Si è tenuta martedì 22 ottobre 2025 presso il Tribunale di Termini Imerese l’udienza sul pignoramento di 145 mila euro per una causa intentata da due ex dipendenti. Il giudice ha posto la causa in riserva. Il Presidente dell’Opera Pia di Cefalù “Salvatore Genchi Collotti”, don Giuseppe Licciardi, pur comprendendo le ragioni della controparte, precisa che tutte le problematiche che si è costretti a fronteggiare oggi sono determinate dalle gestioni commissariali che si sono avvicendate nell’ultimo decennio.
Durante l’udienza gli ospiti della struttura si sono riuniti per pregare il S. Rosario.
“Siamo certi che il Giudice terrà conto della primaria esigenza di tutela della salute degli ospiti, confermando altresì la natura di Ente pubblico dell’IPAB, sulla scorta delle pronunce della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato, nonché della Declaratoria, D.P. n. 694, dell’Assessorato degli Enti locali del 12 novembre 1987” spiega don Licciardi.
“Nella malaugurata ipotesi in cui l’enorme sforzo profuso per risolvere la vicenda dovesse risultare vano, i responsabili, a vario titolo, saranno chiamati ad assumersi le proprie colpe di fronte alla giustizia” precisa il presidente.
“La salute degli utenti è messa a rischio dall’eventuale permanenza del vincolo sui conti dell’Ente poiché non ci sarebbe la possibilità di pagare le forniture e acquistare i beni essenziali per assicurare il sostentamento degli anziani. Questi dovrebbero essere trasferiti in altre case di riposo” conclude Licciardi.
Inoltre “le problematiche si riserberebbero sui 14 dipendenti dell’IPAB, che, allo stato, profondono quotidianamente il proprio impegno senza poter ricevere la dovuta retribuzione” mettendo a rischio il loro posto di lavoro.





