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In Sicilia elezioni amministrative il 25 e 26 maggio: nel Comprensorio si vota a Montemaggiore

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Sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio in nove Comuni siciliani. Lo stabilisce un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Andrea Messina.

A essere coinvolti dal voto saranno i seguenti Comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito (nel nostro Comprensorio Termini Imerese, Cefalù, Madonie) e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, dove intanto sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.

Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato dal Consiglio dei ministri.

Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.

Trabia, Comunità MASCI collabora per vendita delle uova pasquali dell’AIL

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La Comunità MASCI di Trabia, per il terzo anno consecutivo, nell’ambito della campagna nazionale della raccolta fondi per l’AIL, ha collaborato per la vendita delle uova pasquali e per la divulgazione della  mission AIL.

Le diverse azioni promozionali, espletate nel weekend a scuola, nel corso principale del paese e nel “porta a porta” , hanno portato ad un incasso totale di € 3.500 , delle quali € 900 direttamente procacciate dal MASCI che ha, fra l’altro, venduto 60 uova , con postazione in apposito gazebo AIL/MASCI.

Un grande risultato per  una “piazza” di un paese di nove mila abitanti. La referente locale AIL, Mariella Clemente, ed A.S. della comunità MASCI, a fine “operazione” ha espresso una valutazione più che positiva sia del risultato della raccolta fondi e sia per le ricadute di divulgazione della Mission dell’AIL.

Dopo la verifica, la Comunità si è raccolta in preghiera ricordando due dei suoi ex componenti, Rosaria e Michelangelo, deceduti di recente proprio per causa della leucemia. La Comunità MASCI sarà di nuovo in piazza a Natale per un’ altra operazione pro AIL.

Arriva il Marchio di Qualità ambientale del Parco delle Madonie a Geraci Siculo 

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Arriva il Marchio di Qualità ambientale a Geraci Siculo, per un’altra struttura turistico-ricettiva nel Parco delle Madonie. Si tratta di “Donna vi” che ottiene il duplice marchio MQA(Marchio Qualità Ambientale) e MQAT (Marchio Qualità Ambientale e Tipicità) che garantisce il servizio, i prodotti e le pietanze offerte.
Al termine della relativa istruttoria e dei sopralluoghi, la struttura può fregiarsi della targa in ceramica che certifica l’adozione di Buone pratiche rivolte al rispetto della sostenibilità.
Il riconoscimento del Marchio di Qualità rappresenta un modello di certificazione ambientale sia delle strutture ricettive, come in questo caso, che di ristorazione presenti sul territorio ed è finalizzato a qualificare l’offerta turistico – ricettiva ed eno-gastronomica degli operatori del territorio del parco. Il Marchio rappresenta un impegno a rispettare l’ambiente che, parallelamente, diventa efficace strumento di promozione del territorio.
“Siamo orgogliosi di queste nuove realtà, create da imprenditori madoniti, che vanno ad arricchire il sistema ricettivo e turistico delle Madonie di ulteriori strutture condotte nel rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato alla cerimonia di consegna delle targhe, il Commissario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone accompagnato dal dirigente della Unità Operativa 3 Fruizione e Valorizzazione, Peppuccio Bonomo.
Informazioni circa le modalità di adesione ai suddetti marchi sono disponibili al seguente indirizzo internet: https://www.parcodellemadonie.it/marchio-di-qualita-ambientale/

Dottore, sono matto? Il problema della diagnosi in psichiatria

La psichiatria è una branca della medicina. In questo non differisce affatto da altre specializzazioni mediche. Considerarla una specialità ‘diversa’ è solo stato il prodotto di un pregiudizio sociale che ha imperversato per decenni. Resta il fatto che, per un certo numero di persone, andare dallo psichiatra non solo non è una esperienza piacevole, ma anche inquietante. Non è meglio evitare, se possibile, questa esperienza? E perché andare dallo psichiatra fa spesso tanta paura? Non certo perché lo psichiatra debba essere necessariamente come il dottor Hannibal Lecter, lo psichiatra cannibale di “Il silenzio degli innocenti”, o una specie di dottor Jeckill in grado repentinamente di trasformarsi in mister Hyde. Il problema è diverso: andare dallo psichiatra implica assai spesso fantasie legate alla malattia mentale, ai propri vissuti, al proprio malessere che riguarda la mente e le sue attività e le sue funzioni. E la mente non è un ‘organo’: non è la stessa cosa avere una colica renale o un attacco di panico. La colica renale è circoscrivibile, distinguibile, identificabile all’interno dei confini del corpo. Un attacco di panico, una crisi di ansia, una depressione superano questi limiti, li travalicano e dilagano nell’esistenza individuale, senza che sembrino più circoscrivibili. Lo psichiatra è quello che può capire perché e come questo avviene, ma nel farlo ci dice delle cose che possono anche turbarci, può suscitare nei più reconditi recessi della nostra mente, mettere a nudo le nostre angosce più profonde e più antiche. Questo è almeno quello che assai spesso appartiene all’immaginario individuale.

In realtà, lo psichiatra è un medico come tanti altri, e la visita psichiatrica non si differenzia poi molto da qualunque altra visita medica, con l’eccezione di quella che in medicina viene definita ‘semeiotica’. Semeiotica significa studio dei segni della malattia, per individuare i quali gli altri medici utilizzano strategie particolari: l’osservazione, la palpazione, l’auscultazione, e via dicendo. Ma la mente non può essere ‘visitata’ con gli stessi metodi e gli stessi strumenti. Non possiamo appoggiare lo stetoscopio sulle nostre ansie. Sono necessari metodi diversi. E il metodo prioritario è il colloquio. E’ da quello che dice il paziente, oltre che dall’osservazione del suo comportamento, che lo psichiatra trae gli elementi per la diagnosi. E questo colloquio verterà sui sintomi, su quello che il paziente pensa, sui suoi vissuti, sulle sue idee, su ciò che fa, su quello che progetta, sulle sue relazioni sociali, sulla sua vita affettiva, sulla sua vita professionale. Lo scopo di un colloquio tanto dettagliato è quello di avere una immagine il più precisa possibile della vita del paziente, dei suoi sintomi e del modo in cui questi interagiscono con la sua esistenza.

Come fa lo psichiatra a diagnosticare una malattia? In base a cosa lo psichiatra capisce che una persona è malata, e come stabilisce di che malattia si tratti?

Infatti, come per le malattie organiche, anche per i disturbi psicologici esistono diagnosi, esiste quella che si chiama una nosografia (dal greco, “descrizione della malattia” ). E’ in base a questa diagnosi che si può prescrivere la terapia più opportuna.

Prima di arrivare alla diagnosi però occorre decidere se è il caso di diagnosticare qualcosa. E questa è la prima funzione della visita psichiatrica. La chiameremo la funzione di filtro.

Il paziente che va dallo psichiatra appartiene a tre categorie: la prima è quella dei malati ‘veri’, persone, cioè, che presentano una patologia mentale più o meno grave, che altera in maniera sensibile il comportamento di quel paziente, e la sua capacità di entrare in relazione con gli altri e col mondo. La seconda categoria è composta da pazienti che hanno problemi di ordine psicologico e di comportamento, ma più afferenti alla sfera esistenziale o psicologica. Poi c’è la terza categoria di paziente, che è quella che si rivolge allo psichiatra perchè ha il sospetto che ci sia qualcosa che non va. Ed è proprio con questa terza categoria di pazienti che si deve mettere in atto quella funzione di ‘filtro’ alla quale ci riferivamo. Lo psichiatra, cioè, deve distinguere se quello del paziente è un vero problema o non lo è, se il comportamento che il paziente reputa difettuale è davvero conseguenza di patologia, o semplicemente una espressione di disagio che non implica affatto un trattamento. Molte persone si recano dallo psichiatra, in fondo, per essere rassicurate sul fatto che non stiano “dando fuori di matto”, che ciò che pensano o ciò che vivono sia normale e non patologico. E’ arduo definire se un comportamento sia normale o non lo sia. E, poiché non esiste un ‘prontuario’ dei comportamenti normali, si tratta anche di un lavoro che implica un grosso impegno da parte dello psichiatra. Ma la funzione di filtro si espleta anche negli altri casi: una persona che ha un disagio psichico, di qualunque gravità, mette in atto una serie di comportamenti complessi e articolati, come quelli di persone ‘normali’. E’ chiaro che diventa allora spesso importante indirizzare ed orientare il paziente, aiutandolo a distinguere tra comportamenti che sono assolutamente normali, e comportamenti che sono frutto del suo stesso disagio. La funzione di filtro si esprime anche in maniera opposta, comunque: per esempio identificando comportamenti che sono patologici o disturbati, mentre vengono considerati assolutamente normali dal paziente, dalla sua famiglia, o dal medico generico, e che in realtà nascondono un disagio talvolta anche grave. Insomma, la prima funzione dello psichiatra è quella di catalogare in qualche modo le informazioni che vengono fornite dal paziente, per stabilire dove passi il confine tra normalità e patologia. Talvolta il colloquio psichiatrico si esaurisce tutto in questa funzione. Se si intravede invece un qualche problema patologico, si passa al secondo momento della visita psichiatrica: la diagnosi.

Dal punto di vista diagnostico la psichiatria è stata per tanto tempo una scienza immaginifica. Per decenni, i disturbi mentali o del comportamento sono stati classificati nei modi più fantasiosi, con espliciti riferimenti a disfunzioni disturbi cerebrali, a problemi neurologici, o semplicemente con vere e proprie ‘invenzioni’ linguistiche. Il risultato di questa nomenclatura ridondante è stato che, ad un certo punto, non ci si capiva più niente: ognuno utilizzava le proprie classificazioni, faceva diagnosi in base a questa o quella scuola, e più ci si allontanava geograficamente più le diagnosi si diversificavano.

La soluzione a questo problema fu trovata originariamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che propose un sistema standardizzato di catalogazione di tutte le malattie, e quindi anche di quelle psichiatriche. Questo sistema classificatore, detto ICD (International Classification of Diseases, Classificazione Internazionale delle Malattie), a poco a poco divenne un primo punto di riferimento, ma la grande svolta in questo campo si ebbe quando l’American Psychiatric Association, l’associazione professionale degli psichiatri americani, varò il progetto di un sistema interno di classificazione psichiatrica fondato su una valutazione detta ‘multiassiale’. Questo sistema, diagnostico e statistico, prendeva in considerazione le varie forme di disturbo psichico in base ai sintomi prevalenti, alla loro durata, alla compromissione della funzionalità sociale, e, insomma, ad una serie di parametri per così dire obiettivi, empirici, subito rilevabili. Il nuovo sistema di riferimento venne chiamato DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) e rappresentò un tentativo, abbastanza audace e complesso, di creare un ‘vocabolario’ comune a tutti gli psichiatri moderni, a qualunque nazione appartenessero e qualunque formazione avessero avuto. Nel corso degli anni il DSM divenne un sistema diagnostico di riferimento sempre più diffuso, favorendo non solo la diagnosi clinica standardizzata, ma anche la circolazione delle notizie scientifiche, sulle quali finalmente si cominciava ad intendersi: la schizofrenia diagnosticata dagli americani, diventava sempre più simile alla schizofrenia diagnosticata dagli europei o dai cinesi. Ci si cominciava a capire. Del DSM sono state fatte diverse edizioni, (attualmente siamo alla quinta, riveduta). Il numero dell’edizione è importante in quanto da una edizione all’altra cambiano parametri, definizioni e classificazioni, per cui quando si cita il DSM, si cita anche l’edizione.

Tutto questo ha reso la diagnosi psichiatrica standardizzata, condivisa e sintetica: Oggi lo psichiatra ha pertanto la possibilità di fare una diagnosi clinica molto precisa e chiara, in base all’esame dei segni e dei sintomi.

La diagnosi psichiatrica può anche utilizzare altri strumenti, a parte quelli fondati sull’osservazione. Per esempio può prevedere esami del sangue particolari. Questo perché esistono delle condizioni assolutamente non psichiatriche che provocano disordini psichiatrici: la mancanza di ferro nel sangue può produrre una sindrome depressiva, l’iper funzionalità della tiroide può provocare un quadro di agitazione ansiosa, la carenza di calcio si può tradurre in una serie di disturbi dell’umore, anche piuttosto rilevanti. Allora, qualora lo psichiatra lo reputi opportuno, può prescrivere esami specifici, che tendano a valutare se c’è qualcosa di somatico che possa provocare il disturbo che viene riferito. Inoltre esistono diversi strumenti diagnostici per immagini (dalla Tomografia Assiale Computerizzata (TAC), alla Risonanza Magnetica Nucleare (RNM), alla Tomografia ad Emissione di Positroni (PEC), che possono essere utilizzati se lo psichiatra ne ravvisa la necessità. Inoltre la visita psichiatrica può essere accompagnata da una visita neurologica, nei casi in cui questo è necessario. Ci sono malattie neurologiche (che riguardano quindi i nervi e il cervello, e non la mente e le sue funzioni) che possono produrre comportamenti anomali o bizzarri, quadri di ansia, depressione, angoscia. Allora, anche la visita neurologica può essere aggiunta alla visita psichiatrica, per valutare, anche con l’uso di altri esami strumentali specifici, se il sintomo presentato dal paziente è di pertinenza strettamente psichiatrica, o necessita di altre cure e di altri specialisti, quando si sospetta che quel dato quadro clinico non sia motivato da un cattivo funzionamento della mente, quanto da un cattivo funzionamento del corpo che si ripercuote sul comportamento.

Molta acqua è passata sotto i ponti, insomma, da quando la responsabilità della diagnosi psichiatrica era fondata sul semplice parere soggettivo dello psichiatra. Parere che resta importante, come quello di qualunque medico nell’ambito clinico, ma che, ormai da tempo, può essere supportato da dati obiettivi, tutelando al tempo stesso la professionalità dello psichiatra e la salute del suo paziente.

Giovanni Iannuzzo

Termini Imerese, Roberto Tedesco insignito del “Peschereccio d’Oro 2025”

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Un riconoscimento all’eclettismo culturale e al contributo alla narrativa siciliana, promosso dal Gruppo Campisi. A Mazara del Vallo è stato conferito il prestigioso premio “Peschereccio d’Oro 2025” a Roberto Tedesco di Termini Imerese, nel contesto della XVII edizione del premio nazionale organizzato dal Gruppo Campisi. La giuria ha inteso premiare la poliedrica figura di Tedesco.

Laureato in architettura e pianificazione urbana presso l’Università di Palermo, e specializzato in tecniche urbanistiche alla Sapienza di Roma, Tedesco ha saputo coniugare la rigorosa formazione accademica con una fervida passione per la storia e la cultura locale. Autore di saggi storici di rilevante interesse, ha trasfuso la sua competenza in una narrativa di pregio.

Il romanzo “Falaride e la terra del mito”, edito da Spazio Cultura Edizioni, rappresenta un esempio emblematico della sua capacità di rielaborare il patrimonio storico in una narrazione avvincente, accolta con favore dalla critica e dal pubblico. La sua attività di giornalista pubblicista, con collaborazioni di prestigio e contributi culturali su testate regionali, testimonia ulteriormente la sua versatilità e la profonda conoscenza del territorio.

Salvina Cimino

Nasce il progetto “Gemma”: al via il monitoraggio alberi monumentali nel Parco delle Madonie

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E’ stata costituita nei giorni scorsi a Napoli l’Associazione Temporanea di Scopo  che si occuperà di un importante progetto finanziato dal PNRR di gestione e monitoraggio degli Alberi Monumentali attraverso sofisticate tecnologie aerospaziali.
Si chiama GEMMA, ed è l’acronimo di, – Gestione e Monitoraggio degli Alberi Monumentali attraverso Tecnologie Aerospaziali – un progetto innovativo che integra osservazione satellitare, droni, sensori ambientali e rilievi da terra per garantire la tutela attiva del nostro patrimonio arboreo più antico e prezioso.
Il progetto, della durata di 14 mesi, nasce per rispondere alle esigenze di aggiornamento e monitoraggio previste dalla Legge 10/2013 sugli alberi monumentali, offrendo un sistema integrato capace di raccogliere dati in tempo reale sullo stato vegetativo, fitosanitario e ambientale degli alberi, anche alla luce dei cambiamenti climatici in corso.
Attraverso una piattaforma WebGIS interattiva, ogni albero verrà geolocalizzato e dotato di un vero e proprio “gemello digitale” in 3D, ottenuto tramite rilievi lidar da drone o rover. Il sistema permetterà non solo la gestione tecnica e scientifica dei dati, ma anche la fruizione pubblica, con la creazione di un vero e proprio “museo virtuale” degli alberi monumentali.
Il progetto coinvolge aree pilota di grande valore naturalistico e paesaggistico, come il Parco delle Madonie in Sicilia, il Comune di Napoli e il Parco di Villa d’Ayala Valva in Campania, con decine di esemplari unici per età, dimensioni e importanza storica.
Il progetto “GEMMA” è promosso da un partenariato di eccellenza che unisce imprese innovative e competenze accademiche: Ariespace srl, capofila e spin-off dell’Università di Napoli Federico II, Euro.Soft, specializzata in applicazioni spaziali e ICT, Latitudo 40, startup attiva nell’analisi satellitare con intelligenza artificiale, Università degli Studi di Palermo – Dipartimento SAAF, Ente Parco delle Madonie.
“GEMMA – spiega il commissario dell’Ente Parco Caltagirone – rappresenta un modello replicabile per la tutela del patrimonio naturale, in grado di coniugare sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del territorio. Una grande opportunità di studio e di monitoraggio per la salvaguardia dei nostri alberi monumentali in relazione ai continui cambiamenti climatici e in ossequio ai principi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.

Isnello: alla festa delle verdure il cabarettista Stefano Piazza

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Al via domani, sabato 5 aprile, la Festa delle Verdure di Isnello, con una giornata ricca: la raccolta in campo del mattino, la tradizionale tavola rotonda del pomeriggio, a partire dalle 17.30 presso l’Auditorium del Centro Sociale e, subito a seguire, lungo il centro storico, stand per le degustazioni a cura delle associazioni e delle realtà commerciali locali e in Piazza Mazzini uno show-cooking a cura della Chef Antonella Di Garbo dell’agriturismo Bergi.

La serata sarà allietata dalla comicità del noto comico Stefano Piazza con uno spettacolo di musica e cabaret “Trappola per siculi”, sempre in Piazza Mazzini, alle 21.00.

Per domenica è previsto lo Show-cooking a cura di Slow Food e della Proloco con la partecipazione degli studenti e degli Chef dell’ I.S. Mandralisca e con la partecipazione dello Chef Gesualdo Faulisi del Ristorante Alter Ego di Caltavuturo e degli Chef di Isnello Giuseppe Capuana del Ristorante La Brace e Salvatore Di Martino del Ristorante Smeraldo. Sarà, inoltre, possibile degustare le ricette a base di verdure curati dalla Proloco e tante altre specialità curate da G.O. Isnello, Fratelli Alberti, Bar delle Querce, Macelleria Gervasi, Bar Pink Panther.

Presenti nella Fiera del Gusto i produttori della Condotta Slow Food Madonie e per le degustazioni anche Brass Sicula, i biscotti Tumminello e i tartufi di Isnello.

Tanta animazione con i balli folk del Circolo Terrazzani, le atmosfere medievali e i giochi di fuoco della Compagnia Batarnù e tanta musica con la marching band dei Dixie Kings.

L’intera manifestazione, organizzata dal Comune di Isnello e dalla Proloco di Isnello, con il sostegno dell’Università degli Studi di Palermo e della Condotta Slow food, è patrocinata dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca – Dipartimento Regionale dell’Agricoltura e dall’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.

Cefalù, lavori al passaggio a livello “Gallizza”: scuole chiuse lunedì 

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A seguito dei lavori sulla linea ferroviaria Palermo-Messina e in particolare all’altezza del passaggio a livello “Gallizza” di Cefalù, programmati da Rete Ferroviaria Italiana, l’amministrazione comunale ha attivato uno specifico piano traffico con divieti validi dal 5 all’8 aprile.

Per ridurre al minimo gli inevitabili disagi legati alla chiusura di uno degli accessi al centro abitato lungo la Statale 113, il sindaco ha anche firmato un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, nella giornata di lunedì 7 aprile.

Il provvedimento si è reso necessario anche per assicurare maggiore fluidità veicolare da e verso l’ospedale, in modo da facilitare eventuali situazioni d’emergenza.

Le modifiche al traffico sono oggetto di un’apposita ordinanza di Polizia municipale, valida dalle ore 22 del 5 aprile e sino alle ore 6 dell’8 aprile, che prevede la chiusura la traffico in prossimità del passaggio a livello di via Gallizza.

Non sarà possibile transitare lungo l’asse di via Roma, in ingresso e in uscita dalla Gallizza. La viabilità alternativa avverrà lungo l’arteria della circonvallazione. Il traffico sarà regolato dalla presenza dei movieri e di personale addetto.

“La chiusura al traffico, dovuta a indifferibili e urgenti lavori sulla rete ferroviaria, comporteranno inevitabili disagi alla circolazione – dichiara il sindaco Daniele Tumminello – in quanto ci sarà una sola via d’accesso e uscita da e per il centro abitato sul lato Ovest. Si è ritenuto pertanto opportuno, dopo attenta valutazione con la Polizia municipale, di emettere per la sola giornata di lunedì 7 aprile una apposita ordinanza di chiusura delle scuole, al fine di alleggerire quanto più possibile il traffico veicolare legato alle attività scolastiche e mantenere quanto più fluida possibile la percorrenza dell’unica arteria, lungo la quale tra l’altro si accede all’ospedale”.

“30 libri in 30 giorni” ad Altavilla Milicia: presentazione libro, escursione e degustazione di verdure spontanee

Nell’ambito della Manifestazione “30 libri in 30 giorni” si presenta sabato 5 aprile 2025 presso la Riserva Naturale Pizzo Cane, Pizzo Trigna, Grotta Mazzamuto il libro, curato da diversi autori, dal titolo “Alla scoperta delle Verdure spontanee di Sicilia” Editrice Idimed – Officine grafiche Pezzino.  Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Giuseppe Virga e dell’Assessore alla cultura Biagio D’Ugo, è previsto l’intervento  di Francesca Rita Cerami, Presidente dell’Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia. Coordina Maria Nunzia Urso, Presidente di BCsicilia sede di Altavilla Milicia. Durante la mattinata i partecipanti saranno condotti in una escursione alla ricerca delle erbe selvatiche guidati da Santino Agnello, agronomo, esperto in erbe spontanee edule e officinali. Successivamente è prevista la degustazione di piatti preparati con verdure spontanee presso l’agriturismo Casi Javuti di Randino. Raduno dei partecipanti alle ore 8,30 al belvedere di Altavilla Milicia. Per informazioni: Whatsapp 388651584 – Facebook BCsicilia Altavilla Milicia. La manifestazione è promosso da  BCsicilia, dal Comune di  Altavilla Milicia e dall’ Idimed.

Cefalù, “Non ci può essere equità in un ambiente degradato”: conclusa l’undicesima edizione di Earth Day

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L’undicesima edizione di Earth Day Cefalù, si è svolta in una versione ridimensionata negli aspetti di intrattenimento e spettacolo per via della scomparsa di Papa Bergoglio il giorno precedente l’apertura della manifestazione, fissata per il 22 aprile, in concomitanza con la 55° Giornata Mondiale della Terra,

La manifestazione, patrocinata dal comune di Cefalù e curata dall’architetto Francesca Mancinelli, assessore alle politiche ambientali e transizione ecologica, è stata comunque corredata di un ricco calendario di eventi alcuni dei quali a lungo termine.

Come già in precedenti edizioni, il clou era rappresentato dalla liberazione delle tartarughe Caretta Caretta alle ore 12 del 22 aprile sull’arenile del lungomare Cristoforo Colombo, a cura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia A. Mirri, con la partecipazione della Associazioni Nuoto Zenit Cefalù, Piranha Surf School e WWF sezione Sicilia Nord Occidentale, ma anche questo appuntamento è saltato per le condizioni non favorevoli del mare. Si è invece regolarmente tenuto l’incontro di sabato 26 aprile con il prof. Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico, e con il  Presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi, intervistati nel teatro comunale Salvatore Cicero dalla giornalista Nadia La Malfa.

Tanti convegni, mostre, proiezioni, laboratori creativi ed esperienze a contatto con la natura imperniate sull’escursionismo nel territorio cefaludese, dalla Rocca, inclusa la sua Grotta Grande, promossa da BCsicilia di Cefalù, alla spiaggia di contrada Settefrati, al bosco di Guarneri, a Cozzo Rotondo e Cozzo Cicerata, si sono comunque succeduti con la partecipazione di personaggi del mondo della cultura e del mondo scientifico, mentre sono stati annullati i momenti di spettacolo ed intrattenimento e le degustazioni di prodotti previste presso il villaggio della terra.

Significative sono state l’attività di Pulizia straordinaria di un tratto di spiaggia del Lungomare, a cura degli studenti dell’I.I.S.S. Jacopo del Duca-Diego Bianca Amato e dell’I.I.S. Mandralisca di Cefalù, prevista il 24 aprile, e, domenica 27 aprile, la pulizia straordinaria del Porto di Presidiana, a cura di Plastic Free Cefalù.

Presente anche l’iniziativa “Adotta un cucciolo”, a cura delle associazioni ZampAmica e Code in attesa di Cefalù, sul lungomare Giardina il 26 e il 27 aprile.

“Earth Day è ormai un appuntamento molto atteso e seguito a Cefalù” ci dice l’assessore Mancinelli, “la sua organizzazione è molto complessa e coinvolge quasi tutti gli spazi cittadini e le persone delle istituzioni, ma è un impegno ripagato dalla grandissima partecipazione di pubblico e dalla attenzione che i vertici dell’organizzazione nazionale ed internazionale hanno rivolto, specie nelle ultime 4 edizioni al programma dell’evento realizzato a Cefalù, un fatto che ci sostiene e ci spinge ad andare avanti arricchendo sempre più la manifestazione anno dopo anni. L’amministrazione Comunale si unisce ovviamente al cordoglio del mondo intero per la scomparsa di papà Francesco che tanta attenzione prestava, né mancava di sottolineare con appelli e nelle sue encicliche, alla grande casa comune che è il nostro pianeta le cui problematiche non possono che interessare il cristiano spingendolo ad impegnarsi per contrastare le cause del degrado ambientale e della estinzione delle specie viventi”.

Una videoproiezione sulla facciata della casa comunale ha voluto rappresentare l’omaggio dell’amministrazione Comunale nei giorni della manifestazione e il saluto a Papa Bergoglio con una sua frase sul rapporto tra giustizia e salvaguardia dell’ambiente : “non ci può essere equità in un ambiente degradato” (Enciclica Laudato Sì. 2015).

Barbara De Gaetani