Amap informa che, con riferimento al piano erogazione straordinario attuato a partire dal mese di aprile per le utenze del Canale di Scillato ricadenti nel territorio comunale di Termini Imerese che vanno dalla botola 34 alla botola 92 in corrispondenza delle contrade: Cortevecchia, Patteri, Caracoli, Madonna Diana, Barcoco, Balata, Dollarita, Fontana Superiore, Impalastro, Figurella, Pileri, Comuni, Acquaspina, Camercia, Danigargi, S. Onofrio, verrà attuata esclusivamente per questa settimana la variazione di seguito descritta.
La sospensione della erogazione verrà effettuata a partire dalla prima mattina di sabato 13 luglio mentre la riapertura verrà eseguita entro la giornata di martedì 16 luglio.
L’esatto intervallo temporale dipenderà comunque dalla posizione delle botole di presa rispetto ai punti di immissione idrica.
Amap ricorda inoltre che, per tutte le utenze dalla botola 34 alla botola 64 (C.de Cortevecchia, Serra, Scirocco, Patteri, Caracoli, Madonna Diana, Varcoco, Balata, Dollarita, Fontana Superiore, Impalastro, Figurella) continua a permanere il divieto dell’uso dell’acqua a scopo idropotabile.
Isnello: La maggioranza dice no per la seconda volta alla diretta streaming del Consiglio comunale. Nota del gruppo “Fare Comunità”
Il piccolo comune di Isnello, poco meno di 1300 abitanti a 80 km da Palermo, entra nel guinness dei primati. Il Consiglio Comunale nella seduta del 10 luglio 2024 ha infatti bocciato per la seconda volta in meno di due anni il regolamento per la diretta streaming proposto dal gruppo consiliare “Fare Comunità”.
Risultato: anche per questa volta la cittadinanza si vede negare un diritto che nella maggior parte dei comuni d’Italia è qualcosa di estraneo alla contesa politica.
Al Comune di Isnello, guidato dal sindaco Marcello Catanzaro – astro nascente del PD nella Provincia di Palermo e in particolare sulle Madonie -, la prima volta che è arrivato in Consiglio il Regolamento per la diretta streaming era il 10 febbraio 2023. In quell’occasione, con dichiarazione della capogruppo di maggioranza (lista civica “Partecipazione e Impegno 2.0”), Maria Enza Capitummino, venne spiegato che “il coinvolgimento si realizza soltanto programmando e sacrificando del tempo per assistere concretamente ad un appuntamento importante come lo è il Consiglio Comunale”, che “la partecipazione deve essere attiva e fisica”, che “tutto diventerebbe ‘televisione’, tutto diventerebbe film”, che viviamo “in un momento storico in cui il pensiero e le opinioni personali si riducono troppo spesso alla apposizione di un semplice like o di commenti polemici, vuoti di contenuti, poveri di conoscenza e pieni, troppo pieni di pregiudizi e luoghi comuni”.
In pratica il diritto dei cittadini ad essere meglio informati e la conoscenza dei fatti ad Isnello diventerebbero l’origine dei “pregiudizi” e dei “luoghi comuni”.
Tutto legittimo, per carità, ma poi succede che il 25 gennaio 2024 il Consiglio dell’Unione dei Comuni Madonie a Petralia Soprana approva all’unanimità il regolamento per la diretta streaming, quindi con il voto favorevole anche dei due consiglieri di maggioranza di Isnello.
Lo stesso regolamento, per non creare imbarazzi alla maggioranza viene inviato al Comune (prot. 3434 del 27 maggio 2024) un mese e mezzo prima del Consiglio che lo boccerà nuovamente.
Stavolta la dichiarazione del capogruppo di maggioranza ribalta quella di un anno e mezzo prima sostenendo che “il gruppo di maggioranza consiliare non riscontra motivi ostativi nel riconoscere nel merito la opportunità̀ di provvedere alla diretta streaming delle sedute del Consiglio Comunale”.
E così assistiamo alla prima giravolta, con l’ostentata sicurezza di chi non teme di contraddirsi, dal momento che i “film” di cui si parlava prima sembra siano spariti dalla testa dei consiglieri di maggioranza. Però nasce un nuovo problema: il “metodo”.
Infatti la capogruppo scrive che un regolamento così importante “deve essere necessariamente un regolamento largamente condiviso” che non può essere “imposto da un quinto dei consiglieri, pretendendo che gli altri siano semplicemente d’accordo”.
Come se la maggioranza non avesse avuto un mese e mezzo per contattare la minoranza per uno schiticchio o un aperitivo, dal momento che non esistono altri spazi di confronto (come le commissioni consiliari, le conferenze dei capigruppo e altro) sia pur richiesti da due anni con insistenza e fino alla nausea dalla minoranza con interrogazioni, dichiarazioni in consiglio e comunicati.
Cosa si pretendeva? Che l’avremmo chiesto in ginocchio per non essere tacciati di “volgarità” e di usare “metodi populisti” come è stato affermato durante la lettura della dichiarazione di voto allorquando la maggioranza consiliare ha posto come “condizione il fatto che il gruppo consiliare (ndr: il gruppo “Fare Comunità”) riveda i presupposti che hanno animato il loro (sic) agire, in particolare su questo punto”? Che una ipotetica “pace politica” sarebbe il presupposto dell’approvazione di provvedimenti dei quali non si vuole entrare neanche nel merito? Che a Isnello non è possibile fare opposizione se non affiancando la maggioranza?
Noi non ci stiamo!
Come se la maggioranza, e qui assistiamo alla seconda giravolta, non condividesse quel regolamento adottato dall’Unione dei Comuni con il voto favorevole dei suoi consiglieri.
In fondo è una declinazione del metodo NIMBY, (Not In My Back Yard, “Non nel mio cortile”) per cui quello che va bene a Petralia non va bene a Isnello. Sarebbe troppo comodo.
Del resto, la condivisione non è mai stato il metodo della maggioranza che non ha mai in questi due anni coinvolto la minoranza quando si trattava di adottare o cambiare dei regolamenti (da quello del funzionamento del Consiglio Comunale a quello della distribuzione dell’acqua potabile a quello sulla protezione civile o sulla videosorveglianza (ah, la privacy) e nonostante tutto, in diverse occasioni la minoranza ha votato a favore pensando che il bene della comunità fosse superiore a certe beghe da comari. Cosa che è successo anche durante la seduta del 10 luglio, sia prima che dopo la bocciatura del regolamento per la diretta streaming.
E allora, perché si dovrebbe credere alle parole della maggioranza sul metodo? Semplicemente perché se non c’è traccia (se non nei verbali, necessariamente sintetici, dei vari segretari che si succedono) di quanto e di come si discute nei Consigli comunali, non c’è modo di dimostrare le qualità politiche delle proposte di una parte o dell’altra. Diventa così un modo per silenziare la minoranza facendo pagare il prezzo ai cittadini a cui viene tolta un’opportunità per essere informati su fatti che riguardano le loro esistenze e la loro vita quotidiana.
Se è vero che la maggioranza non ha nulla da nascondere rispetto a quanto accade in Consiglio lo dimostri con i fatti, presenti lei il regolamento per la diretta streaming e dimostri di non avere paura e di essere per una volta coerente. E dopo il regolamento non faccia aspettare anni prima di attrezzare l’aula del Consiglio per la diretta. L’Unione dei Comuni dopo aver approvato il regolamento ci ha messo solo 5 mesi per trasmettere online il suo primo consiglio.
Gianpiero Caldarella e Filippo Alfonso per il gruppo consiliare “Fare Comunità”
Nella foto sindaco di Isnello, Marcello Catanzaro (al centro con camicia verde) con consiglieri comunali e assessori.
Petralia Sottana, concluso con un concerto alla pineta comunale il progetto “Maria e Rosalia: il dono, la speranza e il futuro”
La Pineta comunale di Petralia Sottana riapre il suo teatro con un concerto d’eccezione. Il folto pubblico presente all’evento ha di fatto inaugurato l’importante luogo comunitario per il paese e l’intero territorio madonita. È stato un momento di pura emozione che segna la rinascita di uno spazio iconico da sempre punto di riferimento dei giovani e non solo.
Il concerto ha visto la presenza di tre colonne della musica siciliana: lo storico gruppo della “Taberna Mylaensis” che, con il loro leader Luciano Maio, hanno proposto una musica caratterizzata da ritmi vivaci, melodie coinvolgenti e testi che narrano storie di vita, amore e tradizione; Mario Incudine che, con la sua voce potente e la sua presenza carismatica, ha incantato il pubblico rievocando e portando nel presente la tradizione dei cantastorie e dei cuntisti; la Cicciuzzi che con i loro ritmi e composizioni originali creano un mix eccezionale che esalta la vita e l’impegno civile.
Un evento unico nel suo genere che ha rivitalizzato e fatto da apripista alle tante attività estive di Petralia Sottana, molte delle quali si svolgeranno proprio nella pineta.
L’appuntamento di ieri sera chiude l’evento storico dedicato ai 400 anni del festino di Santa Rosalia, “Maria e Rosalia: il dono, la speranza e il futuro” che unisce Petralia Sottana a Palermo. Un evento che ha visto la realizzazione dei disegni votivi con sale colorato per il Corpus Domini con l’artista Mirco Inguaggiato, un importante convegno sulle cure palliative della Samo e il laboratorio di racconto con i bambini a cura dell’associazione Fuori di Testa.
Tutti gli eventi del progetto “Maria e Rosalia: il dono, la speranza e il futuro” sono finanziati dalla città metropolitana di Palermo con un bando del settore cultura. L’organizzazione della manifestazione è stata curata dall’Asc. Production in collaborazione con il comune di Petralia Sottana.
Cerda ricorda Carlo Rao, uno dei suoi figli illustri
Il 18 luglio 2024, alle ore 18,30, l’atrio dell’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Cerda ospiterà un evento speciale dedicato alla memoria del maestro Carlo Rao, uno dei più grandi artisti che Cerda abbia mai conosciuto. L’iniziativa intende onorare le molteplici opere e il ricco contributo culturale di Rao, pittore, poeta, autore teatrale ed eclettico intellettuale, che ha trascorso la sua vita tra la sua amata Sicilia e Treviso.
Il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci, un anno fa, lo ha voluto ricordare con emozione: “Con Carlo Rao scompare un artista di grande spessore, un grande poeta, un raffinato esteta e va via un figlio di Cerda che mai ha dimenticato la sua amata terra madre. La sua ultima opera, ‘Alma Cerda’, è il dono che ha fatto a ciascuno di noi cerdesi.”
Nato a Cerda, Carlo Rao ha sempre mantenuto un forte legame con la sua terra natale, come evidenziato nell’incipit della sua opera “Alma Cerda”: “Sono nato in un paese dove la memoria rivestiva di sale le rare rose. Lì, tra richiami di ginepro ed oleandri, fanciulle dagli occhi pervinca bruciavano in fazzoletti di madreperla innocenti leggende e domeniche d’ardesia.” Queste parole, cariche di immagini vivide e simboliche, sono solo un assaggio della sua profonda maestria nella scrittura e nella drammaturgia, che ha utilizzato per esplorare e descrivere l’esistenza umana.
Rao, nella sua carriera, non si è mai rassegnato alle difficoltà, ma ha invece sfruttato i suoi numerosi talenti, come testimonia il suo vasto curriculum. La sua collaborazione con illustri personalità del teatro, come Ugo Pagliai e Paola Gassman, è un esempio del suo impegno e della sua passione. Enza Pedone ricorda le parole del maestro Pagliai: “Desidero innanzitutto sottolineare la cultura di Carlo, la capacità di analisi, il rigore, la coerenza delle scelte, la sua energia, la sua passione dell’impegno civile, lo studio continuo, l’abitudine a progettare e a verificare. Questo l’ho sperimentato di persona.”
Il programma della serata prevede una serie di interventi e letture che celebreranno la vita e le opere di Carlo Rao. Si inizia con i saluti del sindaco Salvatore Geraci e del presidente di Fables, Cruciano Runfola. A seguire le letture di opere inedite di Carlo Rao da parte di Maria, Romano, Stefania Rasa, Liliana, Carola, Nina, Stefania, e Giovanni Rubino e gli interventi di Runfola su Paolo Borsellino e di Liliana Sinagra sulla Targa Florio
L’evento sarà un’occasione per tutta la comunità di Cerda di ricordare e rendere omaggio a Carlo Rao, un uomo che, con la sua arte e la sua poesia, ha lasciato un segno indelebile nella cultura del suo paese natale e oltre.
Santi Licata
Termini Imerese, l’ANPI chiede al Sindaco di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
La sezione ANPI G. Li Causi di Termini Imerese ha richiesto al Sindaco e alla Giunta del Comune di Termini Imerese di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini conferitagli con delibera del 20 Maggio 1924.
“La richiesta – scrive nella nota il Direttivo della sezione ANPI G. Li Causi di Termini Imerese – è un fatto simbolico ma anche sostanziale. Il tentativo delle forze di governo di mettere di nuovo una persona sola al comando, introducendo il premierato deve essere fermato. Infatti la nostra storia del periodo fascista ha dimostrato quali guasti, quale degenerazioni autoritarie può determinare la concentrazione del potere in un solo uomo. Il regime di Benito Mussolini entrando in guerra ha causato sofferenze e morte e si è macchiato di crimini contro la libertà individuale e di pensiero e ha approvato le leggi razziali, causando discriminazioni delle minoranze. La nostra costituzione nasce dalla lotta partigiana contro il fascismo. I padri costituenti, nella diversità delle loro ideologie furono concordi su un punto che costituì la pietra miliare dell’edificazione del nuovo Stato Repubblicano: il rifiuto del fascismo e quindi la costruzione di una costituzione imperniata sui valori dell’uguaglianza della giustizia, sulla divisione e il bilanciamento dei poteri. Il potere legislativo, quello esecutivo, quello giudiziario devono bilanciarsi tra di loro e controllarsi per evitare che uno prevarichi sull’altro. Pertanto la sezione Anpi di Termini Imerese si augura che il Consiglio comunale possa prendere in considerazione e manifesti, in questo modo, la sua sensibilità antifascista unendosi alle altre associazioni e gli altri consigli comunali che in questi giorni hanno assunto la decisione di appoggiare simili richieste e quindi hanno revocato la cittadinanza onoraria Benito Mussolini”.
Conclusa ad Alimena la prima fase dell’attività di prevenzione dell’Asp di Palermo
Si è conclusa ad Alimena la prima fase dell’attività itinerante di prevenzione dell’Asp di Palermo. Dopo 22 tappe che hanno visto gli operatori dell’Open day impegnati anche nelle isole di Ustica, Lampedusa e Linosa, con oltre 7 mila prestazioni erogate, i camper degli screening si rimetteranno in moto a settembre per proseguire in provincia il “viaggio della prevenzione”.
Ad Alimena sono state complessivamente 287 gli esami effettuati a bordo degli ambulatori mobili. L’attività di prevenzione cardiovascolare, curata dagli specialisti della UOC di Cardiologia dell’Ospedale Ingrassia di Palermo, ha consentito di diagnosticare 2 “ectasie aortiche (dilatazione patologica, ndr)” misconosciute. I pazienti sono stati, già, inseriti in un percorso di approfondimento, già, pianificato nelle strutture aziendali dell’Asp. “Sono stati inviati ad ulteriore diagnostica cardiologica – ha spiegato il cardiologo Sebastiano Scalzo, impegnato ad Alimena nell’ambulatorio dell’Open day – anche un caso di dispnea da sforzo ed alcuni casi di aritmie. Abbiamo, infine, diagnosticato ipertensione arteriosa in circa il 15% di utenti, ai quali è stata prescritta terapia antipertensiva e ulteriori controlli cardiologici”.
Sono state 122 le prestazione assicurate ad Alimena di prevenzione cardiovascolare, mentre 50 complessivamente gli esami degli screening oncologici (mammografia, Pap Test e HPV Test e distribuzione del Sof Test). Presente anche il nuovo ambulatorio mobile delle malattie infettive sessualmente trasmesse a bordo del quale sono stati effettuati 39 prelievi. Nell’area pediatrica sono stati, invece, 39 i controlli visivi e logopedici, mentre lo sportello amministrativo ha effettuato 29 operazioni, prevalentemente, di esenzione ticket.
Intensa anche l’attività dell’ambulatorio mobile di prevenzione del randagismo con l’equipe dei veterinari che ha impiantato diversi microchip e fornito informazioni sull’importanza dell’anagrafe canina.
Petralia Soprana, il sindaco Pietro Macaluso interviene sulla questione Geopark
Il Sindaco del Comune di Petralia Soprana intende spiegare ai cittadini di questo Comune le ragioni della mancata partecipazione, sua e di altri sindaci, alla riunione indetta dal Sig. Commissario straordinario del Parco delle Madonie, congiuntamente al Gal Madonie, per giorno 19 giugno 2024, per discutere circa i requisiti di permanenza dei 15 comuni del Parco, più altri 7 comuni fuori Parco, nel Madonie Geopark UNESCO, a seguito del finanziamento da parte della Regione Siciliana di una somma destinata agli stessi comuni per superare le criticità poste dall’autorità competente e vigilante.
Già il 17 gennaio 2024 era stato richiesto da parte dei sindaci un Consiglio di Parco per affrontare la questione e, per tutta risposta, il Commissario straordinario ha indetto una riunione informale che si è tenuta il 29 gennaio di questo stesso anno, nella quale è stato confermato un gruppo di lavoro che avrebbe dovuto preparare un Consiglio di Parco, anche congiuntamente a quei comuni che non ne fanno parte e che sono stati destinatari dello stesso finanziamento.
Nei fatti detto gruppo di lavoro non si è mai riunito e il Consiglio di Parco, inspiegabilmente, non è mai stato convocato, nonostante le numerose sollecitazioni dei sindaci.
Nel frattempo molti comuni hanno già approvato il proprio bilancio di previsione e qualcuno ha già dato destinazione alla somma ricevuta, essendo la stessa senza alcun vincolo di spesa.
Nel mese di maggio ben 12 sindaci hanno reiterato la richiesta di convocazione del Consiglio di Parco che poteva anche essere aperto ai 22 comuni appartenenti all’Area Geopark e al presidente del GAL.
Alla distanza di cinque mesi il Commissario straordinario del Parco delle Madonie ripropone ancora una riunione informale da tenersi congiuntamente al Gal Madonie e che, ovviamente, non avrà alcun potere decisionale sulle scelte da intraprendere da parte di ciascun Comune.
Il Consiglio Comunale di Petralia Soprana in data 20 giugno 2024 ha iscritto la relativa somma nei capitoli di pertinenza, ma per correttezza non l’ha impegnata, rimanendo in attesa di indicazioni ufficiali.
Il sindaco, nello stesso consiglio, su tutto ciò ha dato ampie spiegazioni e delucidazioni, che sono documentate e ascoltabili da chiunque sul sito ufficiale del Comune.
Ha spiegato anche ai consiglieri del gruppo SiAmo Petralia Soprana che non sarebbe corretto oggi destinare la somma per una qualsiasi finalità, senza prima conoscere quale possa essere la finalità più utile al fine di scongiurare l’uscita dalla rete dei Geopark.
Ogni spiegazione è stata ovviamente inutile, tant’è che il gruppo SiAmo Petralia Soprana insistentemente e incautamente continua a pretendere di destinare la somma secondo una sua precisa visione.
Lo fa ancora oggi con un documento che assolve totalmente l’incomprensibile gestione antidemocratica del Commissario del Parco delle Madonie, addirittura permettendosi di offendere il Sindaco e l’Amministrazione di questo Comune giudicandone irresponsabile il comportamento.
L’Amministrazione respinge al mittente questo giudizio, perché non ha preso mai impegni o fatto promesse al alcuno e destinerà le somme con il consueto equilibrio, con la saggezza dovuta e in sintonia con gli altri paesi del territorio, nel momento in cui potrà conoscere ciò che è necessario per evitare l’uscita dalla rete Geopark.
Dalla riunione tenutasi in data 3 luglio 2024 presso l’Assessorato al Territorio, alla presenza dell’Assessore Pagana, si è arrivati alla conclusione dell’opportunità di convocare il Consiglio come da noi richiesto.
Si è ancora in attesa che il Commissario Straordinario del Parco proceda alla convocazione per definire una strategia comune sulla situazione Geopark e il relativo impegno delle somme.
La Guardia di Finanza sequestra a Termini Imerese, Bagheria, Castelbuono e Lercara Friddi oltre 300mila prodotti privi del machio CE
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito dell’esecuzione dei servizi d’istituto volti a verificare il rispetto della normativa nel settore del commercio a tutela della sicurezza del consumatore, hanno sottoposto a sequestro, nel corso di quattro distinte attività di servizio, n. 304.977 accessori di vario genere.
In particolare, al momento dell’accesso presso quattro esercizi commerciali ubicati in Termini Imerese, Bagheria, Castelbuono e Lercara Friddi, i militari appartenenti rispettivamente al Gruppo di Termini Imerese, alla Compagnia di Bagheria, alla Tenenza di Cefalù e alla Tenenza di Corleone hanno rinvenuto tale merce non riportante, in forme chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni minime in lingua italiana previste dalla normativa sull’etichettatura e sulla sicurezza dei prodotti, riguardanti le informazioni circa il luogo d’origine, il produttore/importatore, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d’uso, nonché il marchio CE che conferisce al prodotto il diritto alla commercializzazione, alla libera circolazione e all’utilizzazione nel territorio comunitario, attestandone la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea.
Nel dettaglio, sono stati sottoposti a sequestro sia prodotti per la persona (orecchini, brillantini, strass per unghie, elastici, fermacapelli, cerchietti ecc.) che materiali elettrici di vario genere (torce, prese, morsetti, piastre per capelli, videocamere di sorveglianza ecc.).
Oltre al sequestro della merce, i quattro esercenti sono stati verbalizzati per l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative previste dal Codice del Consumo, ammontanti complessivamente, nel massimo, a oltre 100 mila euro.
I titolari delle attività sono stati, quindi, segnalati alla Camera di Commercio per gli adempimenti di competenza. Continua l’attività della Guardia di Finanza diretta a contrastare in tutta la provincia palermitana la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizione eque di concorrenza.
Termini Imerese, il Comitato San Calogero protesta per i forti rumori provenienti dall’area del cantiere di Terna
Il Comitato San Calogero protesta per i forti rumori provenienti dall’area del cantiere di Terna in Contrada Caracoli a Termini Imerese. Il Comitato, composto soprattutto dalle famiglie residenti nella zona, ha anche realizzato un video per documentare quello che sono costretti a vivere quotidianamente.
Il comitato San Calogero ha evidenziato fin dalla sua costituzione alle istituzioni locali, regionali, e ai vari organi ispettivi queste criticità e qualcosa sembra che si inizi a muovere.
Infatti è di ieri la notizia che degli ingegneri di Terna hanno contattato alcuni residenti vicino il cantiere per avere l’autorizzazione a istallare sensori per la rivelazione dell’inquinamento acustico.
Per valutare quanto sta accadendo e fare il punto sulle attività promosse il sodalizio ha organizzato per oggi, venerdì 12 alle 18,30, un incontro presso l’abitazione del signor Agostino Rini di fronte il cantiere Terna (davanti il cancello sarà affissa una bandiera della Sicilia).
Obiettivo del Comitato San Calogero è quello di un costante monitoraggio delle infrastrutture che si stanno realizzeranno, e rendere operativo il tavolo tecnico istituzionale che è stato promesso dall’Amministrazione comunale per essere parte attiva nella tutela della salute dei residenti e del proprio patrimonio immobiliare.
Il video
Presentato il Castelbuono Film Festival
“Castelbuono si arricchisce di un evento a cui tengo molto”. Con queste parole l’assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo ha esordito alla conferenza stampa della seconda edizione del Castelbuono Film Festival che si è svolta alla sala Borsellino presso la sede dell’assessorato. “Sottolineo con grande soddisfazione – ha proseguito l’assessore Amata – come i piccoli borghi sono capaci di offrire sempre di più un’offerta culturale di grande importanza e Castelbuono ne è una delle prove più belle. I nostri uffici hanno da tempo attenzionato le attività legate al mondo della cinematografia che sono sempre volano per il ritorno turistico ed occupazionale”.
L’appuntamento con il Castelbuono Film Festival, alla seconda edizione, torna dal 21 al 23 luglio. La rassegna cinematografica del 2024 è intitolata al grande maestro della cinematografia italiana Pietro Germi, di cui quest’anno ricorrono i 110 anni dalla nascita ed i 50 dalla morte.
Sede del festival, per la consegna dei riconoscimenti e la proiezione dei film, sarà il seicentesco Chiostro San Francesco. L’inaugurazione dell’evento, domenica 21 con inizio alle ore 18,30, invece si svolgerà presso la “Sala Michele Morici” del Museo naturalistico Francesco Minà Palumbo dove sarà anche proiettato il docufilm inedito dal titolo “Vincenzo Raso, ricorda Pietro Germi e i fuori scena inediti di Sedotta e abbandonata”, prodotto e realizzato dall’attore di origine di Sciacca Vincenzo Raso.
Dopo il ricordo del regista che ha aperto la strada della commedia all’italiana e del suo capolavoro girato in Sicilia con la giovanissima Stefania Sandrelli protagonista, a seguire, con inizio alle ore 21,30, la prima serata con la consegna del premio al regista madonita, originario di Aliminusa, Pasquale Scimeca e la proiezione del film “I briganti di Zabut” con protagonisti tra gli altri anche gli attori castelbuonesi Giuseppe Fiasconaro ed Enzo La Grua, prematuramente scomparsi e che saranno ricordati nel corso della serata inaugurale.
Lunedì 22 luglio la seconda serata. Appuntamento serale, sempre alle 21,30 al Chiostro, con la consegna dei riconoscimenti agli attori Simona Malato e Fabrizio Ferracane che nei giorni scorsi sono stati in corsa nelle cinquine per i Nastri d’Argento, entrambi per il film Misericordia di Emma Dante. Riceveranno il premio castelbuonese per il film “Una femmina”, opera prima del regista calabrese Francesco Costabile, che sarà proiettato a seguire. La trama del film, tratto dal libro “Fimmini ribelli” di Lirio Abbate che, presente nel suo paese d’origine, riceverà il premio per la sceneggiatura firmata per la pellicola che tratta la storia dove il giornalista narra il mondo della ‘ndrangheta calabrese mettendo in luce come le “fimmine” (le donne) siano in realtà l’elemento fondamentale di un sistema che apparentemente sembra non includerle.
“La prima volta che conobbi Castelbuono e i suoi abitanti – ha dichiarato l’attore Ferracane – subito mi accorsi di una bellezza fuori dal comune, genuina e umile insieme. Ad alimentare quella bellezza sta contribuendo piano piano Rosario Mazzola e io gliene sono grato, ed è il motivo per cui questo bel Festival avrà sempre il mio sostegno. Il Festival poi quest’anno è intitolato ad uno degli uomini più significativi del cinema italiano, di quel cinema con la ‘C’ enorme, che è Pietro Germi, ed essere ospite proprio in questa edizione, ricevere un premio, presentare al suo pubblico il film ‘Una femmina’ a cui sono molto legato e, in più, in un paese della Sicilia che amo infinitamente, mette in circolo delle energie straordinarie ed è per me un’occasione davvero speciale”.
Simona Malato ha sottolineato la bellezza di Castelbuono e la soddisfazione personale con queste parole. “Castelbuono è un delizioso paese che si fa amare per le sue bellezze e le sue iniziative culturali. Sono molto felice di ricevere il riconoscimento dedicato ad un grande della cinematografia quale è stato Pietro Germi per un film che mi piace molto, che racconta una storia cruda di una realtà difficile come quella calabrese”.
La terza ed ultima giornata, quella di martedì 23 luglio, vivrà due momenti ben distinti. Il primo, inizio alle ore 18,30, nella centralissima piazza Margherita dove si svolgerà l’incontro sul tema “Sicilia Film Commission, una risorsa per il territorio siciliano”, moderato dalla giornalista Nadia La Malfa chiamata dal comitato organizzatore dell’associazione culturale Parnassius alla conduzione di tutti gli appuntamenti dell’evento culturale. Sal talk in piazza saranno presenti il dirigente dell’organismo regionale Nicola Tarantino, il direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Sicilia Ivan Scinardo, l’attore Alessio Vassallo ed il regista Giovanni Virgilio per il film “I racconti della domenica” che sarà proiettato in serata dopo la consegna dei riconoscimenti a Vassallo e Virgilio.
“Ho capito fin dall’inizio – ha dichiarato il dirigente regionale Nicola Tarantino – che non si trattava di un evento fatto tanto per organizzarlo ma c’erano e ci sono intenzioni di farne un importante appuntamento nel variegato mondo delle rassegne cinematografiche siciliane. Ho dato così il mio piccolo contributo per seguire la linea tracciata dall’organizzazione felici di accompagnare nella loro crescita anche i festival giovani come Castelbuono”.
“Il Centro sperimentale di Cinematografia – ha detto il direttore della sede Sicilia Ivan Scinardo – sarà presente a Castelbuono per testimoniare il valore della filiera dell’audiovisivo, in particolare dei mestieri del cinema. La sede siciliana ormai da 15 anni è sostenuta dall’assessorato regionale al Turismo, Sicilia Film Commissione e dal comune di Palermo, è la fabbrica dei talenti che decidono di studiare il cinema in Sicilia evitando così anche la cosiddetta fuga dei cervelli”.
“Posso affermare – ha dichiarato il direttore artistico Rosario Mazzola – che abbiamo messo in piedi una seconda edizione di alto valore con presenze di primissimo piano della cinematografia nazionale. Torniamo, dopo lo stop dello scorso anno, con rinnovato entusiasmo e devo ringraziare pubblicamente tutti i partecipanti per l’importante supporto che ci hanno dato. Ed i ringraziamenti vanno doverosamente allargati agli Enti ed agli sponsor che ci hanno supportato in questa straordinaria avventura”.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti.
Nella foto da sinistra Simona Malato, Salvatore Li Castri, Rosario Mazzola, Nadia La Malfa, Nicola Tarantino, Fabrizio Ferracane, Mario Cicero e Ivan Scinardo.