Il Direttivo della sezione di BCsicilia di Altavilla Milicia ha incontrato il nuovo parroco don Giosuè Lo Bue, al quale la Presidente, Maria Nunzia Urso e i membri Anna Farina, Angelo Fontana, Giuseppe Di Franco e Francesco Migliore hanno illustrato le attività della sezione, tra queste la promozione della conoscenza del patrimonio storico, culturale ed etnoantropologico presente all’interno della Basilica Santuario e del Museo degli ex-voto, custode di oltre quattrocento quadretti votivi su latta riciclata, testimonianza di secoli di fede e devozione, ma anche opere di grande valenza storica ed etnoantropologica, che vanno rivalutati e promossi. Fin dalla sua fondazione il gruppo di BCsicilia di Altavilla ha promosso attività che hanno favorito la conoscenza delle opere presenti all’interno della Basilica Santuario, ricordiamo, solo per citarne alcune, il quadro della Madonna della Milicia, le tele del Bagnasco o la “Cupola di luce” dell’artista Totò Bonanno e le opere custodite all’interno del Museo degli ex-voto, iniziative che sono state accolte con entusiasmo e che hanno richiamato numerosi visitatori, non solo altavillesi, i quali hanno potuto visitare anche il museo accompagnati da guide esperte. Come ricordato dal gruppo, richiamando il Concilio Vaticano II, l’arte religiosa e il suo vertice l’arte sacra sono fra le attività nobili dell’ingegno umano, esse per loro natura hanno relazione con l’infinita bellezza divina espressa nelle opere dell’uomo. Il neo parroco ha accolto con gioia il gruppo BCsicilia, offrendo ampia disponibilità a collaborare alle iniziative che il gruppo vorrà promuovere.
Giornale di Cefalù, inaugurata dal console rumeno Carmen Axenie la mostra collettiva “Art Exhibition”
Il console rumeno Carmen Axenie inaugura la mostra collettiva “Art Exhibition” alla Galleria XXV Novembre. Interventi dello stesso diplomatico e degli artisti Camelia Paduret, Cinzia Piemonte, Dorica Orzan, Giuseppe Provenza e Angelo Daino.
I libri sono persone: il valore della spiritualità nel volume “Ali d’Angelo” di Massimo Benenato, figlio del comico Franco Franchi: ne parlano lo stesso autore e Santa Franco.
Lutto cittadino per la morte di Fabrizio Piscitello che fin in da giovanissimo ha partecipato attivamente alla vita politica e sociale di Cefalù e non solo. Il “cunto” di Salvo Piparo al Di Francesca, ne parla Caterina Di Francesca.
Questi i servizi principali del Giornale di Cefalù – anno 41 n.1809 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; dal 19 settembre 2024 su facebook profilo Adriano Cammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo (https://youtu.be/NUZAcn0Z3mg). Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.
“Teatro di parola”, due pomeriggi al Di Francesca di Cefalù
Due incontri con il Teatro di Parola si svolgeranno, per due giovedì consecutivi, presso il cineteatro Di Francesca di Cefalù, a cura del Cinema di Francesca con il sostegno dell’ associazione Amici del Cinema Di Francesca.
La parola e la scena come antidoto alle “droghe” che inconsapevolmente assumiamo per sfuggire all’angoscia delle tante catene che la società quotidianamente impone.
Eventi, fatti eccezionali, immani tragedie, tutto ci investe eppure sembra scivolarci addosso, non filtrato dal pensiero critico, dall’analisi che solo un vero ascolto ed uno sguardo attento possono consentire.
La parola che affabula e trasporta in una riflessione dinamica e dunque vitale : di soggetto in soggetto, basandosi su un semplice canovaccio, il ‘cunto’ dell’attore Salvo Piparo conduce la mente del pubblico in un sorprendente viaggio speculativo “a briglia sciolta”, incalzato dagli stimoli sonori e intellettuali che questo tipo di racconto è capace di suscitare.
Il fatto narrato acquista una suggestione ed un valore unici : da che esiste la civiltà umana ritrovarsi per ascoltare il racconto di avvenimenti, molto spesso anche già noti, produce quella partecipazione che serve, generazione dopo generazione, a tramandare i principi, rinnovare le speranze e ricordare i veri obiettivi dell’ essere società. Il gruppo che ricorda riporta, letteralmente, al cuore, le necessità primarie.
L’attore cuntista sarà accompagnato dal polistrumentista Duilio Virzì che eseguirà le musiche durante la narrazione.
La seconda proposta è ancora un monologo ma con una genesi ed in una modalità diverse : l’opera di cui si discute da decenni, pretesto di contrapposizione politica, oggetto di dibattito ambientalista, scientifico, antropologico ed economico, il ponte che dovrebbe connettere infine l’isola di Sicilia alla penisola Italiana, é metafora della sfida dell’uomo, della sua legittima aspirazione alla grandezza, ma anche spunto per interrogativi eterni. Ciò che è visto come un destino non può più essere una scelta ma la necessità di qualsiasi cosa trascina con sé il destino di tante creature, umane e non. I mostri mitologici che bastavano ad impedire la sola idea di talune imprese saranno trasfigurati in realtà ben più tremende?
Due giovani interpreti, attualmente impegnati in percorsi di formazione presso prestigiose accademie di teatro, daranno voce a domande che forse, di tanto in tanto, si affacciano alle nostre coscienze arrugginite per la sempre minore possibilità di fermarsi a riflettere.
Il tempo del teatro è il tempo che manca, quello che non fermiamo, trascinati dal flusso inarrestabile delle situazioni quotidiane, sovraccariche di cose e troppo povere di perché.
Concepiti come due momenti di un unica esperienza di ascolto condiviso, i due eventi si propongono di realizzare per ogni spettatore quella catarsi personale e libera che è il vero grande scopo del teatro sin dalla sua prima nascita.
Primo appuntamento con Salvo Piparo il 19 settembre alle 18.30. Il giovedì seguente, 26 settembre, sarà la volta di Alessio Dongarrá, con la partecipazione di Giorgio Compagna.
Barbara De Gaetani
Che tipo di gioco da tavolo ti piace?
Quando si prende in considerazione l’idea di giocare a un gioco da tavolo moderno si viene molte volte attratti da grafica e tematica, o almeno quando ho deciso di riavvicinarmi a questo mondo queste sono le prime cose che ho guardato, senza tenere conto di meccaniche o tecnicismi. In fondo volevo solo giocare. Poi un giorno sento dire: “Questo gioco è un German” e naturalmente come molti di voi che stanno leggendo questo articolo non avevo proprio idea di cosa stessero parlando, avevo davanti quello che per me era un semplice piazzamento lavoratori (meccanica che vi spiegherò negli articoli successivi), “puccioso” come si direbbe oggi, ma quel termine non lo avrei mai usato per descrivere il gioco che avevo davanti.
Premetto che i vocaboli che sto per spiegare e differenziare, ovvero American e German, oggi giorno, secondo alcuni giocatori esperti, non sono più da prendere in considerazione, e fare una così netta distinzione, essendo che il mondo dei giochi da tavolo si è così evoluto da amalgamare queste tipologie e creare degli ibridi, però io continuo a farla per capire il genere su cui quel gioco verte e comprendere se è nelle mie corde.
La prima differenza tra i giochi German e American è che questi ultimi sono caratterizzati da tanta alea, ovvero la fortuna, quindi avremo sicuramente dei dadi da lanciare o delle carte casuali da pescare. I German al contrario mancano in parte o parzialmente dell’alea.
I German, possiamo intuire già dal nome nascono nell’Europa centrale, motivo per cui vengono chiamati anche Eurogame e hanno sviluppato nel corso degli anni caratteristiche riconoscibili. Infatti si distinguono per la pianificazione di ogni mossa, per l’idea di strategia da seguire, offrendo una sfida stimolante. Le regole solitamente sono abbastanza semplici, vi è una cura nel design in modo da far immergere pienamente il giocatore nell’esperienza di gioco. L’alea come detto in precedenza è quasi del tutto assente, sono i partecipanti a “guidare” la partita. Per chi viene da esperienze come il Risiko o il Monopoly sarà un’esperienza nuova, infatti in questo genere l’interazione è davvero poca, molte volte caratterizzata da plance personali, e come diciamo noi giocatori esperti: “Ognuno si cura il proprio orticello!”
Naturalmente ci sono Eurogame con interazione, tra questi vi consiglio per iniziare Puerto Rico, se invece volete provare un gioco pienamente strategico dove curare realmente il proprio orticello e sviluppare le vostre capacità intellettuali vi consiglio uno dei più famosi German: Agricola! Non è semplice vi avverto ma vi darà tante soddisfazioni!
Passiamo agli American, nati, come già anticipato dal nome, negli States, sono caratterizzati a parte dall‘alea, dalla narrazione, dall’interazione tra i giocatori e anche dall’emozioni che sì trasmettono tramite l’esperienza di gioco. Si parte da ambientazioni ben caratterizzate (spesso post apocalittiche), personaggi ben definiti che ottengono forza tramite il lancio di dadi, battaglie decise anche esse da quest’ultimi. I materiali poi attraggono parecchio, all’interno delle scatole molte volte si trovano miniature super dettagliate e artistiche (nei German solitamente si usano pedine e materiali in legno). Grazie a questi dettagli gli American sono più collegati al mondo e alle esperienze dei giochi di ruolo (il famoso Dungeons&Dragons per intenderci). Sicuramente uno dei più famosi giochi di questo genere sono Zombicide che potete proporre a tutti, e ha così tante versioni da essere adatti a qualsiasi esperienza. Se amate i videogiochi, invece, vi propongo un gioco tratto da un famoso videogame: This War of Mine. Un’esperienza che definirei immersiva e devastante, riuscire a sopravvivere durante la guerra non è affatto semplice e il manuale che accompagna il gioco vi catapulterà completamente all’interno di quel mondo.
E ora che conoscete questa differenza sapete già quale genere di gioco fa per voi?
L’Atipica Nerd
Cefalù, presentato il libro “Ali d’Angelo” di Massimo Benenato figlio dell’indimenticabile comico Franco Franchi
Nella suggestiva cornice della Sala delle Capriate del Comune di Cefalù, è stato presentato il libro “Ali d’Angelo” di Massimo Benenato, pubblicato da Spazio Cultura Libreria Macaione. L’evento, organizzato dal Comune di Cefalù e dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Consiglio di Biblioteca e l’Associazione Culturale Fables, ha raccolto un pubblico attento e partecipe.
Il libro, scritto da Massimo Benenato, figlio dell’indimenticabile attore comico Franco Franchi, icona indiscussa della comicità siciliana, rappresenta un toccante omaggio alla figura paterna.
L’evento è stato introdotto da Santa Franco, Presidente del Consiglio di Biblioteca di Cefalù, che ha arricchito la presentazione con contenuti multimediali, tra cui la proiezione di un’intervista in Rai con la lettura di una lettera che Massimo ha dedicato al padre. Momenti, curati nei minimi dettagli, hanno creato un’atmosfera di intensa partecipazione emotiva, coinvolgendo profondamente i presenti. Grazie alla sua capacità di contestualizzare il libro all’interno di un quadro culturale più ampio, la prof.ssa Franco ha contribuito a rendere la presentazione non solo un omaggio a Franco Franchi, ma anche un momento di approfondimento letterario e umano.
L’Assessore alla Cultura, Antonio Franco, ha sottolineato l’importanza di iniziative culturali come questa per promuovere e valorizzare le eccellenze siciliane. Nel suo intervento ha inoltre auspicato future collaborazioni con Benenato, evidenziando come eventi di questa natura possano contribuire a rafforzare ulteriormente il panorama culturale del territorio.
Apprezzato anche l’intervento di Nicola Macaione, editore del volume, che ha messo in luce i temi universali affrontati nel libro, come la famiglia, l’amore, l’amicizia e l’adolescenza. Questi argomenti, intrecciati tra loro, rendono l’opera ricca di profondità e variegata nelle sue sfaccettature.
Particolarmente denso di significato è stato l’intervento di Cruciano Runfola, Presidente dell’Associazione Culturale Fables, che è intervenuto con una riflessione filosofica di ampio respiro. Runfola ha collocato l’opera di Benenato all’interno di una cornice concettuale più vasta, interrogandosi sui confini del possibile e dell’impossibile. Attraverso un’analisi che ha toccato i limiti della condizione umana, ha esplorato il concetto di memoria come dimensione non solo personale, ma universale, in cui l’individuo si confronta con la fragilità del tempo e l’eternità dell’affetto.
Una menzione speciale merita Enza Pedone, per aver guidato il pubblico e tutti i presenti dento le pagine del libro introducendo la biografia dell’autore e curando sapientemente le letture dei brani scelti dall’opera.
Le domande pertinenti e ben strutturate hanno favorito lo sviluppo di un dibattito ricco e intenso, consentendo a Massimo Benenato di condividere con il pubblico non solo i dettagli della scrittura del libro, ma anche le emozioni e i pensieri che lo hanno ispirato.
L’autore ha dimostrato una vena creativa e ironica ereditata dal padre con una sensibilità molto spiccata; con grande generosità, ha condiviso con il pubblico la parte più intima e personale del libro, donandoci non solo il frutto del suo talento letterario ma anche un frammento prezioso di sé stesso.
L’evento si è concluso con un caloroso applauso, a suggello di un incontro che ha saputo unire cultura, emozione e riflessione.
Cefalù, ancora una volta, si conferma fulcro della promozione culturale, accogliendo eventi che non solo celebrano figure di rilievo, ma che aprono spazi di dialogo e confronto per il futuro.
Salvina Cimino
Foto di Salvo Ciano
Sabato 21 settembre riapre lo svincolo autostradale di Termini Imerese
Con qualche settimana di anticipo sarà riaperto sabato 21 settembre 2024 lo svincolo autostradale di Termini Imerese sulla Palermo-Catania, chiuso dal 26 febbraio. La riapertura nelle quattro direzioni, in entrata e in uscita per Palermo ed entrata e in uscita Messina , dopo i lavori di messa in sicurezza effettuati dall’Anas è prevista alle ore 10. Erano stati preventivati otto mesi di lavoro e la conclusione nel mese di ottobre. Grande soddisfazione degli operatori che hanno permesso con un alcune settimane di anticipo il ritorno alla normalità e la fine di tanti disagi che aveva costretto gli automobilisti a usufruire in entrata ed in uscita degli svincolo autostradale della zona industriale o di Trabia.
Alla cerimonia sarà presente il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commissario straordinario per gli interventi sulla A19.
Cefalù si è fermata per l’ultimo saluto a Fabrizio Piscitello
Cefalù a lutto, si è fermata per dare l’ultimo saluto a Fabrizio Piscitello, scomparso prematuramente all’età di 58 anni, a causa di un male incurabile. Un silenzio surreale ha accompagna l’arrivo della salma in una chiesa gremita e con tantissima gente fuori ad accogliere Fabrizio, l’amico di tutti. Il professore gentile e generoso, che ha lascito una eredità positiva in questa terra. La parrocchia SS Salvatore alla Torre, Artigianelli, che lo ha visto crescere e frequentare gli spazi sportivi lo ha salutato con commozione e affetto. In quel campo sportivo, che tante volte lo ha visto con le ginocchia sbucciate, ricorda l’amico di sempre Giuseppe Bianca. A celebrare la funzione religiosa è stato il parroco monsignor Rosario Dispenza, che nell’omelia ha definito uomo buono e generoso. Presenti diverse istituzioni locali e regionali fra cui il sindaco del comune di Cefalù, Daniele Tumminello, che ha proclamato il lutto cittadino nazionale la bandiera a mezz’asta insegno di lutto. Il professor Piscitello, ingegnere e stimato insegnante di matematica presso IIS Mandralisca lascia la moglie Patrizia la sorella Fabiola, i familiari e agli amici nel dolore. Uomo legato da sempre alla comunità della destra siciliana, lascia una buona eredità e ricordi indelebili in chi lo ha conosciuto. Uomo gentile, generoso e benvoluto in città. Piscitello è stato consigliere provinciale dal 1994 al 1997, assessore e vicesindaco, più volte, fra il 1997 e il 2007. Consigliere comunale dal 2017 al 2022. Nel 2017, infatti, dopo circa dieci anni di inattività politica, è stato candidato sindaco e per una manciata di voti non lo divenne. Nella primavera del 2022 l’ultima battaglia politica a fianco dell’ex senatore Simona Vicari.
“Ciao Fa, ciao fra… Ogni morte è la fine di un mondo, ogni volta unico – scrive l’amico di sempre Giuseppe Bianca. – La tua, per me è la fine di quanto abbiamo condiviso in 40 anni di amicizia, la politica, la gioventù, le gioie, le ansie e le speranze, in una parola sola, la vita. Acchiappo i ricordi con la reticella della memoria… li tengo insieme per paura di perderli e fisso indelebile l’immagine del tuo sguardo capace di rispondere senza parlare. Ricordo l’alba davanti la Prefettura a esultare con Marzio, Dario e Felice nella notte della tua elezione alla Provincia, il sorriso di rivincita la prima volta che sei uscito da Villa Maria Eleonora con una valvola cardiaca nuova di zecca. Fiero il passo e ardito il cammino, sei stato carne impastata di passione, di pregi e di difetti. Ciao Fa, ciao fra… sembravi un immortale. È stato bello andare d’accordo con te ma ancora più bello il contrario, confrontandosi nel disaccordo. In politica abbiamo vinto in compagnia e perso in solitudine; siamo stati comunità di giovani che sognavano una Cefalù diversa. Lasci in eredità a chi vorrà seguire questo esempio la testimonianza di aver avuto avversari e non nemici”.
“La notizia della morte del concittadino Fabrizio Piscitello, scomparso a soli 58 anni, stimato professionista e apprezzato docente di matematica lascia un profondo dolore nella comunità cefaludese, sconvolge e pesantemente rattrista – dice il sindaco di Cefalù Daniele Tumminello. – L’ingegnere Piscitello ha partecipato attivamente alla vita politica e sociale della città. È stato indiscutibilmente un protagonista di livello della recente storia politica della città. Per queste motivazioni e in segno di profondo rispetto verso un uomo che ha rappresentato e servito degnamente le Istituzioni ritengo doveroso ordinare il lutto cittadino per il giorno dei funerali”.
“Non c è di niente di più straziante che incontrarsi sapendo che è l’ultima volta – scrive l’amica Ketty Bruno. – Quell’ultima volta che non abbiamo deciso noi, ma che ha deciso la vita. Il tuo sguardo attonito e sofferente, il mio benevolo rimprovero di non volerti più vedere in ospedale, la promessa di quella “pizza” che non siamo riusciti a mangiare. È tutto. Ciao Fabrizio, eterno ragazzo della meglio gioventù cefalutana”.
“Ci stringiamo con un abbraccio affettuoso a Patrizia, Fabiola e tutti i suoi Familiari – affermano dal Lions Club Cefalù. – Fabrizio è stato presidente del nostro Club. La sua guida, il suo impegno e la sua umanità hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti noi. Fabrizio è stato sempre pronto a servire la comunità con generosità e passione”.
Fabio Lo Bono
Morte Totò Schillaci: i funerali venerdì 20 settembre in cattedrale a Palermo
La camera ardente di Totò Schillaci sarà allestita nella sala stampa dello stadio Renzo Barbera a partire dalle ore 16 di oggi e fino alle ore 22 e dalle 7 di domani fino alle ore 22. L’ingresso sarà consentito dal piazzale stadio entrata lato spogliatoi.
I funerali saranno celebrati Venerdì 20 alle 11.30 in Cattedrale.
Morto Totò Schillaci, il campione delle notti magiche aveva 59 anni
Totò Schillaci, idolo di Italia 90, è morto a 59 anni.
L’ex calciatore era stato ricoverato in gravi condizioni lo scorso 7 settembre nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico a Palermo. Sbucò come un lampo dalle notti magiche e fu subito Totò, ragazzo di Sicilia trasfigurato negli occhi e nelle giocate in eroe nazionale. Il calcio italiano dice addio a Salvatore Schillaci, al quale affidò repentinamente nel 1990 il suo sogno mondiale: si è spento a 59 anni dopo aver combattuto il cancro, che nelle ultime settimane aveva fatto aggravare le sue condizioni.
La FIGC
Per ricordare Totò Schillaci, l’ex attaccante della Nazionale è scomparso oggi all’età di 59 anni, verrà osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati in programma da oggi a tutto il fine settimana. Lo ha disposto il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
“Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano – ricorda Gravina -. Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale”.
Il cordoglio del presidente Schifani
Il cordoglio dell’arcivescovo Lorefice
Gangi, nella Chiesa della Madonna della Catena concerto di Jonathan Gangi
Sarà ospite della Parrocchia S. Cataldo a Gangi, nella Chiesa di Maria SS. della Catena, Jonathan Gangi (nella foto), famoso chitarrista e compositore di caratura internazionale. Il Concerto si terrà venerdì 20 settembre 2024 alle ore 21,00. Jonathan eseguirà un repertorio che mira a rinsaldare le radici profonde tra la sua famiglia e la terra di Sicilia da cui i suoi antenati emigrarono agli inizi del 1900: “Alcune delle musiche che eseguirò – dichiara Jonathan Gangi – sono composte da Mario Gangi (il cui nonno paterno era palermitano), uno dei più importanti chitarristi classici italiani del XX secolo, che ha vissuto e lavorato a Roma e ha fondato il programma di chitarra al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Eseguirò anche musiche di Jorge Morel (Scibona), il cui nonno materno era originario di Gangi, in Sicilia. Quindi, Gangi è la patria ancestrale di Jorge Morel. Tutte queste connessioni tra i compositori delle musiche che eseguirò e me (la mia famiglia Gangi è originaria di Santa Caterina Villarmosa, in Sicilia. Il mio trisnonno arrivò a New York nel 1905) stesso saranno un concerto molto speciale per me come esecutore e per la comunità della città di Gangi”. Il concerto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la Confraternita della Madonna della Catena e di quanti hanno creato i contatti con il parroco don Giuseppe Amato: “Siamo lieti di ospitare un grande artista che arricchisce il percorso religioso e culturale della nostra Comunità. Ormai da tempo ci impegniamo a creare occasioni per la Comunità che comprendono la formazione spirituale attraverso la cura della liturgia e le espressioni delle tradizioni popolari e, insieme, momenti di cultura, di dialogo, di confronto su diversi temi. Sono particolarmente orgoglioso di come la nostra gente sta rispondendo e con quanto entusiasmo accoglie tali iniziative”.
Per quanti vorranno godere di un interessante momento musicale non resta che raggiungere Gangi il 20 settembre prossimo, alle 21,00, nella Chiesa della Madonna della Catena, un gioiello d’arte che fu tra le prime chiese della città madonita.