sua innata voglia di ricongiungersi con il paese dei suoi avi per girarvi, fra l’altro, un documentario. Sì, – conclude – Polizzi Generosa aspetta con gioia Martin Scorsese”.

Potrebbe quindi essere questione di tempo e il grande regista potrebbe tornare nel suo paese d’origine. Un momento storico per la città di Polizzi e per l’intero Comprensorio madonita che ha l’onore di ospitare un figlio illustre di questa terra.

Cefalù, passeggiata archeologica lungo le mura megalitiche

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Nell’ambito delle “Giornate Europee dell’Archeologia” tra le otto iniziative proposte da BCsicilia per domani, sabato 15 Giugno 2024, è prevista a Cefalù una passeggiata archeologica lungo le mura megalitiche. L’appuntamento è alle ore 10,00 in Piazza Garibaldi a Cefalù. Dopo la presentazione di Valentina Portera, Presidente BCsicilia di Cefalù e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, le emergenze storico archeologiche e le strutture architettoniche, durante il percorso, verranno illustrate dal prof. Antonio Franco e dall’arch. Tania Culotta.

Sin dal V secolo a. C. Cefalù venne protetta da una fortezza di mura megalitiche che chiudevano la Rocca da una punta all’altra del golfo. La cinta muraria è ancora oggi visibile: copre tutta la costa, dalla parte inferiore della torre in piazza Garibaldi, per poi coprire l’intera Rocca e saldarsi su alcune fenditure naturali. Sulle mura difensive erano collocate solo quattro porte di accesso alla città, costantemente controllate e poste in posizioni privilegiate. Tre di queste affacciavano sul mare, mentre una era posizionata verso l’entroterra. Gli Arabi, che arrivarono a Cefalù nell’XI secolo, restarono colpiti dallo stratagemma difensivo adottato nella cittadina, tanto da definirla una vera e propria fortezza fabbricata sopra gli scogli. Tra la scogliera e le mura megalitiche, Cefalù divenne un fortino inespugnabile, e fu realmente più difficile per le dominazioni successive insediarsi in questo centro abitato florido di cultura e di economia. Durante il percorso sarà possibile osservare le mura dall’esterno, percorrendo la passeggiata  sugli scogli progettata dagli architetti Culotta e Leone. Per informazioni: Tel. 320.6468568 – Email: [email protected].

I Vigili del Fuoco di Termini Imerese salvano due cuccioli di cane a Cerda, erano rimasti bloccati in un canale di scolo

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I vigili del fuoco di Termini Imerese (Palermo) insieme al personale Saf del comando provinciale sono intervenuti per il recuperare due cuccioli di cane rimasti bloccati in un canale di scolo di acque piovane in via Vivirito, a Cerda. I pompieri sono riusciti ad accedere nel canale mettendo in salvo i due cuccioli.

Le operazioni si sono concluse dopo due ore.

Emergenza daini sulle Madonie, l’ente parco approva il “piano di gestione delle specie”

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L’Ente Parco delle Madonie ha proceduto stamane all’approvazione del “Disciplinare Tecnico Operativo relativo alle attività di campo per la gestione della popolazione di Daino del Parco Madonie”, elaborato dagli uffici dell’Ente sotto il coordinamento del referente tecnico dei piani di gestione suidi e daino Egidio Mallia, provvedimento apprezzato e condiviso oggi anche dal Comitato esecutivo.

“Siamo la prima realtà in Sicilia a dotarsi di questo strumento fondamentale per garantire la salvaguardia e la conservazione degli habitat naturali protetti delle Madonie”, spiega il commissario straordinario dell’Ente Parco, Salvatore Caltagirone.
“Il Disciplinare approvato oggi – prosegue – fa il paio con l’ormai prossima inaugurazione del centro di raccolta Selvaggina a Petralia Sottana, che porrà le Madonie come territorio all’avanguardia nel controllo e nella gestione della crescita numerica incontrollata degli ungulati selvatici”.

Il Piano di Gestione della popolazione di Daino nel Parco delle Madonie, elaborato ai sensi di legge dall’Ente Parco, è stato valutato positivamente da ISPRA e dal CRPPN ed autorizzato dal Servizio 3 Gestione Faunistica del Territorio, in linea con tutte le normative di carattere sanitario.
Tra le azioni previste per la riduzione degli effettivi numerici, interventi attivi di rimozione dei capi sia attraverso l’impiego di un recinto fisso realizzato nell’area di Piano Zucchi, area particolarmente interessata dal fenomeno, che il controllo dei capi in espansione verso territori esterni dell’area protetta e la cattura anche a mezzo di speciali reti verticali da punti fissi.

Gli interventi saranno svolti nel rispetto di tutte le normative di settore e del citato Disciplinare tecnico-operativo approvato, tesi ad assicurare il rispetto massimo delle condizioni di sicurezza degli operatori, della cittadinanza e del benessere animale durante tutte le fasi attuative del Piano.
Proprio al fine contrastare e scongiurare l’espansione e la colonizzazione di daini e suidi selvatici verso nuove aree esterne del Parco e per una corretta attuazione delle complesse fasi di cattura, l’Ente Parco ha già invitato i Comuni a dotarsi di necessarie infrastrutture idonee a supportare gli interventi di rimozione di queste specie di ungulati quali chiusini.

Geraci Siculo capitale dello “stile di vita sano”, per la prima volta valori pressori normali in oltre 100 tappe dell’open day itinerante dell’ASP

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Per la prima volta nelle oltre 120 tappe dell’Open day itinerante organizzate negli ultimi anni dall’Asp di Palermo, tutti gli utenti che a Geraci Siculo hanno aderito alla prevenzione cardiovascolare non avevano valori pressori fuori norma.  Un dato, finora, unico nel panorama delle iniziative organizzate dall’Azienda sanitaria del capoluogo.

In una giornata caratterizzata da una fitta nebbia fuori stagione, a Geraci Siculo sono stati in tanti a fare ingresso nell’ambulatorio della prevenzione cardiovascolare che ha effettuato, complessivamente, 128 prestazioni. “Complimenti ai cittadini di Geraci Siculo che, evidentemente, osservano uno stile di vita sano – ha commentato Sebastiano Scalzo, cardiologo dell’Ospedale Ingrassia in servizio nell’Open day a Geraci – il dato riscontrato è in controtendenza rispetto a tantissime altre realtà della provincia, in cui, invece, pressione alta ed obesità rappresentano uno degli aspetti di criticità”.

Numerose anche le persone che hanno aderito agli screening oncologici con oltre 100 esami complessivi tra mammografia, Pap Test e HPV Test e distribuzione del Sof Test, mentre nell’area pediatrica sono stati 20 gli esami di screening visivo e logopedico.

Il “viaggio della prevenzione” dell’Asp di Palermo prevede un fitto calendario di iniziative: sabato 15 giugno i camper dell’Open day saranno a Santa Flavia, martedì 18 a Roccapalumba e giovedì 20 a Caltavuturo. (nr)

Fiat Termini Imerese, nuovo incontro all’assessorato Attività produttive sul futuro dell’ex stabilimento Tamajo: «No a lavoratori di serie A e di serie B»

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Incontro questa mattina all’assessorato regionale delle Attività produttive sull’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Al centro del confronto la transizione da Blutec al gruppo Pelligra che ha espresso interesse nell’acquisire lo stabilimento, promettendo un piano di rilancio apprezzato anche dal Ministero delle Imprese, che potrebbe portare a nuove opportunità di crescita e di sviluppo dell’area.
L’assessore Edy Tamajo ha sottolineato l’importanza di «un approccio equo e inclusivo». «Non ci saranno lavoratori di serie A e di serie B, servono garanzie anche per l’indotto. Il nostro obiettivo – ha assicurato – è quello di salvaguardare la parità di trattamento e garantire uguali opportunità a tutti i dipendenti, a prescindere dal loro ruolo o dall’anzianità».
All’incontro hanno partecipato anche Vincenzo Cusumano e Giacomo Scala per l’assessorato al Lavoro, oltre a tutti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, alcuni lavoratori, i commissari ex Blutec e i funzionari governativi.
«Faremo tutto il possibile – ha aggiunto Tamajo – per facilitare un processo di transizione che sia il più indolore possibile per i lavoratori. Attraverso il tavolo tecnico permanente sulla vertenza monitoreremo l’avanzamento delle trattative e garantire che tutte le parti interessate siano coinvolte e informate. La nostra priorità è la salvaguardia dei posti di lavoro e la valorizzazione delle competenze presenti nello stabilimento. Siamo fiduciosi che, con il dialogo e la collaborazione, riusciremo a trovare una soluzione in tempi rapidi».
«Prosegue l’importante e significativa interlocuzione con i rappresentanti della holding Pelligra Italia e i commissari straordinari ex Blutec per addivenire in tempi rapidi alla definizione del piano occupazionale di tutti i lavoratori. L’assessorato del Lavoro – riferisce l’assessore Nuccia Albano – può contare su sufficienti risorse finanziarie; per l’impegno delle somme e la relativa spesa occorrono, però, alcuni aggiustamenti tecnici da condividere con Roma, per i quali ho già preso contatti con il ministro Marina Calderone. Inoltre, già questa mattina i miei uffici hanno avuto una riunione con la direzione regionale dell’Inps per affrontare la questione dei lavoratori in esubero. Il clima sereno di collaborazione e di partecipazione che si è instaurato, comunque, consente di intravedere una soluzione soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti».
La riunione nell’assessorato di via degli Emiri a Palermo si è conclusa con l’impegno congiunto a proseguire le trattative in modo costruttivo e con una nuova convocazione già per il prossimo 25 giugno alle ore 10.

Mafia a San Mauro Castelverde, Caccamo e Trabia, il tribunale di Termini Imerese condanna 9 persone, un assolto

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Dopo il blitz dello scorso 28 febbraio, a seguito delle indagini dei Carabinieri, il tribunale di Termini Imerese ha condannato 9 persone, una sola assoluzione.

I nomi dei condannati

Nell’operazione erano state arrestate 13 persone: cinque in carcere e otto ai domiciliari. In nove hanno scelto il rito abbreviato e quattro quello ordinario che si sta celebrando a Termini Imerese. Erano accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni, tentata estorsione, favoreggiamento e spaccio di droga. Il gup ha condannato Rosolino Rizzo a 10 anni di reclusione, Pino Rizzo, a 18 anni, Giada Quattrocchi, 8 anni e 4 mesi, Rosolino Dioguardi, 8 anni, Luigi Antonio Piraino 4 anni, Pietro Cicero 2 anni e 8 mesi, Luciano Imburgia a 2 anni e 2 mesi, Salvatore Leggio a un anno e 4 mesi e Calogero Zambaldo 2 anni. Per questi ultimi due la pena è sospesa. Assolto invece Ignazio Piraino.

Condanne che sono arrivate a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri, i quali hanno portato alla luce tutta una serie di attività illecite commesse dai suddetti, nei teeritori di Caccamo, Trabia e San Mauro Castelverde.

Termini Imerese, Associazione 25 Aprile chiede la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

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Con una lettera, inviata al Sindaco di Termini Imerese Maria Terranova, l’Associazione 25 Aprile ha chiesto la revoca della cittadinanza onoraria concessa, con delibera del 20 maggio 1924, a Benito Mussolini.

Nella nota inviata al primo cittadino il Presidente dell’Associazione Umberto Gentile ha ricordato diverse decisioni simili.

“Lunedì 10 giugno 2024 – scrive – la Giunta Comunale di Vittoria ha revocato la delibera n. 27 del 21 maggio 1924 che concedeva la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. In pari data, anche il Comune di Castelbuono ha assunto la stessa delibera. Le coincidenti motivazioni hanno voluto, così, onorare la memoria di Giacomo Matteotti, a cento anni dal suo assassinio per mano di una squadraccia fascista, avvenuto a seguito delle sue denunce in Parlamento, contro le illegalità commesse dalla nascente dittatura di Benito Mussolini.

Giacomo Matteotti ha incarnato la politica antifascista del periodo rivestendo, tra l’altro, il ruolo di Segretario del Partito Socialista Unificato, dal 1922 al 1924, nonché quello di Deputato, dal 1919 al 1924,nel Gruppo Parlamentare Socialista.

La responsabilità politica di quel delitto fu storicamente assunta da Mussolini, che fece seguire un provvedimento di decadenza dei Deputati che, avevano partecipato alla “secessione aventiniana “, per protesta contro l’assassinio di Giacomo Matteotti.

La storia ci ha restituito i misfatti del ventennio e la omologazione di decisioni assunte in tanti Comuni Italiani”.

Anche Termini Imerese entrò nello stesso circuito e con delibera del 20 maggio 1924, venne  concessa la cittadinanza onoraria a Mussolini, così come imposta in vigenza del commissariamento del fascio termitano voluto da Alfredo Cucco, membro del gran consiglio del fascismo.

“Condividendo appieno – conclude l’Associazione – le decisioni assunte dalle due Giunte Comunali, avanziamo formale richiesta per la revoca della cittadinanza onoraria, a suo tempo concessa a Benito Mussolini, sussistendone le motivazioni storiche, ampiamente riconosciute dalla massima autorità dello Stato, così come ufficializzate nel corso delle celebrazioni del centenario”.

Giornale di Cefalù. Europee: come è andata nella cittadina normanna

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Analisi del voto di Cefalù per le elezioni europee 2024. Le liste più votate ed i candidati preferiti dai 4854 votanti (appena il 37 per cento). I titoli dei giornali regionali e di quelli locali on line.
A conclusione della tradizionale “tredicina” la festa di Sant’Antonio di Padova che  venne a Cefalù ospite del convento francescano con l’annessa chiesa, oggi parrocchia, e ne sono tangibile segno: un calice, una campana, un albero di arancio.
Presso il teatro Cicero si ricorda Giacomo Matteotti segretario e deputato del partito socialista ucciso cento anni fa per la sua coraggiosa azione di denuncia parlamentare antifascista.
Questi i servizi principali del Giornale di Cefalù – anno 41 n. 1797 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; da giovedì 13 giugno 2024 su facebook profilo Adriano Cammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo. Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

Bent Parodi e la Gurfa di Alia

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Nel 2004, Sindaco Enzo Siragusa, organizzammo il Convegno ad Alia “Sulle tracce di Minosse”. Ebbi l’onore di avere relatori illustri, cito per tutti Rita Cedrini. Per l’indagine in corso riporto la posizione di Bent Parodi (1943-2009), importante giornalista filosofo e storico delle religioni, che invitai a relazionare; cosa che accettò dopo un bel pomeriggio di discussione ed un sopralluogo che facemmo assieme. Diventammo subito amici ed il nostro rapporto di stima continuò fino alla sua prematura scomparsa.

Bent non era mai stato alla Gurfa e ne aveva solo sentito parlare come di un luogo al confine fra la banalità della definizione ufficiale “grotte di civiltà troglodita” e l’archeologia fantastica di sprovveduti visionari del fine settimana, come potevo apparirgli. Accettò subito la mia proposta, dopo una breve chiacchierata palermitana. Andammo assieme e lui volle stare qualche tempo da solo nella thòlos; poi mi disse di avere percepito la “dimensione sottile” del “genius loci” e lo definì come “luogo liminare” in vergognoso abbandono istituzionale. Mi propose addirittura lui di organizzare quel Convegno a cui portò anche il prezioso contributo di relatrice Anna Maria Corradini, storica ed archeologa sua compagna nella vita. Diventammo amici da allora e mi diede parecchi buoni consigli per il seguito. Con spirito critico, per la mia formazione, non tutti li ho messi in pratica. Mi omaggiò dei suoi libri e la ristampa che aveva fatto fare con Aurelio Pes di Sicilia pagana di E. Manni, di cui avevo frequentato da studente il corso di Storia delle Religioni. Un Grande.

Nella mia ricerca sulla Gurfa avevo avuto modo di apprezzare le sue ricerche per avere letto il suo  Architettura e mito, in particolare questo passaggio: “La pietra riassume l’itinerario circolare della natura, è sostanza ma anche essenza, investe i quattro antichi elementi della cosmologia tradizionale: terra, acqua, aria e fuoco. In quanto sostanza (da substantia ovvero ‘ciò che sta sotto’, sostrato), essa appare nei quattro regni principali; in quanto essenza, si presta come paradigma esoterico, iniziatico (l’uomo inteso come ‘pietra’): il dio Mitra, ex  vetera natus, divinità-pietra, il soprannome simbolico dell’apostolo Simone (‘tu es Petrus’) (p.61)” (Bent Parodi, Architettura e mito, ed. Pungitopo, 1988)

Questo ci disse in quel Convegno, che poi riuscii a pubblicare: “…le cosiddette ‘grotte della Gurfa’ sono state accostate, da Silvana Braida, ad Al Saflieni nell’isola di Malta …. La Gurfa ricorda anche per molti aspetti la tomba di Agamennone o ‘tesoro di Atreo’ di Micene. Addirittura la supera per dimensioni … Di thòlos dunque bisognerà parlare e non di grotta. Di pietre vi voglio parlare … Anche per i cristiani in fondo è così dal momento in cui Cristo, rivolgendosi a Simone il pescatore gli dice: ‘Tu sei pietra e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa ‘. … cuore della nostra discussione: il mistero della Gurfa. … E’ di dimensioni talmente notevoli da far pensare … ad un architetto molto valente. … si potrebbe pensare anche ad un’architettura di tipo ‘dedalico’. … Dedalo, Minosse e Kokalos … il mito raccontato già da Erodoto (V° sec. a.C.) e poi ripreso da Diodoro Siculo di Agira (I° sec. a.C.), ci ricorda come il famoso architetto Dedalo … cadde in disgrazia a Creta; fuggì con il figlio Icaro, il quale … volò troppo vicino al sole e … morì. Dedalo invece trovò riparo alla corte del re siculo Kokalos, che aveva la sua reggia ad Inico. Kokalos, ben sapendo chi fosse Dedalo, gli propose di creare una nuova reggia, sicura ed imprendibile. Nacque così Kamikos, variamente identificata con Caltabellotta, Sciacca o S. Angelo Muxaro. … Dedalo costruì per Kokalos questa reggia straordinaria … Gli sono state attribuite varie altre edificazioni grandiose, fra cui opere al santuario di Afrodite di Erice. Nel frattempo spuntò all’orizzonte la potente flotta del talassocrate Minosse … Sbarcarono in una località successivamente chiamata perciò Minoa, e poi ancora Heraclea per la sovrapposizione del culto di Eracle, dai fenici identificato con il loro Melqart. Questa vicenda la ritroveremo poi, significativamente, in un’iscrizione, dove appare “Melqart”, che Padre Benedetto Rocco ha ritrovato alla Gurfa. Minosse chiede la restituzione di Dedalo. Kokalos, con gesto astuto, invita il re cretese a corte. Lo fa mangiare bene e trastullare dalle sue figlie. Gli viene proposto di fare anche un bel bagno caldo nelle terme … Minosse morì letteralmente bollito nell’acqua calda di una ‘stufa’ . Kokalos poi dirà che si trattò di un incidente … il mito ha più varianti. La più comune vuole che i cretesi abbiano chiesto la restituzione del corpo di Minosse per seppellirlo in una tomba ‘grandiosa’, ‘presso Kamikos’. Non si dice: ‘a Kamikos’ ma ‘presso Kamikos’, sottindentendo così ‘nel territorio di Kamikos’, di cui grosso modo l’attuale Alia rappresenterebbe la punta settentrionale, corrispondente a tutta l’intera vallata del fiume Platani, l’antico Halikos. Una parte dei cretesi si sarebbe ritirata ad Heraclea Minoa, un altro drappello sarebbe penetrato all’interno, dalle parti di Enna, fondando un celebre tempio ad Enghion, forse l’attuale Nicosia o Gangi. Chi è Dedalo? … A chiamarsi in tal modo non fu solo il celebre costruttore del labirinto, padre di Icaro, ma tanti artisti attici e cretesi dell’età arcaica. Il nome Dedalo ebbe … tale prestigio che il derivato daìdalon (da daìdalos) assunse il significato peculiare di capolavoro…. Dedalo … è dunque l’artista esemplare … modello di tutta l’architettura sacra dell’Occidente. Anche Minosse è un nome comune. Quale Minosse venne in Sicilia? A Creta ‘Minosse’ significava ‘re’, ‘monarca di carattere teocratico’. Sappiamo che ogni nove anni si ritirava in una caverna (numero mistico, si pensi alle enneadi) dove rinnovava il proprio potere o veniva sostituito. … Qualche metafisico di valore, come Renè Guènon, ha avanzato un dubbio … Minosse-‘Minos’. Il primo Faraone-‘Menes’. … Il primo legislatore, mitico anch’egli, dell’India-‘Manu’. .. cioè si indica sempre e comunque la figura di un legislatore primordiale, quale fu Minosse. …La thòlos: abbiamo parlato di architettura di possibile matrice mediterranea-dedalica. … Carmelo Montagna si attarderà sicuramente su questi aspetti ed al loro approfondimento. … Siamo così ritornati al significato del culto della pietra, che ha una stazione importante alla Gurfa di Alia. Il principio corrisponde con la sua fine, poiché l’ultimità lega l’uomo al suo principio”.

(Bent Parodi di Belsito, Architettura e mito, in: Sulle tracce di Minosse, a mia cura, Atti del 3° Convegno di Studi sulla Thòlos della Gurfa, 3.7. 2004.)

Grazie Bent, anche per l’onore che ebbi di parlarne in una conferenza nella tua prestigiosa rassegna estiva a Villa Piccolo di Capo d’Orlando.

In immagini: Bent Parodi di Belsito (1943-2009) e la copertina di Sulle tracce di Minosse, che contiene quel suo formidabile intervento sulla Gurfa.

Carmelo Montagna