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Il potere dei classici per ispirare le nuove generazioni: intervista a Guendalina Middei “Professor X”

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Dietro lo pseudonimo affascinante ed enigmatico di “Professor X” si svela Guendalina Middei, un’insegnante, una scrittrice e divulgatrice culturale capace di trasformare la letteratura in un dialogo vibrante e coinvolgente. Con oltre cinquecentomila lettori che la seguono sui social, la sua pagina è diventata un cenacolo virtuale dove i grandi classici smettono di essere reliquie polverose per diventare compagni di viaggio, amici con cui discutere, ridere e persino dibattere.

Nata a Roma nel 1992, Guendalina, che vive tra Roma e Livigno, ha coltivato fin da giovanissima un amore profondo per la letteratura che l’ha accompagnata lungo un ricco percorso di crescita e trasformazione.

Laureata in lettere e con un master in giornalismo culturale, ha dedicato la sua carriera a combattere l’indifferenza e a promuovere quella che lei stessa definisce una “Resistenza culturale”.

La sua passione per la letteratura si riflette nelle sue collaborazioni con rinomate riviste come “Critica Letteraria”, “Culturificio” e “Sintesi dialettica”, dove ha condiviso il suo sguardo acuto su opere classiche e contemporanee.

Nel 2019 ha dato vita alla pagina Professor X, che in breve tempo ha conquistato una vasta comunità di lettori appassionati. Il suo esordio narrativo risale al 2021 con il romanzo storico Clodio, seguito nel 2023 da Intervista con un matto. Entrambi i libri, pubblicati da Navarra Editore, riflettono la sua abilità nel mescolare storia e introspezione umana. Con Feltrinelli, ha poi firmato saggi come Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera (2024) e il recentissimo Sopravvivere al lunedì mattina con Lolita (2025), opere in cui invita i lettori a rispolverare i classici e riscoprirne la sorprendente attualità.

La scrittura di Guendalina Middei è intrisa di una profonda ricerca della bellezza nelle fragilità umane, offrendo uno sguardo incisivo e realistico sulla vita. Con il suo stile elegante e coinvolgente, rende ogni pagina un invito a riflettere e a sentirsi parte di una narrazione universale.

Dietro ogni pseudonimo si cela un’intenzione, una suggestione, forse persino un enigma. Perché ha scelto di farsi conoscere come “Professor X”? Qual è la storia dietro questa identità?

L’idea di uno pseudonimo è nata da un bisogno di protezione, un desiderio di esplorare nuovi territori espressivi senza timore di mettermi a nudo. La timidezza, compagna di una vita, mi frenava. Così è nato il “Professor X”: un omaggio alla mia professione di insegnante, un rifugio sicuro in cui sperimentare, crescere, e la “X” come simbolo di un’identità ancora da svelare.

E poi, il tempo ha fatto il suo corso. L’affetto e l’interesse di un pubblico sempre più numeroso, curioso di conoscere la persona dietro lo schermo, hanno acceso in me una nuova consapevolezza. Così, un po’ alla volta, il Professor X ha iniziato a svelarsi. Dietro lo pseudonimo, c’è Guendalina, una donna appassionata di letteratura e arte, un’insegnante che crede nel potere salvifico della cultura, una persona che ha trovato il coraggio di condividere le proprie passioni con gli altri, consapevole, appunto, della preziosa opportunità di poter creare un dialogo autentico e profondo con il prossimo.

I suoi spazi virtuali si sono trasformati in un vero e proprio salotto artistico-letterario contemporaneo, frequentato da migliaia di persone. Come si crea una comunità culturale autentica in una realtà dominata dalla velocità e dalla sintesi?

Fin dall’inizio, il mio intento era di creare un luogo accogliente e stimolante, dove la cultura fosse accessibile a tutti, indipendentemente dal loro livello di istruzione o dalla loro familiarità con le discipline umanistiche.

Nel mio percorso sui social media, ho percepito una sorta di vuoto: mancava uno spazio in cui la letteratura e l’arte fossero raccontate in modo semplice, coinvolgente e soprattutto emozionale. Così, ho deciso di colmare questa lacuna, condividendo le mie passioni e le mie riflessioni in modo personale.

Il mio approccio si basa sull’idea che la cultura non debba essere un qualcosa di elitario o di riservato a pochi. Al contrario, essa può e deve essere un’esperienza umana condivisa. Per questo motivo, cerco sempre di parlare dei libri che ho letto, delle opere d’arte che mi hanno colpito, mettendo in luce le emozioni che essi mi hanno suscitato.

Il mio obiettivo è di mostrare come i grandi classici possano, ancora parlarci oggi, emozionarci, farci riflettere sulle nostre inquietudini e aiutarci a comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda. In fondo, le emozioni sono universali: una bella storia, una trama avvincente, uno stile elegante possono affascinarci, ma ciò che veramente ci fa innamorare di un libro o di un’opera d’arte sono le emozioni che i personaggi o gli artisti riescono a trasmetterci.

Credo che questa sia l’anima più autentica della letteratura e dell’arte: la capacità di farci vivere esperienze intense, di farci sentire parte di una comunità umana che condivide gli stessi sentimenti, le stesse paure, le stesse speranze.

Viviamo in un’epoca di frammentazione dell’attenzione, in cui la lettura sembra scontrarsi con la rapidità dell’intrattenimento digitale. Cosa può imparare la letteratura dai social e cosa, invece, i social dovrebbero imparare dalla letteratura?

La lettura dei classici, con il loro ritmo più lento e la loro profondità di pensiero, può rappresentare un vero e proprio antidoto ai mali del nostro tempo. La letteratura ci educa alla lentezza, alla capacità di osservare il mondo con occhi diversi, a cogliere le sfumature e le emozioni che altrimenti ci sfuggirebbero.

Quando leggiamo “Guerra e pace”, ad esempio, Tolstoj ci accompagna attraverso descrizioni minuziose di personaggi, paesaggi, momenti di vita. Il suo ritmo lento ci permette di immergerci nella storia, di fare nostro uno sguardo diverso sulla realtà. In una società che ha fatto della velocità un valore assoluto, la lettura dei classici ci invita a fermarci, a riflettere, a interrogarci sul significato della nostra esistenza. Ci aiuta a sviluppare un pensiero critico, a coltivare la nostra interiorità, a comprendere meglio noi stessi e gli altri. I social media, d’altro canto, ci offrono la possibilità di comunicare in modo rapido ed efficace, di raggiungere un pubblico vasto e variegato. Essi ci permettono di “sfrondare”, di andare dritti al cuore del messaggio, come quando ho pubblicato, in un post, un verso di Ulisse: “Sopportai e rimasi”. Due verbi che accostati danno vita ad un messaggio potente, che racchiude in sé un significato profondo, una lezione di resilienza e di coraggio. Questo esempio, tra l’altro, dimostra come i classici greci, pur nella loro immensità, possano offrire brevitas ricchi di spunti di riflessione intensi e significativi.

Nel suo penultimo libro, Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, lei invita i lettori a scoprire i grandi classici con occhi nuovi, considerando il loro potere trasformativo sulla persona. Spesso, purtroppo si ha la percezione che questi testi siano sacralizzati e distanti, quasi inaccessibili. E allora, in che modo possiamo liberare i classici da questa patina museale e renderli di nuovo pericolosi, rivoluzionari e spregiudicati come lo erano in origine?

In “Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera”, ho voluto invitare i lettori a riscoprire i grandi classici della letteratura con uno sguardo nuovo, libero da preconcetti e timori reverenziali. Spesso, purtroppo, questi testi vengono percepiti come qualcosa di lontano, di inaccessibile, quasi fossero relegati in un museo. Ma i classici sono tutt’altro che “imbalsamati”: essi racchiudono una forza dirompente, una capacità di interrogarci e di metterci in discussione che li rende ancora attuali.

Per liberare i classici da questa patina museale, è necessario innanzitutto cambiare il nostro approccio nei loro confronti. Non dobbiamo considerarli come “cimeli” o “monumenti” da ammirare con timore, bensì come interlocutori vivi e vitali, con cui possiamo e dobbiamo dialogare.

Un aspetto fondamentale è la scelta del libro giusto al momento giusto. Ogni classico ha un suo “tempo” per essere letto, un momento in cui può agire in modo particolare dentro di noi. Se, ad esempio, ci sentiamo persi e confusi come il Raskol’nikov di Dostoevskij in “Delitto e castigo”, egli, con la sua angoscia esistenziale potrà parlarci in modo diretto, aiutandoci a dare un nome alle nostre stesse inquietudini. Allo stesso modo, se ci sentiamo soli e isolati come  “Il lupo della steppa”, le pagine di Hesse potranno farci sentire meno soli, meno incompresi.

La lettura, quindi, non è solo un atto intellettuale, ma anche e soprattutto un’esperienza emotiva, intima e profonda. Quando scegliamo un libro con consapevolezza, quando lo sentiamo nostro, quando le sue parole ci toccano nel profondo, allora la lettura diventa un viaggio interiore, un’occasione per conoscere meglio noi stessi, In questo senso, i classici possono essere davvero rivoluzionari, perché ci spingono a interrogarci sui valori, sulle convenzioni, sulle certezze che ci vengono proposte dalla società. Essi ci invitano a pensare con la nostra testa, a non accontentarci delle risposte facili, a mettere in discussione il pensiero dominante.

Con la loro capacità di scuoterci, di sorprenderci, di farci vedere il mondo con occhi nuovi, essi ci mostrano appieno la loro bellezza, la loro attualità, la loro capacità di parlare al cuore di ogni uomo, di ogni donna, di ogni epoca.

Ogni scrittore, ogni lettore, è il frutto di un’eredità letteraria. Quanto ha inciso la cultura italiana nel suo modo di leggere e interpretare la letteratura? E quale tradizione straniera sente più vicina?

La cultura italiana, con la sua ricca tradizione di pensiero e di bellezza, ha avuto un ruolo fondamentale nel plasmare il mio modo di leggere e di interpretare la letteratura. In particolare, sono due gli aspetti che mi hanno profondamente segnato: l’amore per la lingua, per la sua musicalità, per la sua capacità di esprimere concetti complessi con eleganza e chiarezza, e l’attenzione alla dimensione interiore, all’indagine dell’animo umano, che caratterizza tanta parte della nostra produzione letteraria. Leopardi, che mi è tanto caro, è stato per me un vero e proprio “palombaro dell’anima”, capace di scandagliare le profondità dell’animo umano con una lucidità e un coraggio ammirevoli. La sua opera, pur nella sua tragicità, è un inno alla vita, un invito a non arrendersi di fronte alle difficoltà, a cercare la bellezza e la verità anche nel dolore e nella sofferenza.

Per quanto riguarda la tradizione straniera, quella russa ha esercitato su di me un fascino particolare, con la sua capacità di penetrare nell’anima dei personaggi, di raccontare le loro emozioni e i loro conflitti interiori con una profondità che raramente riscontriamo altrove. Nei romanzi russi, la psicologia e la filosofia si fondono in un tutt’uno, creando personaggi indimenticabili, che ci accompagnano e ritornano anche a distanza di anni dalla lettura. Penso a Raskòl’nikov, a Ivan Karamazov, a Anna Karenina… figure complesse, tormentate, ma anche tremendamente umane, che ci invitano a riflettere sulla nostra stessa esistenza.

Nell’avvicinarci al suo ultimo lavoro pubblicato con Feltrinelli, Sopravvivere il lunedì mattina con Lolita, scopriamo quanto sia vero “che i libri ci leggono tanto quanto noi leggiamo loro”. Ecco, c’è un autore, in particolare, che l’ha saputa leggere ed interpretare, che l’ha accompagnata  a lungo o in momenti particolarmente difficili della sua vita?

Il mio ultimo lavoro, “Sopravvivere il lunedì mattina con Lolita”, esplora il potere trasformativo dei libri, la loro capacità di leggerci tanto quanto noi li leggiamo. E, a proposito di autori che mi hanno “letta e interpretata”, non posso non citare Dostoevskij.

Ne ho parlato anche nei miei due libri precedenti, perché la sua scoperta è stata una vera e propria rivoluzione per la mia vita. Ogni volta che lo leggo, è come se lui camminasse sui miei stati d’animo, tra le mie emozioni più intime, riuscendo a farle rivivere con una forza sorprendente. Con nessun altro autore ho trovato una tale intimità, una tale capacità di farmi sentire e provare le emozioni che i suoi personaggi provano. È un’esperienza che va al di là della semplice lettura: è un vero e proprio dialogo con l’anima di un altro essere umano. C’è una scena in particolare che mi è rimasta impressa nella mente: quando Ivan Karamazov, parlando con il fratello, gli dice: “Amo le foglioline viscose a primavera”. E poi aggiunge: “Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso”.

Questa frase racchiude in sé l’essenza stessa dei romanzi di Dostoevskij: la vita è un mistero che non può essere compreso attraverso la ragione, ma solo attraverso il cuore. È un invito ad amare la vita nella sua interezza, con le sue gioie e i suoi dolori, con le sue luci e le sue ombre.

Dostoevskij ci insegna che la rinascita, il riscatto, non passano attraverso l’intelletto, ma attraverso il cuore. È un messaggio rivelatore, che mi ha profondamente toccato e che ha cambiato il mio modo di osservare la vita. Dostoevskij è stato, per me, un vero e proprio maestro di vita.

“Tutto ciò che ha il potere di turbare e sorprenderci finisce per salvarci.”  In Sopravvivere il lunedì mattina con Lolita, lei ci offre una visione molto ampia sul potere salvifico dei classici, in un viaggio tanto lungo quanto antico, che giunge fino alla storia greca. Potrebbe offrire ai nostri lettori un’anticipazione della sua visione di Ulisse.

Proprio così, nel mio ultimo lavoro, “Sopravvivere il lunedì mattina con Lolita”, ho voluto offrire una visione quanto più ampia possibile, dal punto di vista spazio-temporale e, a proposito di eroi, non potevo non citare Ulisse, il coraggioso viaggiatore che ha saputo affrontare mille peripezie pur di raggiungere la sua Itaca.

L’Odissea è il racconto di un uomo che deve affrontare un lungo e travagliato viaggio di ritorno verso la sua patria, verso la sua casa, verso la sua famiglia. Un viaggio costellato di pericoli, di sfide, di momenti dolorosi, ma anche di incontri, di scoperte, di esperienze che lo arricchiranno profondamente. Ma cosa rappresenta Itaca per Ulisse?. Itaca è soprattutto una metafora dell’anima, il luogo interiore dove ci sentiamo veramente noi stessi, dove troviamo  la nostra identità, dove ci sentiamo amati e compresi.

In ogni tappa del suo viaggio, Ulisse deve superare delle prove, affrontare delle difficoltà, risolvere degli enigmi. Ma ogni sfida è anche un’occasione per crescere, per imparare, per conoscere meglio sé stesso e il mondo. Come Ulisse, anche noi siamo alla ricerca della nostra Itaca, del nostro “glorioso porto”, come lo definirebbe Dante. Siamo alla ricerca di un luogo dove sentirsi a casa, dove trovare un senso alla nostra esistenza, dove realizzare i nostri sogni e le nostre aspirazioni. L’Odissea è un poema che tutti, adulti, giovani, giovanissimi, dovrebbero leggere. È un’opera che ci insegna il valore della perseveranza, è un invito a credere nei propri sogni, a non perdere mai la speranza, a continuare a lottare per ciò che amiamo e per raggiungere quello stato di benessere che ci faccia realmente  “sentire a casa”.

In un mondo sempre più dominato dalle immagini, dai video e dall’intelligenza artificiale, il futuro della letteratura sembra un’incognita. Pensa che la parola scritta sia destinata a perdere centralità o troverà nuove forme per imporsi?

È innegabile che oggi ci sia sempre meno spazio per la lettura, e questo è un vero peccato. Leggere e guardare sono due atti profondamente diversi. La visione è spesso passiva: c’è un occhio esterno, una mano che ci guida attraverso le immagini, che può essere quella del regista o dell’autore del video. La lettura, invece, è un atto personale, intimo, profondamente soggettivo. Siamo noi a stabilire il ritmo, la velocità con cui ci immergiamo in un testo. Siamo noi a decidere quando fermarsi, quando riflettere, quando tornare indietro su un passaggio che ci ha colpito particolarmente. La lettura è un processo cognitivo attivo, che richiede concentrazione, attenzione, impegno. Ma è anche un’esperienza unica, capace di arricchirci interiormente, di farci crescere come persone, di aprirci nuovi mondi e nuove prospettive. Per questo, credo che sia fondamentale promuovere le “buone pratiche” della lettura, incoraggiare le persone a riscoprire il piacere di immergersi in un libro, di lasciarsi trasportare dalle parole, di dare spazio alla loro immaginazione. Sono convinta che la parola scritta abbia ancora molto da offrire, che possa trovare nuove forme per imporsi, per comunicare, per emozionare. Al di là delle nuove tecnologie, credo che la cosa più importante sia coltivare l’amore per la lettura fin dalla tenera età, educare i bambini e i ragazzi al piacere di leggere, di scoprire nuovi mondi e di conoscere personaggi indimenticabili.

Dai social ai libri, dal web alla carta stampata: il suo percorso è stato un continuo dialogo tra tradizione e innovazione. Dove la porterà il prossimo passo? Ha in mente un nuovo libro, un progetto multimediale o magari un format completamente diverso?

Non posso ancora svelare molto, ma posso dire che sto lavorando a un nuovo progetto, Ho in mente un nuovo romanzo, un’opera che spero possa toccare il cuore dei lettori, farli riflettere, emozionare, sognare. Ma non mi fermo qui! Ho anche altri progetti in cantiere, alcune idee che vorrei sviluppare in futuro, magari in ambito multimediale. Tutti i miei progetti, comunque, ruotano intorno alla cultura, alla scrittura, alla letteratura, che sono i miei grandi amori, le mie passioni più profonde.

Siamo giunti al termine di questa conversazione, ed è stato un autentico piacere immergerci nel suo universo letterario, tra riflessioni raffinate e passione per i classici. Prima di congedarmi, vorrei lasciarle uno spazio tutto suo: c’è qualcosa che le sta particolarmente a cuore e che non abbiamo toccato, un pensiero o un messaggio che desidera condividere con chi ci legge?

Giunti al termine di questa conversazione, desidero ringraziarvi di cuore per questo spazio. È stato un vero piacere condividere con voi le mie passioni, le mie idee, il mio amore per i classici. Se dovessi lasciare un messaggio, un pensiero che mi sta particolarmente a cuore, vorrei sottolineare l’importanza che le parole hanno nella nostra vita. Noi, in quanto esseri pensanti, abbiamo un bisogno innato di esprimerci, di comunicare con gli altri, di dare voce a ciò che abbiamo dentro. E le parole sono lo strumento fondamentale per farlo. La ricchezza più grande di una persona risiede nella sua capacità di parlare, di pensare, di trovare le parole giuste per dare un nome ai propri pensieri, alle proprie emozioni, anche a quelle più recondite. Per questo, vorrei invitare tutti a leggere, a coltivare l’amore per la lingua, a scoprire la bellezza e la potenza delle parole. Perché, al di là della letteratura, è proprio questa ricchezza interiore che ci portiamo dentro, nella vita di tutti i giorni, a fare la differenza.

Salvina Cimino

Montemaggiore Belsito, attività del Commissario Straordinario per garantire la continuità amministrativa

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A seguito della scomparsa del Sindaco Antonino Mesi, con decreto n. 501 del 3 gennaio 2025, la Regione Siciliana ha ufficialmente dichiarato la cessazione del Sindaco e della Giunta comunale di Montemaggiore Belsito, nominando al contempo un Commissario Straordinario.

La decisione è stata presa in conformità con la normativa vigente sulle autonomie locali e sugli enti territoriali. Il provvedimento è stato firmato dal Presidente della Regione Renato Schifani e dall’Assessore regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica Andrea Messina.

A ricoprire il ruolo di Commissario è stata chiamata la dott.ssa Francesca De Luca (nella foto), dirigente regionale in quiescenza, che ha assunto le funzioni amministrative del Comune fino alle prossime elezioni. La nomina si è resa necessaria per garantire la continuità dell’amministrazione locale.

Un momento di transizione per Montemaggiore Belsito, in attesa della naturale scadenza del mandato elettorale e della nomina di un nuovo esecutivo locale.

A pochi giorni dalla sua nomina, la dott.ssa Francesca De Luca ha iniziato ufficialmente il proprio mandato con un primo atto formale. Il 20 gennaio 2025, ha presieduto il Consiglio Comunale, dove si è svolta la presa d’atto dell’insediamento e la comunicazione ufficiale della sua nomina. Nel corso della seduta, De Luca ha illustrato il proprio ruolo e i compiti che sarà chiamata a svolgere, sottolineando l’importanza di garantire continuità amministrativa in questa fase di transizione.

Il giorno successivo, 21 gennaio 2025, il Commissario Straordinario ha partecipato a un evento particolarmente sentito dalla comunità di Montemaggiore Belsito: la cerimonia di commemorazione del 42° anniversario della morte dell’appuntato Giuseppe Cavoli, Medaglia d’Oro al valore dell’Arma dei Carabinieri.

La cerimonia, svoltasi presso la stazione locale dei Carabinieri, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari. Tra i presenti, il comandante provinciale, generale di brigata Luciano Magrini, il comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale, tenente colonnello Giulio Modesti, e una rappresentanza delle forze dell’ordine e delle Associazioni Nazionali Carabinieri delle sezioni di Montemaggiore Belsito, Caccamo e Termini Imerese.

In un momento particolarmente toccante, la vedova di Giuseppe Cavoli, Giovanna Candido, e il figlio, Emiliano Cavoli, maresciallo in congedo, hanno presenziato alla deposizione di una corona d’alloro ai piedi della targa commemorativa posta all’interno della caserma. Il cappellano militare don Salvatore Falzone ha guidato un breve momento di raccoglimento, seguito dalla lettura della preghiera del carabiniere, rendendo omaggio al sacrificio dell’appuntato Cavoli.

Con queste prime apparizioni pubbliche, la dott.ssa De Luca ha avviato il proprio incarico ponendosi da subito in prima linea sia sul piano amministrativo che nella vicinanza alle istituzioni locali e ai cittadini.

Con l’ordinanza n.1 del 16 gennaio 2025, il Commissario De Luca ha disposto la chiusura delle scuole, del cimitero e delle villette comunali a causa dell’allerta meteo legata al rischio idrogeologico e idraulico. La decisione è stata presa per garantire la sicurezza della popolazione, considerate le condizioni meteo avverse previste.

Santi Licata

Gioielli e ornamenti tra Seicento e Settecento al Corso on line promosso da BCsicilia e Università Popolare

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Promosso da BCsicilia e dall’Università Popolare si terrà mercoledì 26 febbraio 2025 alle ore 17 il sesto incontro del corso on line su “I Gioielli siciliani tra Storia e Arte”. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente  regionale di BCsicilia, seguirà la lezione di Maria Teresa Di Blasi, Storica dell’Arte e Presidente della Sede di BCsicilia di Catania, dal titolo “I gioielli e gli ornamenti tra Seicento e Settecento”.

Il corso prevede nove lezioni che si terranno tutti i mercoledì e tre visite guidate. Le restanti tematiche  riguarderanno: “I gioielli e gli ornamenti dell’Ottocento siciliano”; “I gioielli e gli ornamenti del periodo Liberty in Sicilia”; “I gioielli e gli ornamenti contemporanei in Sicilia”. Le tre visite guidate sono previste  al Tesoro della Cattedrale di Palermo, al Medagliere del Museo P. Orsi di Siracusa e al Museo Pepoli di Trapani. Obbligatoria la prenotazione. Per informazioni ed iscrizioni: Tel. 346.8241076 – Email: [email protected] Alla fine del Corso verrà rilasciato un Attestato di partecipazione.

Nel corso di questa lezione ci immergeremo nel magico mondo della gioielleria siciliana dei secoli XVII e XVIII caratterizzati da un’esplosione di produzioni di oreficeria che ancora oggi ci stupiscono per la bellezza e l’eleganza. Patria indiscussa di queste oreficerie è la città di Trapani che, grazie ai maestri corallari, ha dato al mondo intero dei gioielli di assoluta eccellenza. Come sostiene Maria Concetta Di Natale, “Poche citta possono vantare come Trapani di essere state famose nel mondo attraverso i secoli per la maestria dei loro artigiani-artisti, tra cui certamente emergevano i componenti dell’ars corallariorum et sculptorum coralli. Le opere di cui parleremo e la loro costante circolazione nel mercato internazionale dell’arte dimostrano come questa fama sia ancora viva e quanto la maestria dei corallari trapanesi sia ancora oggi motivo di meraviglia ed ammirazione ben oltre i confini della Sicilia. Non mancheranno le gioie (collane, orecchini, spille, fermagli per capelli) custoditi all’interno dei tesori delle chiese, nei musei diocesani o nelle collezioni provate siciliane. Ci soffermeremo, inoltre, sulla descrizione dei presepi trapanesi in corallo e sui paliotti degli altari siciliani recentemente esposti in una splendida mostra che ha fatto il giro della Sicilia.

Petralia Soprana, primo convegno distrettuale della FIDAPA

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Si è tenuto presso il suggestivo Palazzo Pottino di Petralia Soprana il primo convegno distrettuale della FIDAPA-BPW ITALY nelle Madonie. L’evento, organizzato dalle Vice Presidenti 2023-2025 della provincia di Palermo, ha rappresentato un momento di riflessione e approfondimento sui temi del rispetto della persona, la corretta alimentazione e della sostenibilità ambientale.

Le promotrici dell’iniziativa sono state Maria Carmela Cirafici (Altavilla Milicia), Rosalia Orobello (Bagheria), Mariapia Rivaldo (Caccamo), Susanna Liga (Casteldaccia), Floreana Liberto (Cefalù), Enza Farinella (Gangi), Pina Garofalo (Palermo Felicissima), Carmela Sapuppo (Palermo Mondello), Maria Oriana Di Trapani (Partinico), Lucia Sammarco (Petralie e Madonie), Natalia Barbagallo (Termini Imerese) e Stefania Drago (Villabate).

Il convegno si inserisce nell’ambito del tema nazionale FIDAPA 2023-2025: “La Cultura del Rispetto, delle Regole e della Dignità della Persona, condizione indispensabile per una sana convivenza e per una società migliore”.

Dopo i ringraziamenti di Lucia Sanmarco e i saluti istituzionali di Letizia Bonanno, Presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Sicilia, e di Serenella Calascibetta, Presidente FIDAPA BPW Italy sezione di Petralie Madonie, ha preso la parola il vice sindaco di Petralia Soprana, Pietro Puleo, che ha fatto gli onori di casa ringraziando gli organizzatori che hanno scelto Petralia Soprana per questo importante appuntamento. A seguire, l’evento è entrato nel vivo con l’intervento di Ina di Figlia, Vice Presidente FIDAPA Distretto Sicilia, che ha illustrato il progetto nazionale dell’associazione. Successivamente, il dott. Fabio Torre, consulente dell’Ente Parco Madonie, ha trattato il tema “Madonie Unesco Global Geopark catalizzatore dello sviluppo sostenibile delle risorse territoriali”, evidenziando l’importanza della valorizzazione del territorio in un’ottica di sostenibilità. Un altro contributo significativo è stato offerto dall’avvocata Daniela Fiandaca, Presidente SRR Palermo Provincia Est, che ha parlato del “Riciclo dei rifiuti quale strumento di sostenibilità ambientale”, sottolineando il ruolo delle buone pratiche nella gestione dei rifiuti per il benessere dell’ambiente.

Infine, la scrittrice Santa Franco ha proposto una riflessione sul concetto di “Rispetto”, interpretato in una prospettiva inclusiva e solidale, per ribadire il valore fondamentale di una società basata sulla condivisione e sull’attenzione verso il prossimo.

L’incontro di Petralia Soprana ha segnato la conclusione di un ciclo di eventi e progetti che le Vice Presidenti FIDAPA hanno promosso nei vari comuni della provincia di Palermo. Attraverso il coinvolgimento degli studenti, questi appuntamenti hanno contribuito ad approfondire il tema nazionale dell’associazione, sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza del rispetto delle persone e dell’ambiente.

Termini Imerese, Lega Filo d’Oro cerca 6 giovani da inserire in due progetti di servizio civile

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La Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS ha ufficialmente aperto le iscrizioni per il Servizio Civile Universale 2025, offrendo a 40 giovani l’opportunità di impegnarsi in due progetti “Insieme verso l’autonomia” e “Un mondo tutto da scoprire”, che si svolgeranno nelle Sedi della Fondazione in 10 regioni italiane. L’iniziativa mira a supportare le persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale, aiutandole a superare l’isolamento e le difficoltà comunicative derivanti dalla loro disabilità complessa.

Anche per il 2025 l’iniziativa è proposta in sinergia con Fondazione Don Carlo Gnocchi, Fondazione Sacra Famiglia, Fatebenefratelli, Associazione La–Fra, Fondazione Villa Mirabello ed Endo-FAP (Don Orione), offrendo ai volontari un percorso formativo di grande valore umano e sociale.

Con il decreto n° 163/2025, il termine di presentazione delle domande per il Servizio Civile Universale è prorogato al 27 febbraio 2025, entro le ore 14,00.

In Sicilia sono disponibili sei posti complessivi: 4 presso il Centro Sanitario di Riabilitazione Residenziale di Termini Imerese e due da inserire presso il Servizio Territoriale annesso al Centro. I giovani, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, potranno candidarsi per vivere un’importante opportunità di crescita personale e professionale. I volontari contribuiranno attivamente a migliorare la qualità della vita delle persone assistite, acquisendo nuove competenze e facendo esperienza diretta di solidarietà e inclusione sociale. Per candidarsi, è necessario essere in possesso di un diploma di scuola media superiore e della patente di guida di tipo B. Le domande possono essere inviate tramite il portale ufficiale del Servizio Civile al link https://domandaonline.serviziocivile.it

I volontari saranno impegnati nelle attività educative, occupazionali, socio-ricreative e quotidiane, in stretta collaborazione con gli operatori della Fondazione, diventando parte attiva nel miglioramento della qualità della vita delle persone assistite.

“Partecipare al Servizio Civile presso la Lega del Filo d’Oro rappresenta per i ragazzi e le ragazze un’opportunità unica per sviluppare nuove competenze e intraprendere un percorso di crescita personale e umana – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – I giovani volontari, grazie a un percorso formativo strutturato e condotto dal personale dell’Ente, avranno l’occasione di contribuire attivamente a migliorare la qualità della vita delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale. Un’esperienza che non solo li arricchirà profondamente, ma che potrà anche rappresentare un esempio concreto di coesione sociale, capace di abbattere le barriere dell’isolamento e di creare relazioni autentiche”.

Il progetto “Insieme verso l’autonomia” prevede quattro posti disponibili presso il Centro Sanitario di Riabilitazione Residenziale di Termini Imerese. Gli operatori volontari supporteranno il personale e i volontari dell’Ente promuovendo il benessere psicofisico degli ospiti dei Centri Residenziali attraverso il potenziamento delle attività che favoriscono una maggiore autonomia (attività educative per la gestione della quotidianità e attività di laboratorio), socializzazione (attività ludiche e uscite) e benessere (attività di fitness).

Anche per il progetto “Un mondo tutto da scoprire” sono disponibili due posti presso il Servizio Territoriale annesso al Centro Sanitario di Riabilitazione Residenziale di Termini Imerese. Il ruolo degli operatori volontari consisterà, in particolare, nel supportare il personale e i volontari dell’Ente nell’organizzazione, realizzazione e potenziamento di tutte quelle attività che favoriscono la partecipazione alla vita sociale delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale, che vivono da sole o con la propria famiglia, per migliorare la loro condizione di vita (uscite socio-ricreative, soggiorni vacanza, laboratori occupazionali e supporto individuale a domicilio). Gli operatori volontari affiancheranno gli utenti nelle attività previste per sostenere la loro autonomia, la partecipazione alle attività proposte durante la giornata e li accompagneranno nei vari spostamenti, facilitando la comunicazione e l’accesso ai servizi e alle informazioni, la conoscenza e la relazione con l’ambiente.

Il Servizio Civile ha una durata pari a 12 mesi con un impegno previsto di 25 ore settimanali. I volontari selezionati riceveranno un assegno mensile di 507,30 euro. Con la partecipazione a questa esperienza si può beneficiare di un percorso di orientamento al mondo del lavoro con possibilità di valorizzare il proprio curriculum e acquisire il diritto a dei posti riservati nei concorsi pubblici, pari al 15% nelle assunzioni di personale non dirigenziale.

Per maggiori informazioni su come effettuare il Servizio Civile presso la Lega del Filo d’Oro è possibile consultare la sezione dedicata sul sito https://www.legadelfilodoro.it/it/partecipa/servizio-civile o contattare direttamente il settore Attività Istituzionali e Volontariato della Lega del Filo d’Oro, ai numeri 071 7245302 – 071 7245304, oppure all’indirizzo e-mail [email protected]. 

Oggi la Lega del Filo d’Oro è presente in undici regioni e segue oltre 1250 utenti provenienti da tutta Italia svolgendo le sue attività di assistenza, educazione e riabilitazione delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale nei Centri e Servizi Territoriali di Osimo (AN), Sede principale dell’Ente, Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA) e Termini Imerese e nelle Sedi Territoriali di Novara, Padova, Pisa, Roma, San Benedetto dei Marsi (AQ) e Napoli. Per maggiori informazioni visita: www.legadelfilodoro.it.

Termini Imerese, scelte le damigelle del Carnevale

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Presso il locale MeNeFod di Termini Imerese, si è svolta la selezione delle damigelle che accompagneranno i celebri Nanni nelle giornate del Carnevale termitano. L’evento, organizzato da Viviana Raja e dal suo comitato, ha visto la partecipazione di numerose aspiranti, sottoposte a una selezione basata su giochi goliardici per testarne la simpatia e lo spirito carnevalesco.
Viviana Raja, una delle proprietarie delle tradizionali maschere di “U Nannu ca Nanna” quest’anno è tornata a curare il cerimoniale dei Nanni, ripristinando la tradizione legata al suo mandato, che prevede la selezione pubblica di damigelle per accompagnare le maschere simbolo del Carnevale termitano.
Alla giuria hanno preso parte, oltre alle ragazze del comitato, Viviana Raja e il Sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova. Durante l’evento, hanno portato il loro saluto l’On. Luigi Sunseri e Nando Cimino, noto al pubblico come il celebre “Notaio MenzaPinna” che da anni scrive e legge a conclusione della sfilata del martedì grasso, il testamento del Nanno.
Le damigelle selezionate per il Carnevale 2025 sono Carol Bacino, nata il 21 aprile 2005, Chiara Vittorino, nata il 18 luglio 2009, Evelyn Bellavia, nata il 21 ottobre 2004, Emanuela Cilfone, nata il 15 gennaio 2002, Rebecca Rio, nata l’8 settembre 2005, e Giulia Bartolomeo, nata il 25 ottobre 2005.
Le damigelle si alterneranno a gruppi di due e accompagneranno i “Nanni” nelle tradizionali celebrazioni del Carnevale di Termini Imerese, contribuendo a mantenere viva una delle tradizioni più sentite della città. Un calendario molto ricco di eventi, che prevede incontri nelle scuole, nei centri anziani e nelle feste, oltre alla partecipazione nelle sfilate programmate nei giorni 23 marzo a Termini alta, 2 febbraio a Termini bassa, per chiudere come di consueto il 4 febbraio a Termini alta.

Collesano, torna il Carnevale con la 40ª edizione del concorso Peppe Nnappa

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Collesano si prepara a vivere uno degli eventi più attesi dell’anno: il Carnevale, una celebrazione di allegria e tradizione che affonda le sue radici nella cultura popolare del borgo. Un appuntamento imperdibile, in cui colori, suoni, maschere e sale da ballo raccontano la ricchezza di un patrimonio culturale che continua a evolversi, unendo passato e presente in un vibrante abbraccio di emozioni e innovazione. L’evento, organizzato dal Comune di Collesano con il patrocinio dell’Assessorato del turismo dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana, quest’anno assume un significato ancora più speciale con la 40ª edizione del concorso Peppe ‘Nnappa, che premierà le migliori maschere e le migliori sale da ballo; tra le novità, il Premio Iachetta, il premio della Pro Loco e due concorsi online. Il regolamento completo è disponibile al seguente link

https://www.comune.collesano.pa.it/index.php/comune-informa/avvisi/1376-carnevale-2025-40-edizione-concorso-peppe-nnappa.

Dal 22 febbraio al 4 marzo, il paese si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto, con un programma ricco di musica, spettacoli e ospiti d’eccezione, senza dimenticare le sale da ballo, allestite ad ogni angolo, in un contesto che da generazioni celebra l’arte popolare e la convivialità.

Il programma del Carnevale 2025

Si parte sabato 22 febbraio con una serata all’insegna della musica e del divertimento in Piazza Quattro Cannoli, dove alle 22.00 prenderà il via Aspettando il Carnevale, un evento che farà scatenare il pubblico sulle note delle hit più amate.

Due le sfilate previste; la prima domenica 23 febbraio, “Sfilando con Peppe Nnappa”, a partire dalle 18.00: un’esplosione di colori e maschere animerà le strade di Collesano con una sfilata itinerante che vedrà protagonista la storica maschera del Carnevale locale; la seconda, domenica 2 marzo alle 18.00, “La Magica Sfilata di Peppe Nnappa”, con la partecipazione di alunni e insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Collesano.

Giovedì 27 febbraio, largo alla tradizione con la serata Balliamo il Liscio! A partire dalle 21.00, in Piazza Zubbio, i ballerini si sfideranno in una attesissima gara sulle note di G. Amato.

Da sabato 1 a martedì 4 marzo, poi, il gran finale: il lungo week end di Carnevale vedrà entrare nel vivo il Concorso Peppe Nnappa (lunedì migliore sala e martedì migliori maschere) e avvicendarsi tanti eventi musicali, da Piazza Zubbio a Piazza Quattro Cannoli, con la partecipazione di dj dello Zoo di 105.

Infine, l’attesissima premiazione si terrà alle 4.30, nella cornice di Piazza Zubbio.

Il Carnevale di Collesano è molto più di un semplice evento: è un’espressione di identità e cultura che coinvolge l’intera comunità. La maschera di Peppe Nnappa, con la sua ironia e il suo spirito irriverente, continua a essere il simbolo di questa festa, che da quaranta edizioni celebra la creatività, l’arte e la passione per il divertimento.

Più di una settimana di festa, musica e spettacoli per grandi e piccini: il Carnevale di Collesano 2025 vi aspetta dal 25 febbraio al 4 marzo per un’edizione indimenticabile!

Maggiori informazioni: Facebook Carnevale Collesano https://www.facebook.com/carnevalecollesano2020

Instagram Carnevale Collesano https://www.instagram.com/carnevalecollesano/

Sito internet e canali social del Comune di Collesano

Programma completo

SABATO 22 FEBBRAIO

h 22.00 | Piazza Quattro Cannoli

Aspettando il Carnevale con BIG REUNION

DOMENICA 23 FEBBRAIO

h 18.00 | itinerante

SFILANDO CON PEPPE NNAPPA

GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO

h 21.00 | Piazza Zubbio

BALLIAMO IL LISCIO

Gara di liscio con G. Amato

SABATO 1 MARZO

h 21.00 | Piazza Mazzini Radio One Live

h 22.00 | Piazza Quattro Cannoli

Tutti in pista sotto il Tendone

Special Guest FABIO ALISEI ZOO DI 105

DOMENICA 2 MARZO

h 18.00 | Piazza Mazzini

LA MAGICA SFILATA DI PEPPE NAPPA

Bimbi in Maschera

h 21.00 | Piazza Mazzini Radio One Live

h 21.30 | COOLSOUND Street band itinerante

h 22.00 | Piazza Quattro Cannoli

Tutti in pista sotto il Tendone

Special Guest PAOLO NOISE ZOO DI 105

LUNEDÌ 3 MARZO

h 22.00

CONCORSO MIGLIORE SALA

h 22.30 | Piazza Quattro Cannoli

Tutti in pista sotto il Tendone

CARNIVAL PARTY

MARTEDÌ 4 MARZO

h 21.00 | Piazza Zubbio

CONCORSO PEPPE NNAPPA

h 21.00 | Piazza Mazzini Radio One Live

h 22.00 | Piazza Quattro Cannoli

Tutti in pista sotto il Tendone

Special Guest DJ COMOLLO ZOO DI 105

BIGREUNION

h 4.30 | Piazzetta Zubbio

Premiazione

Ansia per Papa Francesco, ha avuto una crisi respiratoria questa mattina e bisogno di una trasfusione

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Dal Policlinico Gemelli di Roma non arrivano buone notizie.

La Sala Stampa della Santa Sede ha diramato il bollettino serale in merito alle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato in ospedale dal 14 febbraio scorso, a seguito della polmonite bilaterale che lo ha colpito.

“Le condizioni del Santo Padre – si legge nella nota della sala stampa vaticana – continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo. Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”.

Nel pomeriggio di ieri, 21 febbraio 2025, il professore Alfieri direttore del dipartimento medico chirurgico del Policlinico e responsabile dell’equipe del Gemelli, e il dottor Luigi Carbone, vicedirettore della Direzione Sanità e Igiene dello Stato Città del Vaticano e medico referente del Papa, hanno illustrato il quadro generale in merito alla salute del Pontefice.

“Il Papa – ha detto Alfieri, fugando anche qualsiasi fake news – è stato curato per una forma infettiva, per una dispnea a casa come qualsiasi paziente di 88 anni che inizialmente in questo periodo ha un’influenza. Quando diciamo che il Papa è fragile, allo stesso tempo diciamo che è un paziente fortissimo. È seguito molto bene”.

Fermo l’acquedotto Presidiana: disservizi nell’erogazione idrica da Cefalù a Termini Imerese

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Al fine di consentire i lavori di riparazione di una copiosa perdita attivatasi nel territorio comunale di Cefalù, l’AMAP informa che, dovrà porre fuori esercizio, dalla mattina di venerdì 21 febbraio, l’Acquedotto Presidiana nel tratto da Cefalù (contrada Torretonda) fino al Comune di Termini Imerese (zona industriale).

I disservizi nell’erogazione idrica interesseranno la Contrade Torretonda del Comune di Cefalù, le utenze esterne del Comune di Campofelice di Roccella e la zona industriale del Comune di Termini Imerese, nonché alle utenze del Canale Scillato ricadenti nel Comune di Termini Imerese, dalla botola 35 alla botola 64.

I lavori si protrarranno, verosimilmente, fino alla stessa serata di venerdì 21 febbraio, salvo imprevisti. L’erogazione idrica sarà ripristinata, tempestivamente, a lavori ultimati e si normalizzerà nelle 24 ore successive.

A seguito della riattivazione dell’adduttore, che sarà operata a lavori ultimati, si potranno verificare, in via transitoria, lievi incrementi delle torbidità delle acque che tenderanno a normalizzarsi rapidamente.