Nasce a Termini Imerese, in vista delle prossime elezioni comunali, il movimento “Più Termini”. Il nuovo gruppo politico promuoverà tra breve un’assemblea pubblica “per discuterne insieme, auspicando l’adesione di tutti coloro che vogliano partecipare a un nuovo progetto”, e ha lanciato un manifesto per una politica più partecipata, per un futuro più sostenibile.
Ecco il testo integrale.
Care concittadine e cari concittadini,
intendiamo lanciare un appello per promuovere nelle prossime elezioni comunali un modo diverso di fare politica, con l’obiettivo di ricomporre l’unità della nostra comunità. Un appello per elaborare un nuovo progetto di sviluppo locale, centrato sulla sostenibilità, la partecipazione e la solidarietà, per superare la grave crisi economica, sociale e culturale che stiamo attraversando.
TERMITANI HANNO LASCIATO QUESTA CITTÀ NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI: la crisi demografica è sempre più drammatica e non ci sono segnali di inversione di tendenza. Molti termitani che sono partiti sono giovani, lavoratori, laureati, ai quali la città non è riuscita a dare una risposta adeguata. Termini Imerese ha perso, inoltre, capacità attrattiva nel contesto provinciale. I GIOVANI sono la perdita più grave, sono loro il nostro futuro.
Questa città negli ultimi quindici anni ha ricevuto grandi promesse per la reindustrializzazione, accompagnate dalla disponibilità di ingenti finanziamenti statali e regionali. Ma senza un progetto di innovazione e diversificazione dello sviluppo, la MANCANZA DI RISULTATI è ormai evidente.
Il nostro territorio è stato interessato da grandi interventi infrastrutturali: il porto commerciale e il Tyrrhenian Link. La localizzazione di tali infrastrutture è avvenuta senza un reale confronto con la comunità, senza una preventiva valutazione ambientale, pregiudicandone la sostenibilità. Al posto del nuovo porto turistico integrato con il centro storico, le terme e la spiaggia, ci ritroviamo un terminal container in piena città. In questo contesto, il Parco termale è rimasto inattuato, tante attività commerciali stanno chiudendo, oltre 1500 abitazioni risultano abbandonate in centro storico e Termini Imerese è stata classificata “territorio marginale dal punto di vista turistico”.
PERCHE’ TUTTO QUESTO?
Le risorse economiche non sono mancate, ma ABBIAMO DELEGATO le scelte del nostro futuro ai tavoli regionali e ministeriali. I finanziamenti sono stati spesi per un consenso immediato e non investiti in progetti strategici per il futuro.
E’ MANCATO L’ASCOLTO DELLA COMUNITA’.
E’ MANCATO UN VERO PROGETTO DI SVILUPPO LOCALE.
EPPURE QUESTO TERRITORIO CONTINUA AD ESSERE VITALE E “RESISTE”.
Lo abbiamo sperimentato in oltre quattro anni di esperienze di cittadinanza attiva, in PIAZZA, dialogando con la comunità. Abbiamo portato in Consiglio Comunale le proposte dei cittadini, riuscendo ad ottenere risultati concreti attraverso la FORZA DELLA PARTECIPAZIONE, con migliaia di firme.
Un esempio è la Delibera consiliare votata all’unanimità il 10 luglio scorso sulla pianificazione e la riqualificazione di tutta la zona Nord del porto come lungomare, compresa la banchina esistente, che non è più approdo commerciale, in coerenza con quanto votato dal Consiglio comunale nel 2022.
Eppure, le recenti dichiarazioni dell’Autorità di Sistema Portuale sembrano ignorare la delibera sul porto, reclamando tutto il bacino portuale principale, senza che il governo di questa città abbia avuto la capacità e la forza di reagire. C’è una evidente incapacità dei partiti tradizionali a prendere posizioni autonome sulle grandi questioni di questo territorio.
Occorre offrire una prospettiva diversa ai giovani, prefigurare soluzioni nuove alla crisi economica e culturale della nostra città, con un progetto innovativo di sviluppo locale, fornendo risposte coraggiose, ma realistiche, sulle questioni ancora irrisolte: dal porto, dalla vicenda di C.da Caracoli, ai rischi ambientali a questi connessi.
Intendiamo lanciare alla città un appello per stimolare un approccio alla politica dal basso, al plurale, per una presenza più incisiva e diretta della società civile, per tornare ad essere una comunità attiva.
Gli obiettivi da raggiungere sono quelli della sostenibilità, della qualità della vita:
più libertà e partecipazione
più coesione, solidarietà e qualità della vita
più cura del nostro patrimonio culturale e del verde
più sostenibilità e reali compensazioni ambientali
più diversificazione economica e turismo
più attrattività territoriale
più efficacia amministrativa
di più per Termini Imerese!
Queste parole chiave, tradotte in AZIONI CONCRETE, potrebbero definire un Programma strategico innovativo centrato sulle RISORSE DEL TERRITORIO, in cui cittadine e cittadini ritornino protagonisti, superando personalismi, divisioni, schieramenti e condizionamenti politici, con un unico obiettivo:
il benessere della nostra Città.
Intendiamo promuovere a breve UN’ASSEMBLEA PUBBLICA per discuterne insieme, auspicando l’adesione di tutti coloro che vogliano partecipare a un nuovo progetto, un “nuovo inizio”, in cui ciascuno senta la responsabilità della propria azione unita alla responsabilità e all’azione di tutti.
Una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica…” (Piero Calamandrei)
Occorre allora la volontà di tutti, di esserci e di partecipare!
Il Comitato Città Porto per un futuro sostenibile





