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Termini Imerese, Associazione 25 Aprile collocherà pietra d’inciampo davanti il Museo Civico

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L’associazione 25 Aprile Termini Imerese, nella ricorrenza degli 80 anni dalla liberazione dell’Italia dal Nazifascismo, vuole onorare la memoria dei Partigiani e Internati Militari termitani, che hanno contribuito alla nascita della Repubblica e alla recuperata democrazia, così come sancita dalla Costituzione Italiana.

Mercoledì 16 aprile, alle ore 11, si terrà una cerimonia alla presenza delle Istituzioni, delle scuole e delle Associazioni, nel corso della quale sarà collocata una pietra d’inciampo nella zona antistante l’ingresso del Museo Civico cittadino.

“La scelta del luogo – afferma il Presidente Umberto Gentile – vuole arricchire il senso della custodia della memoria, all’interno della quale trovano piena accoglienza la difesa dei valori di libertà, per i quali oltre 50 concittadini hanno preso parte alla lotta partigiana e rifiutato l’adesione alla repubblica di Salò e, per questo, internati nei campi di concentramento tedeschi. Molti di loro non sono più tornati; il loro sacrificio, per una causa nella quale hanno creduto fermamente, merita il nostro ricordo da tramandare alle nuove generazioni per la costruzione di un mondo migliore. Questo obiettivo che vogliamo cogliere, oggi più che mai. diventa pregiudiziale a fronte delle tante guerre  che seminano morte e distruzione nelle popolazioni inermi del pianeta”.

Bomba Day a Randazzo: i genieri dell’Esercito disinnescano due ordigni della Seconda Guerra Mondiale

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Nelle scorse settimane, diverse zone dell’abitato della città etnea sono state teatro del ritrovamento di due bombe d’aereo inesplose, risalenti al luglio-agosto del 1943, uno dei momenti cruciali della campagna di Sicilia. Si tratta di un ordigno americano G.P. AN-M57 e di uno britannico G.P. MK IV, entrambi del peso di 250 libbre (circa 113 kg), ciascuno contenente circa 57 kg di tritolo.

L’ordigno statunitense è stato rinvenuto lungo un sentiero in costruzione sulle balze dell’Alcantara, nei pressi della basilica di Santa Maria. Qui, la situazione risulta particolarmente critica: sebbene la bomba sia priva del congegno di attivazione nella parte posteriore, la spoletta anteriore è ancora armata, rendendo impossibile una rimozione in sicurezza. La posizione del ritrovamento lascia supporre che l’ordigno potesse avere come obiettivo il ponte sull’Alcantara, costruito circa sessant’anni prima. Tuttavia, il fallito bersaglio e la mancata  detonazione evitarono danni gravi alla vicina chiesa di Santa Maria. Va ricordato che i bombardamenti degli Alleati causarono ingenti danni all’intero abitato: nel quartiere di S. Maria, il palazzo dell’Opera dei Quatris, progettato da S. Ittar, fu completamente distrutto insieme agli edifici circostanti, mentre la chiesa subì il crollo parziale dell’abside e danni significativi al tetto. Durante gli incessanti bombardamenti, nonostante gli sforzi degli equipaggi statunitensi e britannici per evitare di colpire le chiese monumentali, il fatto che questa bomba non sia esplosa può essere interpretato come un autentico miracolo mariano.

Il secondo ordigno, di fabbricazione britannica, è stato, invece, rinvenuto all’interno di un vivaio, tra via Foscolo e via Torre. In questo caso, la bomba non è armata.

Oggi, sabato 12 aprile, gli artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito hanno condotto le operazioni di disinnesco e trasporto degli ordigni in una cava, situata nella periferia ovest, dove sono stati fatti brillare. Per garantire la massima sicurezza, è stata predisposta una camera di contenimento destinata al brillamento.

L’intervento includeva pure un imponente piano di protezione civile, coordinato dal prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, che ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) dalle ore 6 di sabato fino alla conclusione delle attività di brillamento. Alle operazioni del C.C.S. hanno partecipato uomini e mezzi del comune di Randazzo con la Commissione Straordinaria, le forze di polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, i militari del 4° Reggimento Guastatori di Palermo e dell’Aeroporto di Sigonella, l’ASP3 di Catania, la protezione civile regionale, la Croce Rossa e il 118.

La pianificazione delle operazioni è stata definita durante le riunioni di coordinamento in Prefettura dove è stato deciso di procedere al brillamento nella giornata di sabato, per minimizzare i disagi alla popolazione.

Sono state istituite due zone rosse: una con un raggio di 200 metri attorno al vivaio e l’altra di 334 metri attorno alla chiesa di Santa Maria. Quest’ultima si estende fino a oltre 1 km verso nord, includendo un’area non antropizzata che comprende il fiume Alcantara e la S.S. 116. In totale, si prevedeva l’evacuazione temporanea di circa 1300 residenti. Le vie di accesso alle zone rosse sono state interdette e appositamente cinturate, con un presidio interforze collocato ai varchi d’ingresso.

Durante le operazioni di disinnesco, all’interno della zona rossa sono rimaste chiuse: cimitero, uffici pubblici e privati, negozi e strutture ricettive, con inevitabili disagi anche per la circolazione veicolare. Per fornire supporto logistico e assistenza alla popolazione evacuata, la Commissione Straordinaria ha predisposto quattro aree di attesa (largo San Giuliano, piazza Municipio, piazza Tutti i Santi e piazza Loreto), un’area di accoglienza presso la palestra comunale e una zona di ammassamento in contrada Arena-Pignatuni, dove il C.C.S. coordinerà le operazioni presso i locali della Protezione Civile comunale, dotati di un’elisuperficie, ex centro direzionale Taormina-Etna.

In caso di necessità, l’assistenza agli operatori del 4° Reggimento Guastatori è garantita dal Corpo Militare della Croce Rossa, mentre quella alla popolazione sarà assicurata dall’ASP3 di Catania e dal servizio 118. La chiusura delle operazioni è prevista entro la mattinata di sabato.

Ogni anno, in Italia, vengono rinvenuti circa 60.000 ordigni bellici di varia natura, per lo più risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Sebbene gli artificieri dell’Esercito lavorino senza sosta per bonificare il territorio, molti ordigni inesplosi – dai proiettili d’artiglieria alle bombe d’aereo – continuano a rappresentare, anche dopo oltre 80 anni, un grave pericolo per la popolazione.

Gaetano Scarpignato

Gangi, si scaldano i tamburi: domenica torna la millenaria processione delle palme

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Domenica prossima (13 aprile) a Gangi si celebra la Domenica delle Palme, con la sua singolare processione. E’ una delle dieci manifestazioni sacre più importanti d’Italia a caratterizzarla, preziosi ed antichissimi paramenti e riti che si tramandano da generazioni.

La singolare processione delle “Palme” è considerata un vero e proprio patrimonio della cultura immateriale tra fede, storia e tradizione. Unico è il ritmare cadenzato dei grossi tamburi, che si diffonde, sin dalle prime ore del giorno, lungo il dedalo di viuzze del centro medievale a preannunciare l’ingresso di Gesù Cristo in Gerusalemme.

Un rito sacro millenario che più di ogni altro vede una numerosa partecipazione popolare.

Durante il corteo sacro i confrati, delle dodici confraternite (Santissimo Salvatore; Anime Sante del Purgatorio; Santissimo Sacramento; Trinità, Gesù, Maria e Giuseppe; Madonna del Divino Parto; Madonna della Catena; Maria Santissima Annunziata; Maria SS degli Agonizzanti; Maria SS del Carmine; Maria SS del Rosario e San Giuseppe dei Poveri), incedono lenti indossando le tradizionali casacche con le effigi dei santi protettori, e a turno portano a spalla le pesanti palme, fissate attorno a un asse centrale in legno detto «cunocchia». Le palme sono adornate con fiori e datteri ma principalmente con minuscole manifatture ottenuti abilmente dall’intreccio delle foglie più tenere delle palme e arricchite con l’effigie della confraternita realizzata dall’artista del pane Francesco Lo Giudice.

Ogni confraternita sarà preceduta da due “Tamburinara” che indossano le «rubriche», antichi paramenti sacri del Settecento ricamati in oro e argento.

Il programma prevede alle 7,30 del mattino, davanti il sacrato della chiesa della Catena, la “spartenza” la divisione e l’allestimento delle Palme che saranno portate in processione. Alle ore 10 in Chiesa Madre (piazza del Popolo) vi sarà la benedizione delle Palme, da qui il corteo sacro incede lento sino a raggiungere la Chiesa del Santissimo Salvatore dove, alle 10,45, ci sarà un momento di preghiera con “Memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme”. Dopo il periplo lungo la parte alta dell’abitato la processione farà ritorno in Chiesa Madre dove è previsto l’antico rito della “porta della Chiesa” (il sacerdote con la croce in mano busserà per ben tre volte al portone prima di entrare). Seguirà la celebrazione della Messa solenne che sarà preceduta da uno dei momenti più attesi: la “Tamburinata”.

I ventiquattro Tamburinara, due per ogni confraternita, daranno luogo a una spettacolare ed emozionante esibizione percuotendo contemporaneamente gli enormi tamburi con ritmi ben cadenzati. Un suono che è possibile udire anche a distanza di chilometri. Ad accogliere questo spettacolo in un clima festoso sarà lo spiazzo sotto gli archi della millenaria Torre dei Ventimiglia.

“La Domenica delle Palme a Gangi – ha detto don Giuseppe Amato parroco della chiesa Madre – è un momento di grande spiritualità e tradizione, che segna l’inizio della Settimana Santa con un profondo significato religioso e comunitario. La benedizione delle palme e dei ramoscelli d’ulivo rievoca l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, invitandoci a riflettere sulla sua passione e sul mistero della salvezza. Un ruolo centrale in questa celebrazione lo hanno le Confraternite, che con la loro presenza solenne e il loro impegno tramandano da generazioni la devozione e il senso di appartenenza alla nostra comunità. Il loro cammino in processione, con le monumentali Palme intrecciate con i simboli e i colori delle stesse, con gli antichi argenti e vestimenti, con i simboli della fede, arricchisce la liturgia con un’atmosfera di raccoglimento e sacralità”.

“In occasione della Domenica delle Palme – dichiara il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – sono migliaia i fedeli che accorrono da tutta l’isola per ammirare questo momento di profonda religiosità, un ringraziamento ai nostri avi che ci hanno tramandato questo rito sacro e a chi ogni anno permette il suo ripetersi: la comunità ecclesiale, le confraternite, l’associazione “I tamburinara di Gangi, la Pro Loco e i due parroci don Giuseppe Amato e don Massimo Alfonzo”.

Per l’occasione, considerato il notevole afflusso di visitatori, l’amministrazione comunale di Gangi in collaborazione con la Pro Loco e le associazioni di volontariato locali ha predisposto un apposito servizio d’ordine previsto anche bus navetta per raggiungere la parte alta dell’abitato dove si svolgerà la sacra processione. Le navette saranno fruibili dalle 7 alle 15 con partenza da via Nazionale davanti bar “U Specchiu”.

Petralia Soprana ospita la Conferenza AIMAS 2025: esperti internazionali a confronto su accessibilità e mobilità interna

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Si è aperto a Petralia Soprana la seconda edizione della Conferenza Internazionale AIMAS 2025 (Accessibility and Inland Mobility Advancement Strategies), un appuntamento di rilievo per il mondo accademico, istituzionale e professionale dedicato ai temi dell’accessibilità e della mobilità interna. L’evento è organizzato dall’Università di Enna Kore e supportato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) attraverso il progetto SMART3R-FLITS. La tre giorni di lavori vedrà la partecipazione di esperti e ricercatori provenienti da numerose università italiane ed europee, impegnati nell’esplorazione di soluzioni innovative per una mobilità più equa, sostenibile e inclusiva, con particolare attenzione ai territori marginali, alle aree rurali e ai piccoli centri. Un incontro internazionale di altissimo livello voluto e organizzato a Petralia Soprana dal professore Giovanni Tesoriere, dalla prof.ssa Tiziana Campisi dell’Università Kore di Enna ai quali è arrivato il ringraziamento del sindaco Pietro Macaluso.

Dalla città dei 15 minuti al trasporto a chiamata: la mobilità che cambia

Durante la prima giornata di oggi si è parlato di come ripensare le città e le comunità locali partendo dalle esigenze delle persone. Dal modello della “città dei 15 minuti”, presentato dal prof. Beniamino Murgante (Università della Basilicata), che immagina uno spazio urbano dove tutto ciò che serve si trova vicino a casa, si è passati all’analisi delle infrastrutture di trasporto e del loro impatto sulla vita degli anziani, grazie all’intervento della prof.ssa Elisabetta Venezia (Università di Bari). Gli altri keynote speakers della giornata sono stati il prof. Florin Nemtanu dell’Università politecnica di Bucarest (Romania) e Osvaldo Gervasi (Università di Perugia) che hanno illustrato ricerche sull’evoluzione di tecnologie e piattaforme dedicate alla mobilità. Non sono mancati gli spunti su come riqualificare gli spazi residuali nei centri storici per promuovere la socialità, sul ruolo del trasporto pubblico a chiamata (DRT) nelle aree a bassa domanda, e sull’uso della citizen science per monitorare la sicurezza nei pressi delle scuole. Un altro tema centrale è stato il rapporto tra tecnologia e accessibilità: dal Mobility as a Service (MAAS) alla realtà immersiva per il turismo accessibile, fino all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza delle donne negli ambienti di transito.

Focus sul trasporto marittimo, ferroviario e insulare nella seconda giornata

Oggi (11 aprile) il confronto si sposta su trasporti marittimi e ferroviari, con interventi dedicati ai terminal container, alle ferrovie ad alta velocità e allo studio dei dati navali per ottimizzare le soste nei porti. Grande attenzione sarà riservata anche alle isole minori e ai territori insulari, come nel caso della Sardegna e delle piccole isole dell’Egeo, dove le sfide della mobilità si intrecciano con quelle della crisi climatica. Non mancheranno progetti che mostrano come, anche partendo da esperimenti locali, si possano costruire soluzioni adattive per la pianificazione del futuro. Si discuterà inoltre di accessibilità per le persone sorde, di educazione alla mobilità sostenibile, e di modelli matematici per ottimizzare stazioni di ricarica, sistemi tariffari e trasporto multimodale. Due tavole rotonde completeranno il programma della giornata: una dedicata agli sviluppi del progetto SMART3R-FLITS e l’altra alle soluzioni innovative per i piccoli borghi, con il coinvolgimento diretto dei sindaci siciliani e di stakeholder locali.

Un finale tra territorio e valorizzazione culturale

La conferenza si concluderà il 12 aprile con una visita a Petralia Sottana e con la cerimonia di chiusura, lasciando spazio alla scoperta del territorio e al valore del contesto in cui si è svolto l’evento. AIMAS 2025 si conferma un momento di confronto prezioso, dove la ricerca scientifica incontra le comunità locali per costruire insieme il futuro della mobilità e dell’accessibilità. Un futuro più sostenibile, equo e centrato sulle persone, anche – e soprattutto – nei territori che troppo spesso restano ai margini del dibattito nazionale.

Termini Imerese, Api e Miele: visita guidata, degustazione, presentazione libro e cena nell’ambito della rassegna 30 Libri in 30 Giorni promossa da BCsicilia

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Nell’ambito dell’iniziativa “30 Libri in 30 Giorni” si terrà sabato 12 Aprile 2025 a Termini Imerese l’iniziativa “Api e Miele” che prevede una visita guidata dedicata sul tema, la degustazione, la presentazione del libro “Granelli di polline” e la cena. Si inizia alle ore 16,30 con la visita guidata con degustazione presso l’Azienda di Carlo Amodeo in Contrada Madonna Diana. L’appuntamento per i partecipanti è a Piazza Europa, davanti la stazione ferroviaria. Per prenotarsi si può inviare una email a [email protected] oppure un messaggio su WhatsApp 346.8241076. Alle ore 18,00 presso la trattoria ‘A Cuccagna, in via Enrico Iannelli (ingresso Villa Nicolò Palmeri), è prevista la presentazione del libro di Lia Savarino “Granelli di polline”. In programma gli interventi di Carlo Amodeo, Apicoltore, di Arturo Genduso, Agronomo, e di Alfonso Lo Cascio, Giornalista e Presidente regionale BCsicilia. Alle ore 20,00 sempre alla trattoria ‘A Cuccagna è prevista la cena a tema. Per prenotazioni telefonare al 327.6276289. L’iniziativa è promossa da BCsicilia e dall’Università Popolare di Termini Imerese.

Granelli di Polline è un libro ricchissimo di informazioni entomologiche, storiche ed etologiche, corredato da tantissime fotografie, che tratta in particolar modo api e pronubi.  Ma questo libro è molto di più: “Lia Savarino ha scritto un atto d’amore”. Questa chiave di lettura può descrivere il libro nella sua essenza. Con la lettura di questo libro, il lettore può farsi condurre, come se fosse un viaggio, pian piano alla scoperta del mondo delle api non solo sull’ape mellifera ai più nota, ma anche sulle api solitarie e sugli altri animali (insetti, mammiferi, rettili, ecc.) che con la costante ricerca di cibo (polline e nettare), entrano in contatto con moltissime fioriture. Sono definiti pronubi, termine che significa “favorire le nozze”, in questo caso le nozze tra un granello di polline e un ovulo per assicurare la fecondazione delle piante. Questa reciproca attrazione ha un unico scopo: massimo profitto ai fini riproduttivi. Lia Savarino vuole richiamare un momento di attenzione verso l’impollinazione che è effettuata dall’azione dei pronubi e, tra di essi in particolare, dagli Apoidei. Si tratta di un patrimonio veramente prezioso da osservare e sorvegliare con impegno poiché é direttamente legato alla struttura e allo stato di conservazione degli ecosistemi e che permette la produzione di moltissime colture agrarie e albustive.

Lia Savarino nasce a Düsseldorf (D) nel 1969 e oggi vive a Trapani. Non è un’apicoltrice, ma conosce apicoltori da varie parti d’Italia con cui ha modo di confrontarsi e con alcuni di essi ha le prime esperienze dirette con le api mellifere. E così inizia ad approfondire, studiandone la complessa fisiologia e qui scopre una nuova visione del piccolo: un mondo solitario e selvatico si srotola davanti ai suoi occhi, seguito da forme gregarie e sociali primitive, di cui fanno parte anche alcune specie di vespe. Si appassiona così agli Apoidei il cui ronzio le arriva alle orecchie e le accarezza il cuore e scrive il libro Granelli di Polline, il suo primo lavoro in assoluto, attraverso il quale vuole richiamare un momento di attenzione verso l’impollinazione che è effettuata dall’azione dei pronubi e, tra di essi in particolare, dagli Apoidei.

Giornale di Cefalù: il quotidiano La Sicilia compie 80 anni. Intervista a Maria Lombardo, prima donna in redazione

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Lo storico quotidiano regionale La Sicilia compie 80 anni; il primo numero è infatti del 15 marzo 1945. Il Presidente Mattarella: giornale libero e autorevole. Intervista a Maria Lombardo (foto), prima donna in redazione.

Da Trump a Woody Allen, passando per Ingrid Bergman e Robert Altman. Antonio Monda, presenta a Cefalù i suoi “Incontri Ravvicinati”. Sensibilizzare la comunità che della malattia mentale non si deve avere paura. Allo “specchio” l’autore Giuseppe Valenti, gli assessori Laura Modaro, Elsa Ingrao, Antonio Franco, la psichiatra Anna Flora Amato. Sembrano avvicinarsi anni tristi, identici a quelli nei quali dopo il secondo conflitto mondiale mons. Mariano Campo scriveva della sofferenza umana. “Tragedia e tragisismo” letti dal vescovo mons. Giuseppe Marciante, Maria Antonietta Spinosa, Giusto Picone. Approda allo Spazio Eventi Bastione il lungo viaggio di Loredana La Placa con la mostra antologica “Maree”; la accompagnano Massimiliano Reggiani, Damiano Giunta e l’arpa di Romina Copernico.
Questi i servizi principali del Giornale di Cefalù – anno 42 n.1835 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; dal 10 aprile 2025 su facebook profilo Adriano Cammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo (https://youtu.be/6En8eI5GQa4). Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

Cefalù, intervento del Soccorso Alpino per recuperare un turista deceduto dopo malore

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Squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano in azione alla Rocca di Cefalù per soccorrere un turista statunitense colto da malore. L’uomo, un sessantenne, stava raggiungendo la cima insieme alla moglie quando si è accasciato a terra. La donna ha lanciato l’allarme al Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che, per ridurre al minimo i tempi di recupero dell’uomo, ha chiesto il supporto dell’Aeronautica Militare ma ha inviato subito una squadra di tecnici. Giunti sul posto, i tecnici del SASS hanno trovato i sanitari del 118 che, nel tentativo di rianimare il turista, ne avevano constatato il decesso. Presenti anche i carabinieri della compagnia di Cefalù, dopo il via libera del pubblico ministero di turno alla Procura di Termini Imerese, gli uomini del Soccorso Alpino ne hanno trasportato la salma a spalle fino alla strada sottostate.

Appena due giorni fa era stata portata a termine un’operazione nello stesso sito con un elicottero dell’82° Centro SAR dell’Aeronautica Militare per recuperare una turista straniera infortunata. La donna, una ventiduenne francese, in escursione insieme ad un’amica, nei pressi del tempio di Diana era scivolata procurandosi la sospetta frattura scomposta della caviglia sinistra.

In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotta e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio.

Rinasce a Carini dopo 30 anni la sezione del PSI: fondatrice l’imprenditrice Giusy Musso

Dopo trent’anni, il Partito Socialista Italiano torna a radicarsi nel territorio con la rinascita della sezione a Carini, fondata dall’imprenditrice Giusy Musso. La sua adesione al PSI non è solo una scelta politica, ma un atto di coerenza con i valori di giustizia sociale, tutela dei diritti e affermazione dell’identità territoriale.

La sezione porta il nome di Francesca Serio, madre del sindacalista CGIL e socialista Turi Carnevale, ucciso a soli 31 anni per la sua lotta a favore dei diritti dei lavoratori. Francesca Serio fu la prima donna a rompere il silenzio negli anni ’50, opponendosi apertamente alla mafia per chiedere giustizia per suo figlio. La sua storia, simbolo di coraggio e determinazione, si intreccia con le battaglie attuali, in cui le morti per mafia si sono trasformate in tragedie sul lavoro, segnando ancora profondamente il tessuto sociale.

“Non si tratta solo di aderire a un partito storico, ma di portare avanti un ideale che ha segnato la storia e che oggi più che mai ha bisogno di essere rilanciato”, ha dichiarato Giusy Musso. In un’epoca in cui tutto sembra da ricostruire, la fondazione della sezione a Carini rappresenta un appello al risveglio delle coscienze, contro l’apatia e la rassegnazione.

L’apertura della sezione sarà un momento di incontro e di confronto per chi crede nei valori della giustizia sociale e della difesa dei diritti dei lavoratori, con l’obiettivo di dare nuova linfa a un percorso di impegno e partecipazione attiva.

All’inaugurazione prevista sabato 12 Aprile 2025 alle ore 10,30 in via Roma 1/b a Carini saranno presenti oltre al Segretario provinciale Oscar Oddo e all’on. Nino Oddo Vicesegretario nazionale del PSI le istituzioni locali e diversi rappresentanti di altri partiti.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti si può contattare il numero 389/7969514.

Servizio Veterinario del Distretto 37 trasferito da Termini Imerese a Caccamo: Disagi per gli allevatori

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Il Servizio di Prevenzione Veterinario del Distretto 37 è stato trasferito, da un giorno all’altro, da Termini Imerese alla nuova sede temporanea di Caccamo, in piazza Sant’Agostino n. 3, suscitando malumori tra gli allevatori.

La decisione, secondo quanto si apprende, è stata presa per fare spazio al consultorio nella sede originaria di Termini Imerese, ma la sua esecuzione repentina ha colto tutti di sorpresa. In particolare, gli allevatori – principali fruitori del servizio – si dicono spaesati e disorientati.

La sede termitana, infatti, era ritenuta ideale da molti per la sua posizione strategica, facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza con l’uscita autostradale, che la rendeva comoda per utenti provenienti da diversi comuni del comprensorio.

Il trasferimento a Caccamo, seppur pare momentaneo, complica l’accesso a un servizio essenziale per la tutela della salute animale e per le attività quotidiane degli operatori del settore zootecnico. Anche il personale sanitario si è trovato ad affrontare difficoltà logistiche e organizzative, dovendo adattarsi a nuovi spazi senza un preavviso adeguato.

Gli allevatori chiedono adesso chiarezza sui tempi e sulle modalità del trasferimento, auspicando una rapida soluzione che possa garantire continuità ed efficienza del servizio in una sede più accessibile, possibilmente con il ritorno a Termini Imerese.

30 Libri in 30 Giorni: Termini Imerese, si presenta il libro di Giovanni Iannuzzo “Spirito e Molecole. I misteriosi rapporti fra medicina e spiritualità”

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Organizzato da BCsicilia, dal Circolo Stesicoro e dalla Casa Editrice Don Lorenzo Milani, nell’ambito dell’iniziativa “30 Libri in 30 Giorni”, si presenta mercoledì 9 aprile 2025 alle ore 17,30, presso il Circolo Stesicoro in Corso Umberto e Margherita, 68 a Termini Imerese, il volume di Giovanni Iannuzzo “Spirito e Molecole. I misteriosi rapporti fra medicina e spiritualità”. Dopo i saluti di Silvana Cipolla, Presidente Circolo Stesicoro e la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, è previsto l’intervento di Luigi Velardi, Studioso di Filosofia. Sarà presente l’Autore.

L’arte del curare è una delle più antiche espressioni della civiltà umana, sin dall’alba della preistoria. Si può dire che essa nasca insieme alla sofferenza e alla malattia, arte che si è affinata sia in base alle esperienze empiriche, sia in base alle conoscenze scientifiche che si sono via via accumulate nel corso dei secoli. Così è nata la medicina.

Ma, sin dai primordi della civiltà umana, all’arte del curare, in base alle conoscenze disponibili o progressivamente acquisite con l’esperienza e la ricerca, si è sempre affiancata l’arte del “guarire”, della quale fa parte un aspetto sacro, spirituale, spesso mistico. Cosa ha distinto – e distingue – nelle culture più diverse e a tutte le latitudini, l’arte del curare e l’arte del guarire? Cosa caratterizza chi semplicemente cura e chi invece guarisce? Quali sono le caratteristiche psicologiche, culturali e spirituali del ‘potere terapeutico’? E qual è l’importanza delle credenze e delle pratiche religiose nei diversi sistemi medici e quando esse influiscono sull’efficacia della terapia e sulla guarigione? Sono le domande inquietanti alle quali il libro, edito dalla Casa Editrice Don Lorenzo Milani, tenta di rispondere.

L’autore Giovanni Iannuzzo vive a Termini Imerese, è medico psichiatra e psicoterapeuta. Ha lavorato per alcuni anni in ambito universitario, per poi dirigere diverse unità operative nel Servizio Sanitario Nazionale. Attualmente svolge attività di libero professionista. Noto in Italia e all’estero per i suoi interessi verso i fenomeni paranormali, è stimato come uno dei maggiori esperti di parapsicologia, area nella quale per anni ha condotto ricerche sperimentali, storiche ed epistemologiche. Alla sua attività clinica affianca, inoltre, da decenni, un costante impegno di ricerca nel campo delle medicine popolari e tradizionali e dell’etnopsichiatria. E’ autore di centinaia di articoli scientifici e di numerosi libri su tematiche afferenti alle scienze del comportamento. Per la Casa Editrice  Don Lorenzo Milani ha anche pubblicato nel 2023 il volume “Se accade qualcosa di strano. Fatti e personaggi della storia della parapsicologia”.