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Polizzi Generosa: presentata la nuova piattaforma per la promozione della città

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Con un evento negli spazi di Palazzo Bonocore è stato presentato a Palermo, “visitpolizzigenerosa.it”, portale dei beni culturali e dell’offerta turistica progettato dai web master Enrico Cerami, in qualità di referente locale, e Chiara Castaldo per la CoopCulture. La società veneta si è infatti aggiudicata il bando per la realizzazione di strategie di marketing digitale per la promozione della città di Polizzi Generosa, già turisticamente collocata nell’ambito del circuito dei borghi.

L’attuale amministrazione comunale d Polizzi  guidata da Gandolfo Librizzi, si è prefissata come scopo quello di allargare il raggio di interesse nei confronti di Polizzi e del territorio madonita di cui la città fa parte, superando la dimensione tradizionale della proposta di sagre e fest incentrati sulle produzioni tipiche o su elementi dell’ambito folcloristico, ancorché di qualità elevata. Il punto non è quello del cosa offrire e proporre, poiché “indossiamo un abito che certamente è fra i più belli e probabilmente non ha eguali al mondo”, ha affermato Librizzi nel suo intervento, quanto quello del come, relativamente agli strumenti utilizzati per la promozione, ma anche con riguardo all’integrazione dei contenuti tradizionali con altre voci ed altri valori capaci di allargare la capacità di richiamo del territorio di Polizzi.

Il portale col suo essere un ambiente particolarmente complesso si propone di realizzare quel collegamento tra l’economia che viene dal basso, quella del prodotto agricolo e artigianale, del lavoro manuale insomma, e le altre realtà del territorio, quelle meno facilmente raggiungibili, di solito, da chi naviga : “Non si tratta dell’uovo di Colombo, la scoperta di uno strumento che viene utilizzato ormai da qualsiasi azienda e realtà territoriale, ma di sfruttare la capillare diffusione della comunicazione digitale al fine di riunire le principali componenti dell’offerta culturale in un unico ambiente che come una potente calamita attragga milioni di accessi”. Una sfida che mira a fare di Polizzi una meta irrinunciabile e soprattutto un’esperienza indimenticabile per qualità e alto profilo.

Già da alcuni anni le Madonie sono una destinazione toccata dal fenomeno del turismo delle radici o di ritorno che non ha mancato di suscitare l’interesse del Ministero degli affari esteri. Altri fiori all’occhiello sono il turismo della natura, con gli importantissimi siti del network geopark, quello dell’enogastronomia, che in Sicilia produce numeri importanti. Ma non meno importanti sono i circuiti dell’arte, con espressioni di livello eccezionale; infine come altre località italiane, Polizzi ha dato i natali o le origini, o ha ospitato per vari motivi, numerose celebrità del mondo del cinema e della moda (personaggi del calibro di Martin Scorsese, Domenico Dolce, Vincent Schiavelli) nonché dell’arte, della letteratura e della storia in senso più ampio, che non mancano di incuriosire altrettanto (vedi le figure di Croce Taravella, Alessandro Davenia, Il cardinale e segretario di Stato Mariano Rampolla del Tindaro, ovviamente Giuseppe Antonio Borgese, affascinante parabola di vita, politica, giornalismo e letteratura tra Italia, Europa e Stati Uniti d’America, e ancora di Vincenzo Errante, di San Gandolfo Sacchi e in ultimo la curiosa storia del trittico di immenso valore donato per voto ad un povero frate)

“La comunicazione e valorizzazione dei contenuti, continua Librizzi, rivivifica i contenitori. Da Casa Borgese, a vari conventi, chiese, palazzi, destinati a musei immersivi, sale da concerto, case d’artista, strutture utilizzabili nelle stagioni solitamente meno scelte per il turismo in Sicilia”.

Nel portale è possibile scegliere fra elenchi di “Esperienze, Luoghi ed Eventi”, con la messa in evidenza di almeno 12 siti da non perdere che si potranno far conoscere alle 60 camere di commercio Italiane e alle altre 70 nel mondo, oltre che alla vasta rete delle imprese a quelle collegate.

All’incontro di presentazione erano presenti oltre ai web master e al sindaco di Polizzi, la dottoressa Maria Concetta Antinoro, dirigente generale del Dipartimento Turismo della Regione e Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio di Palermo, realtà partner del progetto.

Interventi e commenti programmati sono stati a cura della giornalista Maria Cristina Castellucci, di Sebastiano Missineo di Strateghia, e di Massimiliano Lombardo, regional manager di CoopCulture. “Da 30 anni la mission di CoopCulture è esattamente quella di investire sull’interazione fra cultura e innovazione, nella convinzione che i beni culturali del nostro paese rappresentino non solo una occasione di impresa e sviluppo economico ma un valore capace di migliorare la vita delle comunità e dei territori attraverso il coinvolgimento di risorse umane nei servizi e nelle attività di progetto come questa”.

Barbara De Gaetani

Cefalù, per Natale anche un programma dedicato ai bambini e alle loro famiglie

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Il Magico Natale a Cefalù, oltre al cartellone generale, ha anche un apposito programma dedicato ai bambini e alle loro famiglie. Occasione per trascorrere le festività all’insegna dell’allegria, con una particolare attenzione alle esigenze dei più piccoli. Ecco tutti gli eventi, gratuiti e liberi, dedicati a loro.

MAGICO NATALE A CEFALÙ
Programma per i Bambini
7 dicembre 2024 – 6 gennaio 2025

7 Dic: ore 17:30, Inaugurazione “La Casa di Babbo Natale”, a cura di Monia Cristina, “Spazio Cultura” (ex Circolo Unione), corso Ruggero. Orari apertura tutti i giorni 17:00 -20:00;

11 Dic: ore 18:30, Spettacolo di Arte di Strada “Eterea”, Corte delle Stelle, Corso Ruggero;

12 Dic: ore 16:00, Natale al Cinema “Cattivissimo Me 4” (2024), Cinema Di Francesca, Corso Ruggero;

13 Dic: ore 17:00, “Fiabe e racconti sotto l’albero”, la scrittrice Santa Franco racconta ai bambini…” Storie, fiabe e personaggi del magico Natale e non solo…”, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

13 Dic: ore 18:00, Animazione con Babbo Natale & Minnie e Topolino, a cura di Claudio Dongarra’, piazza frazione di Sant’Ambrogio;

14 Dic: ore ore 16:00, Spettacolo di Teatro per ragazzi “IL MAGO DI OZ”, a cura della Compagnia Bertolt Brecht, Teatro comunale Cicero;

14 Dic: ore 17:00, “Consegna la lettera a Babbo Natale” (con distribuzione gadgets), a cura di Claudio Dongarra’, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

15 Dic: ore 16:00 – 19:00, “Villaggio di Babbo Natale”, gonfiabili, zucchero filato e pop corn, a cura dell’Ass. Madagascar, Villa Comunale;

15 Dic: ore 18:00, Giro di Babbo Natale con personaggi Disney, a cura di Claudio Dongarrà, centro storico, partenza Villa Comunale;

16 Dic: ore 16:00, Natale al Cinema “Garfield – Una missione gustosa” (2024), Cinema Di Francesca, Corso Ruggero;

17 Dic: ore 16:00, Natale al Cinema “Tito e Vinni a tutto ritmo” (2024), Cinema Di Francesca, Corso Ruggero;

17 Dic: ore 17:00,
Gli adulti (genitori, nonni, zii…) consegneranno i regali da dare ai propri bambini (per giorno 24), Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

18 Dic: ore 16:00, Natale al Cinema “La Banda di Don Chisciotte – Missione Mulini a Vento” (2024), Cinema Di Francesca, Corso Ruggero;

19 Dic: ore 16:00, Opera dei Pupi “Il duello di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica”, a cura dell’Ass. L’Isola dei Pupi, Teatro comunale Cicero;

20 Dic: ore 17:00,
“Fiabe e racconti sotto l’albero”, la scrittrice Santa Franco racconta ai bambini…” Storie, fiabe e personaggi del magico Natale e non solo…”, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

20 Dic: ore 21:00, Tombolata di Natale, a cura dell’Ass. Riscopri Sant’Ambrogio, presso ex Scuola Elementare, Sant’Ambrogio;

21 dicembre: ore 10:30, escursione guidata Grotta Grande, Parco urbano Rocca di Cefalù, a cura di BCsicilia sezione di Cefalù, partenza biglietteria del parco (per info e prenotazioni 3297479239)

21 Dic: ore 18:00, Spettacolo Arte di strada, Corte delle Stelle, Corso Ruggero;

22 Dic: ore 17:00, Spettacolo per bambini “La Sfida – un duello fra musica e magia” di e con Emilio Ajovalasit e Salvo Compagno, a cura dell’Ass. “Amici della Musica” Palermo, Teatro comunale Cicero;

23 Dic: ore 17:30, “La Magica Parata di Natale” con personaggi Disney, Marvel, trampolieri, elfi e street band – Partenza Artigianelli, Via Roma- Villa Comunale – C.so Ruggero – P.zza Duomo;

24 Dic: ore 17:00,
Consegna dei regali da parte di Babbo Natale ai bambini, a cura di Claudio Dongarrà, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

27 Dic: ore 17:00, “Fiabe e racconti sotto l’albero”, la scrittrice Santa Franco racconta ai bambini…” Storie, fiabe e personaggi del magico Natale e non solo…”, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

28 Dic: ore 19:00, Spettacolo di Arte di Strada “Magia con le bolle”, piazza Sant’Ambrogio;

29 Dic: ore 16:00 – 19:00, “Villaggio di Babbo Natale”, gonfiabili, zucchero filato e pop corn, a cura dell’Ass. Madagascar, Villa Comunale;

31 Dic: ore 18:00, “Corteo della Vecchia Strina”, a cura dell’Ass. Santa Cecilia, Villa Comunale;

3 Gen: ore 17:00, “Fiabe e racconti sotto l’albero”, la scrittrice Santa Franco racconta ai bambini…” Storie, fiabe e personaggi del magico Natale e non solo…”, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

4 Gen: ore 16:00 – 19:00, “Villaggio di Babbo Natale”, gonfiabili, zucchero filato e pop corn, a cura dell’Ass. Madagascar, Villa Comunale;

5 gen: ore 17:00, “Scatta una foto con la Befana”, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

5 Gen: ore 17:00, “Pesca della Befana 2024” – Adotta un gattino, a cura dell’associazione Zampamica di Cefalù, Villa Comunale;

6 Gen: ore 17:00, “Scatta una foto con la Befana”, Casa di Babbo Natale – Spazio Cultura, Corso Ruggero;

6 Gen: ore 18:00 “Arrivo dei Re Magi”, Sfilata a cavallo a cura dell’Ass. Cavalieri della Valdemone di Pollina, partenza Villa Comunale.

Natale al Cinema Inclusivo – Tutti i film animati saranno proiettati pensando anche ad un pubblico con disabilità, seguendo le seguenti caratteristiche:
* Luci in sala non tutte spente.
* suoni un po’ più bassi
* Assenza di pubblicità prima del film.
* possibilità di muoversi liberamente per la sala.

Sessualità australe: significato e funzione di alcuni comportamenti delle popolazioni oceaniche

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I mari del Sud sono sempre stati uno dei luoghi più ambiti nell’immaginario dell’uomo occidentale medio. Isole incantate, spiagge incontaminate, donne belle e disponibili, sessualità disinibita e innocente: un paesaggio ideale per una cultura severamente coartata come quella europea del diciannovesimo secolo, o per quella turbinosa e stressante del ventesimo. D’altra parte, a incarnare questo mito sono stati anche personaggi di primo piano nel mondo culturale e artistico europeo: basti pensare a Paul Gauguin, che trascorse nel paradiso incantato delle isole Marchesi gli ultimi anni della sua vita, trovando in quei luoghi quell’eden che aveva sempre cercato.

Oppure, senza scomodare artisti ribelli, si pensi alle sequenze de L’ammutinamento del Bounty per ritrovare intatte quelle atmosfere di libertà e di promiscuità sessuale che hanno da sempre affascinato la nostra cultura.

Ma cosa c’è di vero in questa “mitologia del sesso australe”?

Mito e realtà

Qualcosa di vero, sicuramente c’è. Per esempio il fatto che nelle culture di quelle latitudini esiste in genere una grande tolleranza verso la promiscuità sessuale prematrimoniale. Questo naturalmente non significa che la promiscuità prima del matrimonio sia una norma sociale, ma soltanto che esiste una tolleranza nei confronti di questo costume di gran lunga maggiore, sicuramente, che nella società europea di fine ottocento o della prima metà del nostro secolo.

Spesso, però, esistono delle condizioni obiettive che rendono la promiscuità impossibile: uno dei fondamentali è, per esempio, il tabù dell’incesto. Nel 1951, nell’atollo di Raroia, nelle Tuamotu, esisteva una popolazione di sole 109 persone, delle quali facevano parte nove donne in età matrimoniale. Si osservò che per ben sette di esse i rigidi tabù sessuali legati all’incesto proibivano qualunque rapporto con qualunque altra persona dell’isola! Paradiso sessuale solo in teoria, quindi, ma nella pratica il discorso è diverso.

I primi esploratori che vennero a contatto con quelle zone furono sicuramente stupiti e deliziati soprattutto dalla mancanza di pudori nell’esibire il proprio corpo da parte delle donne, che mostravano pubblicamente e con semplicità agli stranieri molto più di quanto le loro mogli avrebbero probabilmente mai mostrato in cinquant’anni di vita matrimoniale. Ma anche questo fatto per quanto vero, non poteva essere considerato così semplicisticamente. In realtà gli etnologi avrebbero successivamente scoperto che si trattava di una tattica politica, un espediente per tenere tranquilli gli stranieri.

A queste manifestazioni di disinibizione sessuale, infatti, potevano prendere parte soltanto le donne per loro stessa natura disinibite, mentre erano precluse quelle di rango sociale più elevato. Talvolta a condizionare questa ostentata libertà sessuale erano anche credenze religiose.

È questo per esempio il caso della società Ariori di Tahiti, composta da uomini e donne che viaggiavano per le isole dei mari del sud, in veste di cantanti danzatori e atleti, e famosi per le loro manifestazioni di esibizionismo sessuale. Ad essi venivano consentite relazioni sessuali promiscue in qualunque posto andassero, ma non perché questa fosse la norma sociale, bensì perché alla base di queste manifestazioni e di questa morale sessuale v’erano delle norme religiose che le giustificavano.

Un’enorme diversificazione di culture

Se questo toglie ogni illusione sui paradisi sessuali dei Mari del Sud induce anche a riflettere sulla difficoltà che si ha a catalogare le differenti pratiche sessuali di una zona geografica che offre, in realtà, un’enorme diversificazione di culture, ognuna delle quali ha modelli di sessualità propri.

Alcuni di essi sono tutt’altro che paradisiaci: in alcune regioni della Nuova Guinea, per esempio, alcuni aspetti della sessualità sono tabù profondamente radicati: è il caso del sangue mestruale, reputato origine di ogni malattia, per cui il contatto con una donna mestruata è ritenuto estremamente pericoloso. Questa visione della donna come ricettacolo del male limita enormemente per esempio i rapporti prematrimoniali, dei quali gli uomini hanno una comprensibile paura. E, dopo il matrimonio, l’uomo viene fornito di tutta una serie di amuleti che lo proteggono dalla contaminazione sessuale.

In questo arcipelago di culture, società e gruppi sparsi in un’area geografica vastissima è però possibile avere una conferma indubitabile della grande variabilità nelle attività sessuali e dei vissuti del sesso. Le tribù australiane sono state sufficientemente studiate da questo punto di vista, e sono state anche oggetto di qualche malinteso etnografico.

Uno dei gruppi che è stato oggetto di questo fraintendimento è la tribù Aranda dell’Australia Centrale. Di essi gli antropologi occidentali dissero che non erano note le relazioni tra attività sessuale e procreazione. Per estensione questa idea fu applicata a tutte le tribù di aborigeni, probabilmente perché ritenuti le popolazioni più primitive del globo, e anche gli abitanti delle isole Trobriand, studiate da Malinowsky. In realtà sembra che si tratti solo di un errore di interpretazione: esiste invece una precisa concezione della relazione di causa ed effetto tra atto sessuale e procreazione, che però sembrava sfuggire agli investigatori occidentali, forse per il modo in cui era posto il quesito.

Certamente esiste una grande variabilità nel modo di vivere il sesso: gli abitanti della Tasmania, per esempio, non conoscono e non praticano il bacio e l’abbraccio, preliminari invece fondamentali nelle culture occidentali. Esistono invece numerose cerimonie che, dal punto di vista occidentale, sembrano del tutto irrealistiche.

Presso gli Aranda esiste, per esempio, una danza rituale detta wuliankura, che ha lo scopo di suscitare nelle donne interesse per i maschi stranieri. Alla fine della danza, la donna dice al marito quale uomo tra i danzatori l’ha maggiormente interessata e il marito fissa un appuntamento tra la moglie e l’uomo prescelto. Non meno insolita è la pratica del gunabibi, un rituale in uso tra i Murngin. Si tratta di uno scambio rituale della moglie, alla quale è d’obbligo partecipare perché altrimenti chi non vi partecipa, e il suo potenziale partner, si ammalano. Il rapporto sessuale rituale ha una funzione purificatrice, catartica e di esso vengono vantate le finalità preventive per ogni sorta di malattia. Durante il gunabibi una donna o un uomo possono accoppiarsi più volte con lo stesso partner o con partner diversi, ed è particolare vanto della donna aver giaciuto con un gran numero di uomini.

A questa vita sessuale pubblica, che sembrerebbe esibizionistica se valutata con i parametri occidentali, fa riscontro una sessualità privata abbastanza casta. La posizione non rituale più comune è per esempio quella posteriore, che è quella abituale dei coniugi di notte. È proprio il pudore a motivare la frequenza con cui viene utilizzata questa pratica: infatti è una posizione che nasconde agli altri quel che sta accadendo.

Pubblico e privato

Eppure in Oceania il sesso ha un grande aspetto pubblico, e cerimonie come quella del gunabibi australiano sono molto diffuse. Esistono anzi dei veri e propri happening, che sono al contempo delle vere e proprie performances sessuali, sebbene sempre nella cornice di una ritualizzazione costante.

Nelle isole Marchesi e nell’isola di Pasqua, per esempio, era consuetudine l’organizzazione di balli a corpo nudo, al termine dei quali gli astanti avevano degli amplessi pubblici, ai quali le donne partecipavano attivamente, nell’intento dichiarato di avere più rapporti possibili.

Un’altra usanza tipica è quella delle “spedizioni sessuali”: gruppi di giovani uomini, o nelle Trobriand anche di giovani donne, partivano alla ricerca di partner sessuali, veri antesignani dei sexy tour che in Occidente sono apparsi una perversione di una moderna sessualità annoiata. Presso i Pakapukan esiste qualcosa di molto simile allo ‘scambio della moglie’, al quale sono addirittura deputati dei luoghi specifici, detti ati, nei quali uomini e donne si recano alla ricerca del partner.

È indubitabile che l’atteggiamento generale verso la sessualità sia molto libero e spontaneo, sebbene alcune manifestazioni siano ritualizzate. La ritualizzazione delle attività sessuali è molto pronunciata anche per quanto riguarda la deflorazione. La maggior parte delle tribù australiane riserva questo atto al marito, dopo che la futura moglie è diventata mestruata.

Talvolta alla deflorazione vengono associate altre due pratiche: la subincisione del pene e l’introcisione, in pratica un allargamento dell’ostio vaginale. La finalità dell’introcisione è sostanzialmente preventiva, nel senso che renderebbe successivamente alla donna più facile il parto. Si tratterebbe, insomma, di una sorta di episiotomia preliminare, la cui utilità è molto discutibile, e che comunque non è diffusa ubiquitariamente. Nel gruppo dei Matuntara è costume che il marito abbia un rapporto sessuale con la moglie subito dopo l’introcisione, perché si crede che ciò favorisca la guarigione della ferita.

È facile constatare come il numero dei costumi sessuali sia notevole e la loro natura estremamente varia. Esiste però una qualche forma di denominatore comune: la considerazione, cioè, della sessualità come di un momento sacro, che finalizza il piacere al conseguimento del benessere fisico e psicologico.

Non sono assenti nemmeno motivi religiosi: il gruppo degli Aranda, per esempio, ritiene che esista uno spirito del sesso, Kraninjia, al quale sono rivolte cerimonie specifiche. È proprio questo spirito ‘sacro’ della sessualità che contribuisce alla sua decolpevolizzazione, e a un vissuto sessuale sostanzialmente sano, e, in qualche modo, ‘ecologico’. Bisogna però evitare di accogliere questo dato di fatto come espressione paradisiaca del sesso: si rischierebbe in questo caso di non cogliere l’altra faccia della medaglia, rappresentata da una serie di costumi sessuali che ridimensionano ampiamente le nostre aspettative.

Da occidentali, con un bagaglio storico sessuofobico, abbiamo la tendenza a soffermarci su quegli aspetti della sessualità che più sono mancati allo sviluppo della nostra cultura. In realtà esiste qualcosa d’altro, che potremmo tendere a valutare negativamente almeno quanto positivamente potremmo valutare la libertà sessuale e la possibilità di godimento delle culture tradizionali oceaniche.

I tabù sessuali

Le popolazioni disperse in Oceania hanno un numero consistente di tabù sessuali, legati a tutta una serie di condizioni non necessariamente riconducibili esclusivamente al sesso, come le mestruazioni o la gravidanza, ma anche alle varie cerimonie o alla guerra. La maggioranza delle tribù ( Aranda, Trukese, Wogeo, Yapese, Kwoma, Lesu) hanno precisi tabù che vietano di avere rapporti sessuali durante le mestruazioni. Esistono anche gruppi dove questo tabù non è praticato, i Tongan, ma si deve ammettere che si tratta di un divieto estremamente diffuso.

Alcuni tabù regolano l’attività sessuale anche durante la gravidanza, e presso i Lesu questo tabù riguarda soltanto la donna e non l’uomo. Gli uomini devono invece rispettare il tabù durante la gravidanza delle proprie scrofe. Non esistono invece norme precise per quanto riguarda l’astinenza sessuale dopo la nascita dei figli, anzi esiste una grande variabilità che va da un periodo di astinenza di due mesi presso gli Apayo, a un periodo di cinque-sei anni presso gli Yapese. Il riverbero sociale e demografico è che presso gli Yapese in effetti esiste in genere una differenza di età di cinque-sei anni tra i vari figli di una stessa madre, indice peraltro del diffuso rispetto del tabù.

Lo stesso avviene presso i Dani, le cui abitudini sessuali sono state studiate attentamente da Heider. I Dani sostengono che durante questo periodo di astinenza non hanno altri tipi di attività sessuale, un fatto che sembra non avere riscontro in nessun’altra cultura, tanto da farlo ritenere ben poco verosimile dagli studiosi dell’argomento.

I nativi delle Trobriand hanno alcuni tabù connessi alla guerra: se un uomo infrange un tabù, andando in guerra una lancia gli trafiggerà il pene e i testicoli. Uno psicoanalista vedrebbe, chiaramente, un’esemplificazione della paura della castrazione, ma è difficile comprendere quanto artefatto possa essere questo modello per la comprensione di una cultura tanto differente da quella nella quale ha avuto origine la psicoanalisi.

Un altro tabù del gruppo Yapese, vieta invece di lavarsi lo stesso giorno in cui si è avuto un rapporto sessuale; in altri gruppi marinari, invece, dopo un rapporto sessuale è rigorosamente prescritto un bagno in mare. Naturalmente il tabù per quanto rigido può essere infranto e i suoi effetti neutralizzati, come accade nella popolazione Buka, che dispone di medicine per annullare ad esempio gli effetti di una violazione di tabù prima della pesca.

Nelle società oceaniche in genere, vi è molta tolleranza per l’adulterio che, per quanto proibito, non è vissuto in maniera particolarmente colpevole. Vi è la convinzione che commettere adulterio causi malattie in particolare a uno dei bambini degli adulteri, oppure l’usanza di confessare l’adulterio per annullare gli effetti dell’infrazione: presso i gruppi Pakapukan e Wogeo se una donna partorisce con ritardo, la responsabilità del fatto è attribuita ai suoi rapporti adulterini che ella è quindi costretta a confessare.

I Trukese per esempio credono indispensabile che il genitore colpevole d’adulterio lo confessi per guarire la malattia del bambino, anche dopo il parto. La regola che connette la malattia a violazioni di tabù sessuali è abbastanza diffusa e riguarda non soltanto i genitori nei confronti dei figli, ma anche l’inverso: un genitore può ammalarsi se il figlio ha infranto un tabù sessuale.

L’impatto della colonizzazione

L’impatto della colonizzazione occidentale ha modificato ampiamente la cultura e le usanze dei popoli dell’Oceania, influenzando necessariamente anche i costumi sessuali. Di cero i modelli di sessualità esistenti in quella enorme regione del mondo appaiono profondamente diversi da quelli occidentali, e diversa appare anche la loro dimensione culturale.

Questo non significa naturalmente che le regioni dei mari del sud fossero davvero quel paradiso del sesso tanto caro alle fantasie dell’uomo occidentale. I dati etnologici però ancora una volta sembrano suggerire quanto possano essere differenti, a differenti latitudini, non solo i modelli ‘pubblici’ della realtà sociale, ma anche quelli privati. La cultura occidentale che ha fatto del sesso oggetto di presuntuose meditazioni metafisiche, morali, e scientifiche potrebbe imparare molto sulla sessualità dalle culture tradizionali dell’Oceania.

Giovanni Iannuzzo

Carabinieri fermano due trentenni per spaccio di droga: Tribunale di Termini convalida arresto

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I Carabinieri della Compagnia Bagheria nelle ultime settimane, nell’ambito di due diverse attività finalizzate alla prevenzione e repressione della produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, hanno arrestato due uomini, residenti in provincia, già noti alle forze dell’ordine per spaccio di droga.

In entrambe le operazioni, è stato fondamentale l’acume investigativo dei militari operanti che, hanno osservato gli spostamenti degli indagati monitorandone costantemente i movimenti verso le rispettive abitazioni.

A Ficarazzi i militari della locale Stazione, hanno arrestato un 29enne del luogo già noto al personale operante, che sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di circa 10 grammi di cocaina e 60 grammi di hashish già suddivisa in dosi rinvenuta all’interno di una intercapedine ricavata nell’infisso della camera da letto, nonchè la somma in contante di euro 1.100 verosimilmente provento dell’attività illecita di spaccio e materiale vario per il confezionamento.

A Santa Flavia invece i militari di quella Stazione, con le stesse modalità operative, hanno arrestato un 33enne del posto anch’egli già noto che, è stato trovato in possesso di diverse dosi di droga per un peso complessivo di circa 120 grammi di hashish, 140 grammi di marijuana e 2 grami di cocaina abilmente occultata in un mobile della stanza da letto oltre, a materiale vario per il confezionamento e la somma di euro 100 verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, per entrambi gli indagati, ha convalidato l’arresto, disponendo per il flavese la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e, per il ficarazzese, in aggiunta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria anche la misura dell’obbligo di dimora.

La sostanza stupefacente sequestrata in entrambe le attività dei reparti dell’Arma, è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, per le analisi qualitative e quantitative.

Trapani, nasce la Sezione di BCsicilia

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Nasce a Trapani la Sezione di BCsicilia, l’Associazione a carattere regionale che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Nella prima assemblea della nuova Sede, che si è tenuta nella suggestiva Torre di Ligny, è stato scelto il Consiglio Direttivo. Presidente del gruppo cittadino è stata eletta all’unanimità Maria Serena Sanfilippo, Segretario Vincenzo Todaro, invece Economo è stato nominato Roberto Rasi, Massimo Mantia sarà il Responsabile per la Formazione, mentre Giuseppe Lucchese il Responsabile per la Comunicazione (Nella foto il Consiglio Direttivo).

All’incontro era presente il Presidente regionale di BCsicilia Alfonso Lo Cascio.

La nuova Sede locale, in sinergia con enti locali, istituzioni scolastiche e realtà associative del territorio, e con particolare attenzione al coinvolgimento delle nuove generazioni, ha in programma uno studio degli antichi mestieri quali ad esempio la lavorazione dell’argento e del corallo che hanno segnato in qualche modo l’immagine stessa della città. Per l’archeologia il gruppo intende occuparsi in particolar modo della preistoria e di un settore che sta avendo un notevole sviluppo, grazie anche al rinvenimento di diversi indicatori solstiziali nell’area, e che va sotto il nome di archeoastronomia, con l’organizzazione di momenti di studio e di ricerca, inoltre una riscoperta della religiosità popolare che ha avuto una notevole importanza nell’area trapanese, come ad esempio il sentiero Custonaci-Erice, conosciuto fino agli anni ‘30 del secolo scorso, lungo il quale si susseguono le cappelle votive dedicate al culto mariano, infine il gruppo intende proporre delle escursioni per far riscoprire la bellezza e il fascino del paesaggio naturalistico e delle emergenze archeologiche e architettoniche presenti nel territorio dell’antica Drepanon.

A conclusione l’Assemblea ha deciso di nominare Socio onorario della sede BCsicilia di Trapani il prof. Francesco Torre, Presidente del Consorzio Universitario di Trapani, già docente di Geoarcheologia e Preistoria presso l’Università di Bologna.

Il gruppo è raggiungibile tramite tel. 338.7550980, email: [email protected], oppure alla pagina facebook BCsicilia Trapani.

Auguri all’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nove anni fa l’ordinazione episcopale

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Il Vicario Generale, i Vicari Episcopali, il Presbiterio, i Diaconi, i Religiosi e le Religiose e tutto il popolo di Dio della Chiesa di Palermo, si sono stretti al Vescovo Corrado per esprimere i migliori auguri in occasione del nono anniversario della sua Ordinazione Episcopale e dell’inizio del Ministero Pastorale nell’Arcidiocesi (5 dicembre 2015). Uniti nel ringraziamento a Dio per il dono del Vescovo alla comunità ecclesiale, assicurano alla Sua persona la preghiera di ringraziamento per il dono del servizio generoso e instancabile di Padre e Pastore che offre amorevolmente ogni giorno con gioia e speranza.

Giovedì 5 dicembre con una Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo è stata rinnovata la gioia del suo servizio alla Chiesa di Palermo. L’Arcivescovo, nella sua omelia, ha fatto riferimento al primo discorso di Gesù, quello della montagna (la forza della casa-vita è la roccia dell’amore di Dio) ma anche a Matteo (salito sul monte, lì si fermò): “Possiamo essere cristiani, discepoli e discepole, solamente così. Possiamo essere comunità cristiane, solamente così. Possiamo essere preti, diaconi, vescovi, solamente così. Possiamo esercitare diaconie pastorali solamente così. Salire. Fermarsi. Stare accanto a Lui. Ascoltare il Silente. Fare quello che ci dice. Fare quello che egli fa. Saldi in lui, per lui. Per sempre.  Fino a quando ritornerà, fino alla Sua Parusia”.

Nel corso della Celebrazione Eucaristica, alla quale ha preso parte anche Sua Eccellenza Monsignor Giorgio Demetrio Gallaro, Segretario emerito del Dicastero per le Chiese orientali, già Eparca di Piana degli Albanesi, a quattro alunni del Seminario Arcivescovile “San Mamiliano” sono stati conferiti i seguenti Ministeri: Leonardo Renda (Parrocchia Maria SS. Mediatrice in Palermo), Lettorato;  Antonino D’Alia (Parrocchia San Giovanni Apostolo in Palermo), Accolitato;  Giuseppe Notte (Parrocchia S. Maria Maddalena in Ciminna), Accolitato;  Sergio Scozzaro (Parrocchia San Francesco d’Assisi in Misilmeri), Accolitato. 

Natale 2024, fuori ora il nuovo singolo natalizio del cantautore Giampiero Amato: A’ Ciaramedda

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C’è stato un tempo in cui i regali non si trovavano sotto l’albero di Natale, erano tempi diversi, per certi versi più genuini e certamente modesti. Una semplice canzone bastava a scaldare i cuori nelle fredde serata invernali in Sicilia, sicuramente una gioia per l’anima e per il sorriso dei più piccoli. Per le vie e le “vanedde” dei paesini, il suono della “Ciaramedda” dei pastori, annunciava il tepore della Notte Santa che stava per arrivare.

A distanza di secoli, i pastori siciliani mantengono viva e conservano la memoria di una fede antica e profondamente radicata. Gli zampognari ancora oggi infatti, nel periodo natalizio cantano la nascita di Gesù Bambino sulle note della “Ciaramedda”.

Il noto cantautore e polistrumentista siciliano Giampiero Amato, ha voluto riprendere questo canto tradizionale siciliano, a lui molto caro, per diffondere lo spirito delle feste natalizie facendo conoscere quelle che sono le radici della nostra cultura e identità siciliana.

“Ho inciso questa canzone – spiega Amato – perché della cultura musicale siciliana, la parte che più mi affascina e tocca corde del mio cuore, sono proprio i canti del Natale siciliano. È una canzone che accompagna la mia vita fin da piccolo, c’è stato un periodo in cui determinate dinamiche mi hanno portato a vivere fuori dalla Sicilia ed era proprio a Natale che sognavo di ritornare nella mia terra amata e poterne sentire il profumo della magia che viveva nei miei ricordi, mentre ascoltavo i canti della tradizione natalizia siciliana”.

Il brano è uscito oggi 5 dicembre 2024 su tutte le piattaforme digitali ed è disponibile in maniera del tutto gratuita.

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Treni, al via il piano “Natale sicuro”: controlli anche sulla tratta Palermo-Termini Imerese

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Scatta il piano “Natale sicuro” sui treni di tutto il Paese promosso dalle ferrovie dello stato. Tra le linee che saranno interessate, in una prima fase, dai controlli straordinari, c’è anche la tratta Palermo-Termini Imerese.

Saranno presidiati giornalmente più di 1.300 treni e 70 tra stazioni e tratte di linea. “La sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori di Ferrovie è l’obiettivo di un piano messo in campo fino a Natale sui treni e nelle stazioni da parte di Fs security, la società del gruppo Fs dedicata alla sicurezza”, spiega in una nota Fs. “L’obiettivo è garantire la sicurezza di tutti in vista dell’aumento dei passeggeri in stazione e sui treni per le vacanze natalizie”.

Nell’attività saranno impegnati oltre 250 donne e uomini di FS Security, la società di vigilanza nata nei mesi scorsi; il monitoraggio è previsto su ben 24 linee di treni al giorno in Italia. L’obiettivo è quello di effettuare controlli a bordo dei mezzi e agli accessi; il monitoraggio delle stazioni e dei tratti di linea per prevenire furti, evasione tariffaria, aggressioni al personale e assicurare viaggi tranquilli all’utenza.

I controlli sono stati previsti in una prima fase nelle linee: Milano Verona, Milano – Lodi-Piacenza, Milano Genova, Linea AV Milano – Livraga-Piacenza Ovest, Linea AV e storica Milano Brescia, Brescia – Vicenza,  Verona – Bolzano, Verona – Mantova, Vicenza – Schio, Verona – Rovigo, Verona – Bologna, Torino – Carmagnola – Bra – Alba, tratta Genova Piazza Principe – Savona (linea Genova – Ventimiglia), Venezia – Udine, Bologna-Piacenza, Bologna-Porretta, Pesaro-Ancona-porto San Giorgio, Firenze-Viareggio via Prato, FL8 – Roma Termini – Nettuno, Barletta – Fasano, Reggio Calabria C.le – Lamezia T. C.le, Napoli – Caserta (via Cancello) , Napoli Campi Flegrei – Salerno, Palermo – Termini Imerese e Messina – Patti, servizi di monitoraggio linea sulla Capaci – Trappeto e Catania – Lentini.

Giornale di Cefalù: 58 eventi gratuiti per la terza edizione del “Magico Natale”

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Dal 7 dicembre al 6 gennaio 58 eventi gratuiti per la terza edizione del “Magico Natale a Cefalù”: mostre di presepi, teatro, cinema, concerti, spettacoli per bambini, il tuffo al “molo” di fine anno, gli zampognari, gli sbandieratori, la “ninnaredda”, l’opera dei pupi, la “vecchiastrina” ed i magi; ciliegine sulla torta i concerti in piazza duomo di Alberto Urso (28 dicembre) e dei Neri per Caso (30 dicembre): intervista all’assessore Salva Mancinelli.
Aiutare migliaia di persone a guardare lontano sostenendo la ricerca e la cura dei tumori del sangue. Con Ama il Tuo Tempo ed il Masci le Stelle di Natale AIL il 6 e 7 dicembre alla Villa: ne parla Cristina Bella dell’Ail.
Giallo nelle acque di Cefalù, barca a vela trascinata nella spiaggia del Lungomare dalle onde. Le forti preoccupazioni legate alla realizzazione della galleria del doppio binario da parte degli abitanti dello Spinito. Il Consiglio Comunale, convocato in forma straordinaria ed urgente, su richiesta dei 5 consiglieri di minoranza, sollecita lo svolgimento da parte della Amministrazione di un costante monitoraggio dei lavori.
Questi i servizi principali del Giornale di Cefalù – anno 41 n. 1819 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; dal 5 dicembre 2024 su facebook profilo Adriano Cammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo(https://youtu.be/pC2UPOvPrMA). Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

Madonie: meeting nazionale per celebrare il ventennale della Rete mondiale Geopark Unesco

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Il Geoparco Mondiale Unesco Madonie ha accolto stamane i delegati dei Geoparchi italiani che oggi 3 e domani 4 dicembre sono sulle Madonie in occasione del meeting nazionale organizzato per celebrare il ventennale della Rete mondiale Geopark Unesco.
I delegati sono stati ricevuti  al loro arrivo a Palermo dall’assessore regionale al Territorio Giusy Savarino, e poi  si sono mossi alla volta del Geoparco Unesco Madonie.
“Siamo orgogliosi di avere territori così importanti nella rete. Vi auguro buon lavoro. Le Madonie sono per noi un importante punto di riferimento nel Mediterraneo”, ha affermato il presidente dei Geoparchi mondiali Nickolas Zouros collegato da remoto.
L’assessore regionale al Territorio e Ambiente Giusy Saverino crede fermamente nella rete dei Geoparchi. “Stiamo lavorando – ha dichiarato aprendo i lavori –  per una serie di importanti novità di riordino del sistema delle Aree protette e per lo sblocco dei fondi extra regionali per tutelare e rendere sempre più  fruibili i siti Natura  2000, i Parchi e le Riserve. E i Geoparchi sono uno snodo centrale di questa rete.  Obiettivo diventerà attuare strategie per il contrasto al cambiamento climatico per le competenze relative. Lavoreremo con Arpa e Ispra per il primo green data center d’Italia. La tutela dell’ambiente è una priorità per questo Governo”.
“Questo incontro – ha affermato la coordinatrice nazionale Amorfini – è solo l’inizio di una serie di scambi di buone pratiche tra Geoparchi. Storia, geologia e natura si fondono in queste aree in un equilibrio profondo e fragile, che richiede risposte immediate e complete per la tutela”.
“Questo meeting nazionale – ha dichiarato durante il vertice il Commissario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone, Ente che dal 2004 su indicazione del GAL Madonie gestisce il progetto – costituirà un importante momento di riflessione sullo stato dell’arte dei Geoparchi non solo a livello nazionale. Ma lavoreremo anche per la diffusione dei valori della tutela della biodiversità soprattutto tra i giovani e per i giovani”.
Si annunciano infatti importanti sinergie per la diffusione della didattica geologica, strumento culturale di comprensione dei cambiamenti climatici e degli impatti di questi fenomeni sull’ambiente e sul suolo.
Si apre dunque una due giorni intensa di visite istituzionali ed alla scoperta del territorio, che culmineranno col meeting generale previsto per mercoledi 4 dicembre alle ore 16 presso il Cine teatro Grifeo di Petralia Sottana.