Riceviamo e pubblichiamo. Quando si parla di salvaguardia delle tradizioni, spesso si immagina un’attività seriosa, quasi polverosa. Eppure, a unire idealmente la Sicilia all’America, non è una cravatta austera o un trattato diplomatico, ma la vivace esplosione di colori, suoni e vitalità di un gruppo folk siciliano. Questo straordinario collettivo, da anni impegnato nella tutela del patrimonio culturale dell’isola, dimostra che la memoria storica non è un reperto da museo, ma un’entità dinamica e vibrante. A dispetto delle mode e del tempo che scorre, il gruppo KISTISEMU continua a far rivivere la storia popolare con una verve inesauribile, conquistando platee di ogni tipo, dal piccolo borgo siciliano alle grandi metropoli internazionali.
La loro missione, a ben vedere, è tutt’altro che semplice. Il gruppo KISTISEMU non si limita a replicare vecchie coreografie; la loro attività è una vera e propria opera di archeologia culturale. Attraverso strumenti tipici che sembrano sussurrare storie di tempi andati, canti polifonici che evocano la fatica e la gioia del lavoro nei campi, abiti antichi che raccontano di mode e usanze lontane, e danze che sono un inno alla vita, il gruppo offre uno spaccato autentico e toccante dell’identità siciliana. La loro dedizione è tale che ogni esibizione si trasforma in un’esperienza immersiva, un ponte che collega il passato al presente e che, per qualche magico istante, fa dimenticare i ritmi frenetici della vita moderna.
Ma la loro risonanza va ben oltre i confini regionali, spingendosi in ambito nazionale e, sempre più spesso, internazionale. La fama del gruppo KISTISEMU è frutto di un lavoro incessante e di una passione contagiosa. Non c’è pubblico che non si lasci conquistare dalla loro autenticità e dal loro talento. Le loro performance, apprezzate da qualsiasi tipo di platea, confermano che la vera arte non conosce barriere linguistiche o culturali. E se c’è un trionfo della tradizione sulla banalità, questo si manifesta ogni volta che un loro spettacolo si conclude con un’ovazione.
Il loro prossimo appuntamento, tuttavia, rappresenta un capitolo particolarmente significativo della loro storia. Il prossimo 13 ottobre, il gruppo KISTISEMU volerà nuovamente negli Stati Uniti per un evento di portata quasi epica. I loro strumenti, i loro canti amalgamati con i magnifici carretti siciliani sfileranno in una delle parate più famose del mondo: il Columbus Day di New York. Un’opportunità straordinaria, non solo per far conoscere le tradizioni siciliane a un pubblico vastissimo, ma anche per celebrare l’orgoglio e la tenacia di un popolo che ha saputo portare la propria identità in ogni angolo del mondo. La loro presenza, in un contesto così iconico, è la prova che la cultura popolare ha ancora una forza incredibile, capace di emozionare e unire le persone al di là dell’oceano.
E per completare questo quadro già di per sé spettacolare, il gruppo KISTISEMU non sarà solo. A unirsi alla sfilata ci sarà anche il celebre personaggio televisivo Sasà Salvaggio. La sua presenza è un po’ come la ciliegina sulla torta, a testimonianza che la Sicilia, con le sue tradizioni e i suoi personaggi, sa sempre come farsi notare. I KISTISEMU hanno già condiviso diversi spettacoli teatrali con Sasà, e un programma televisivo dal titolo “Chi vuol essere Siciliano”. Questo ha dato spessore e visibilità al gruppo, tanto che gli elementi che ne hanno fatto e ne fanno parte lo sottolineano nei loro curriculum a gran voce, perché far parte o aver fatto parte dei KISTISEMU è senza dubbio motivo di vanto per chi si occupa di musica folk e tradizioni popolari.
In un mondo che corre veloce, questo gruppo folk ci ricorda che le radici non sono un peso, ma una risorsa preziosa e che, a volte, per sentirsi a casa, basta il suono che ad esse ci richiama.