“La Via della Thòlos”: presentato il libro che spiega i “perchè” della Gurfa di Alia

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Il mio libro “La via della tholos. Simbolismo del Centro e tracce di architettura dedalica negli Ipogei della Gurfa-Pantheon dei Sicani”, con prefazione di Guglielmo Bilancioni, editore Pendragon di Bologna, è stato presentato a cura di BCsicilia in anteprima nazionale alla Gurfa di Alia per l’evento “Solstizio d’Estate 2025”, organizzato dal Comune in una bella giornata di arte cultura musica ed atmosfere intensamente vissute da un pubblico numeroso motivato ed attento, il pomeriggio del 21 giugno. E’ stato così mantenuto l’impegno che lo scorso anno, nella stessa occasione, era stato assunto dall’editore e dal prof. Bilancioni per la diffusione editoriale delle mie ricerche ultraventennali sul sito e sul tema.

Alla presentazione del libro hanno partecipato oltre all’autore: Guglielmo Bilancioni, già docente di Storia dell’Architettura presso l’Università di Genova, Elisa Chimento, Studiosa di Archeoastronomia e Presidente della sede di BCsicilia di Alia, Antonino Guccione, Sindaco del Comune di Alia, e Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia.

Mi permetto di rinviare nel merito alla lettura integrale del libro per averne cognizione precisa, essendo la “questione Gurfa” argomento molto complicato e “difficile” dovendo allineare i millenni con le categorie e chiavi di lettura trasversali adeguate. Va subito detto che questo “non è il libro definitivo sulla Gurfa”, ancora tutto da scrivere, che prima o poi verrà fuori per la tenacia dei pochi studiosi impegnati nelle ricerche specialistiche sul “chi e come” è stata fatta. E’ invece il libro che tenta di definire al meglio il “perché” sia stata fatta e proprio nel posto “liminale” in cui si trova; motivo per cui ho pensato proprio ad un itinerario culturale  che porta agli Ipogei monumentali della Gurfa.

Come consegna di partenza nell’itinerario al viandante curioso, l’esperienza di ricerca sulla Via della Thòlos porta a dire che i luoghi per i quali proviamo istintiva attrazione possono raccontare tutto o niente ai contemporanei: oltre la ‘postura’ propria dei siti tutto dipende dalla ‘narrazione’ e dall’interpretazione dei dati disponibili. Questo vale a maggior ragione per il ‘vuoto di ricerca’ che contraddistingue le aree interne della ‘Sicilia persa’ nella sua invisibilità mediatica, come la Gurfa. In pratica: si è trattato di ri-mettere nel “cassetto giusto” la Grande Architettura Dedalica che è quel Palazzo Metafisico-Telesterion-Pantheon della Tradizione Egeo-Sicana, fra Mito e Storia, togliendo definitivamente quel cartello speleologico che le indica come “grotte”.

Chi infatti metterebbe nel cassetto della dozzinale bigotteria il valore di autentiche perle di gioielleria?

Il libro pone l’attenzione proprio sul viaggio: per ripensare i “perché” del senso complessivo, cercandone i significati universali oltre il dato localistico, con un arduo ‘percorso d’altura di taglio diagonale’. Sono quindi stati messi a sistema i dati oggettivi disponibili, con rimandi teorici indizi e ‘prove’ empiriche, per la proposta di tracciare una concreta Via della Thòlos, dalle foci dei fiumi Salso e Platani sul Canale di Sicilia ed oltre, verso gli imponenti e liminari ipogei rupestri “Grotte” della Gurfa, in particolare per quell’ ambiente tholoide con Oculus zenitale, di una magnetica bellezza inattesa, verso cui tutto sembra convergere. Aperta la visione sul cammino della Via della Thòlos, è stato necessario andare oltre nell’opera di diagnosi. Indagare la realtà occorre e non eluderla, perché la realtà dei nostri Ipogei contiene in sé l’Oltre che ci narrano.

Una delle più interessanti opere di riferimento e linea-guida su questi temi è stato il testo di Adrian Snodgrass, Architettura, Tempo, Eternità  (Ed. Bruno Mondadori, 2008), che studia le relazioni fra l’eternità degli astri e la misura del costruire. Vi si narrano le grandi architetture del mondo – Templi e Mandala, Stupa, Piramidi, Tholoi, Cripte, Ipogei, Cattedrali e Moschee, riti di fondazione e archetipi del simbolismo costruttivo – miniature e riflesso così in Cielo come in Terra dei fenomeni cosmici osservati ad occhio nudo. Orientamenti, proporzioni spesso megalitiche, colori, misure ed ornamento vi sono analizzati ed esposti con le coordinate di portali per l’accesso ai cardini celesti, come emblemi universali dell’Uno e macchine della memoria per la conquista dell’immortalità, radicate nella Tradizione e nella Storia delle Civiltà. Dei cardini celesti dell’architettura sacra si occupa Guglielmo Bilancioni nell’introduzione al testo. Su questi argomenti è stato fulminante e prezioso il suo apporto, che si è subito dichiarato disponibile a darci sostegno operativo con la sua formidabile Introduzione e l’accredito editoriale.

Questa autorevole premessa ci porta a dire che la Via della Thòlos, che porta agli Ipogei della Gurfa è “seconda a nessuno” come sembra, su rotte di una mappa che, oltre la conosciuta thòlos del Principe di Sant’Angelo Muxaro, si estende per suggestive relazioni internazionali “parlanti” almeno dalle sperdute thòloi di Skellig Rocks in Irlanda, alla thòlos di Mehr a Maragheh in Iran, agli ipogei tholoidi di Risco Caido nelle Isole Canarie, passando per l’Ipogeo di Hal Saflieni a Malta, le rovine tholoidi del sito neolitico cipriota di Choirokoitia, il sito megalitico anatolico più sconvolgente del mondo di Gobekli Tepe, di Los Millares in Andalusia, le più note strutture tholoidi etrusche, sarde e micenee, la thòlos di Diomede alle isole Tremiti, o le thòloi di Enea a Lavinium, del tempio di Mercurio nei campi flegrei di Baia, la thòlos di San Calogero a Lipari, con il punto cardinale storico del Pantheon di Roma, per finire ai lavori in corso nell’orizzonte degli ipogei di Roden Crater che James Turrell sta realizzando nel deserto dell’ Arizona.

Il libro è un invito di ricerca al senso ultimo di questo Viaggio di ricognizione, fra Terra e Luce, sulla Via della Thòlos che porta agli Ipogei della Gurfa; serve per mettere assieme un incartamento di perizia, per tentare di dare un significato compiuto a tutto l’itinerario del Paesaggio Culturale che è stato necessario attraversare.

“Architettura di culto – e non soltanto grotta o caverna, forno o granaio – luogo dal genius loci impressionante, grembo di riti ancestrali e sacrifici ancora misteriosi, radicati negli elementi dei primordi, più antichi dell’antichità, la Gurfa è, come ogni Thòlos, il perno di una conoscenza immanente e immutabile, ove il Sacro e la Visione sono una cosa sola. E l’unione di Sacro e Visione è l’essenza di ogni mistica. …In queste pagine, oltre all’aspetto mistico del fenomeno viene indagato anche l’aspetto mitico: Dedalo, Cocalo e Minosse. Una storia vertiginosa.” (Dalla Prefazione di Guglielmo Bilancioni)

Questo l’indice del libro:

Prefazione

La Gurfa di Alia. Mito e mistica della Thòlos di Guglielmo Bilancioni

Introduzione

Viatico

Architettura e mito

1 Cardini e orientamenti per la lettura dello spazio sacro

2 Il mito e la realtà

3 Il simbolismo architettonico del Centro

4 Lo spazio sacro – spazio vitale

5 Andare oltre

La Via della Thòlos

1 Il futuro-antico

2 Per una preistoria non solo archeologica

3 Stato degli studi sulla prima e più antica architettura in Sicilia

4 Strutture campaniformi ed evidenze della Civiltà della Thòlos in Sicilia

5 Tempietti votivi a thòlos e case degne di eroi

6 Thòlos, paesaggio e archeologia della morte “eroica”

7 La cultura della thòlos in Sicilia e l’architettura in negativo

8 Gli ambienti tholoidi in Sicilia e la memoria omerica dei Tesori di Atreo e Minyas

9 Simmetrie con le ierofanie del Pantheon nella Thòlos della Gurfa

10 I misteri della Gurfa e la religione degli ipogei

11 La Gurfa e le antiche vie di terra siciliane fra i due Mediterranei: per andare dove?

Breviario sulla Gurfa nella Via della Thòlos

1 Sulla teoria del granaio originario

2 Sull’esistenza di una tomba a thòlos esterna

3 Sull’etimologia del toponimo Gurfa

4 Sull’importanza dei transiti di natura geopolitica dell’antica Valle del Platani-Halykos

5 L’ordine gigante in architettura appare sempre all’apogeo delle civiltà

6 Sulla Gurfa come stazione di intersezione di antiche vie di terra siciliane

7 Sul perché dell’architettura dedalica nella Chora di Kamikos e sul Minos

8 Sui misteri della catabasi

9 Motivi per cui su quel terminale della Via della Thòlos c’è il Pantheon della Sicania

10 Elementi di sintesi per la datazione degli Ipogei della Gurfa

11 Sugli architetti e costruttori “più antichi degli antichi” in Sicilia

12 Conclusioni e ringraziamenti

Una mappa stellare sulla Via della Thòlos di Elisa Chimento

Glossario

Bibliografia

Il libro, in distribuzione nei siti di vendita online e librerie,  costo 20 €, è un volume di oltre 260 pagine di testo, con 94 figure e foto a colori di riferimento, 185 note scientifiche a supporto della ricerca, oltre 70 testi e materiali citati in bibliografia specifica sul sito.

Carmelo Montagna

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