Promossa dalle Associazioni BCsicilia, AnSe, A.I.Q.Re.S., Fidapa Palermo Mondello e Kermesse, si terrà venerdì 31 ottobre 2025 alle ore 17,30 presso la sede dell’Associazione A.I.Q.Re.S. in via Siracusa, 10 a Palermo, l’ottavo appuntamento dell’iniziativa “Incontro con l’Autore”. A confrontarsi con i promotori e il pubblico presente sarà Vincenzo Muscarella. Dopo i saluti di Giorgio Fiammella, Presidente Associazione Kermesse, Diana Giammarresi, Presidente Fidapa Palermo Mondello e Nicolò Grimaldi, Presidente dell’A.I.Q.Re.S., dialogherà con l’Autore Gaetano Di Fazio, Presidente provinciale AnSe. Coordina l’iniziativa Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia.
Vincenzo Muscarella è nato a Cerda, figlio di contadini, per intercessione del maestro delle elementari, viene iscritto alla scuola media di Termini Imerese e prosegue poi gli studi superiori all’Istituto Tecnico Industriale di Palermo. Il lavoro all’Enel presso le centrali di Milazzo e di Termini Imerese, il mondo operaio, la condivisione dei problemi hanno cambiato il corso della sua vita e forgiato una sensibilità al sociale che lo spinge all’impegno diretto. La scintilla di scrivere scocca con la nascita della nipotina a cui ho voluto dedicare un racconto breve: Ottavia. L’apprezzamento di quei pochi che lo leggevano lo spinge a continuare. Anche il dopo, apparentemente, nasce per caso: è lo sguardo al mondo che lo circonda, ai mali della società moderna che lo spingono a un nuovo e diverso impegno attraverso la scrittura. La questione della violenza sulle donne fa nascere “Damiana”. Nel frattempo viene a conoscenza della triste storia delle tre ragazze morte nell’incendio avvenuto a New York nel 1911, e che gli suggerisce l’idea della trilogia “Tri Matri”. Storie nate prevalentemente dalla fantasia ma ancorate a personaggi realmente vissuti in un contesto storico vero. Il 25 marzo 1911 centoventisei operaie rimasero uccise nell’incendio della Triangle Waist, la “fabbrica delle camicette bianche”. Tre di queste erano figlie di famiglie di emigranti siciliani partiti, in cerca di un futuro migliore, a pochi anni di distanza l’una dall’altra dallo stesso paese: Cerda. Ognuno dei tre segmenti in cui è suddivisa l’opera riporta il nome di una delle “tre madri” (Maruzza, Marietta, Antunina). Dalle tre vicende narrate nascono le condizioni per raccontare, con una ricostruzione storica attenta e documentata, sia la Sicilia tra fine ‘800 e primi del ‘900 che le diverse condizioni e i diversi esiti dei “viaggi della speranza” che caratterizzarono quegli anni. Lo stesso fenomeno emigratorio viene analizzato e descritto attraverso i tre diversi percorsi narrativi associati a ognuno dei tre segmenti in cui si presenta l’opera: con “Maruzza” l’aspetto puramente sociale, lo scontro tra due diverse e opposte classi di appartenenza: la figlia del contadino più povero che si innamora e sposa Ciccio il figlio dello speziale; con “Marietta” quello storico politico: appartenente a una famiglia borghese sceglie di stare accanto ai bisogni dei contadini e diventa la promotrice di una Società di Mutuo Soccorso anticipando il successivo movimento dei Fasci dei Lavoratori; con “Antunina”, invece, l’aspetto puramente economico: piccola capraia, per amore dei suoi figli e sottrarli al pericolo della malaria, insegue il sogno americano. I diversi destini che solitamente attendono gli emigranti troveranno soluzione nell’ultimo e definitivo “L’Epilogo – Tri Matri”.



