Parlare di Franco Crivello, meglio conosciuto come “Franco u’ piscaturi”, è come aprire uno scrigno carico di storie, sapori e sorrisi. Celebre ristoratore e anima di Santa Flavia, Franco è un personaggio unico, di quelli che lasciano il segno. I suoi occhi azzurri – come il mare che lambisce il porto di Porticello – raccontano una vita fatta di sacrifici, passione e un profondo amore per la propria terra. Incontrare Franco non è difficile: lo si può trovare nella sua trattoria, tra i tavoli che cura come figli, oppure al circolo tra una partita a scopone con gli amici e due risate sincere. A volte lo si incontra per strada, sempre con quel sorriso contagioso che lo precede. È uno di quegli uomini che si fanno voler bene al primo sguardo, capace di costruire legami autentici con chiunque decida di entrare nel suo mondo. Ma Franco non è nato ristoratore. La sua avventura inizia in tutt’altro ambito: la meccanica. Nella Porticello dei primi anni ’60, borgata marinara con una delle flotte più grandi del Tirreno siciliano, Franco aggiustava auto con la stessa cura con cui oggi sistema un piatto. Venditore di ricambi, conoscitore di motori, appassionato di ingranaggi: era un uomo delle mani e dell’ingegno. Poi, quasi per caso – per “arrotondare” e offrire qualcosa di più alla sua famiglia – si ritrovò pizzaiolo. In una piccola pizzeria nacque la scintilla che lo avrebbe portato a rivoluzionare la propria vita. E fu lì, una sera, che alcuni seminaristi, stanchi della solita pizza, gli chiesero un piatto di pasta. Quel gesto semplice fu l’inizio di tutto. Determinante fu il ruolo della mamma, custode di una cucina antica e sapiente. Franco si emoziona ancora oggi nel ricordarla: è lei ad avergli trasmesso i segreti della tradizione, quel sapere contadino e marinaro che ha trasformato in arte gastronomica. A lei si deve la nascita della sua cucina “di casa”, semplice ma profondamente autentica. La pizzeria divenne presto troppo stretta per contenere la sua voglia di fare, il suo desiderio di condividere. Così nacque la trattoria. Non un semplice ristorante, ma un luogo dell’anima, dove ogni piatto racconta una storia, ogni ingrediente porta con sé l’eco del mare e delle radici. Franco divenne presto un punto di riferimento per la comunità, un ambasciatore del gusto e dell’identità siciliana. La sua fama ha superato i confini dell’isola. Con la valigia piena di sapori e il cuore colmo d’orgoglio, Franco ha portato la cucina flavese fino in Giappone – dove è stato almeno sedici volte a insegnare l’arte della cucina mediterranea – e negli Stati Uniti, in Europa, ovunque ci fosse fame di autenticità. La sua trattoria è diventata una fucina di talenti: tanti giovani chefs, formatisi sotto la sua guida, oggi rappresentano la Sicilia nel mondo.
Nel tempo, Franco ha saputo coniugare gastronomia, impegno civile e passione per la propria terra. È stato anche assessore comunale, lavorando per il bene della comunità con lo stesso spirito con cui accoglie i clienti nel suo locale. Il suo pragmatismo, la sua capacità di trasformare idee in azioni concrete, si riflettono anche nei suoi piatti: essenziali, veri, intensi. Oggi Franco non è solo. Al suo fianco c’è l’inseparabile figlia, colonna portante della trattoria, e il nipote, che rappresenta la terza generazione. Un ragazzo attento, curioso, pronto a raccogliere l’eredità del nonno, a ricevere i suoi consigli – sempre dispensati con generosità e umiltà.
Durante l’ultima edizione del Tunes Festival 2025, Franco ha ricevuto un importante riconoscimento da parte della cantina Duca di Salaparuta una bottiglia gigante del prestigioso vino “Enrico”. Franco non è solo un ristoratore ma è anche portatore sano di cultura, di valori e di bellezza. Un altro riconoscimento è arrivato a “Francu u’ piscaturi” da parte dall’amministrazione flavese e il Comitato organizzatore con il premio “Thunnus Fest 2025”, con la motivazione: “Grande figura carismatica che abbinando professionalità, competenza ma soprattutto grande umanità e passione, è stato un sicuro punto di riferimento per la nascita e crescita del Polo gastronomico di Porticello legato alla cultura marinara”. Alla cerimonia era presente tutta la comunità, stretta attorno a lui in un abbraccio collettivo di gratitudine. Franco, con la sua immancabile bandana super colorata, sorride ancora. I suoi occhi azzurri scrutano l’orizzonte, pieni di speranza. Occhi che raccontano il mare, la memoria, il futuro. Occhi che ti fanno sentire a casa, anche se sei arrivato da lontano. Franco “u’ piscaturi” è più di un uomo: è un pezzo vivo di Sicilia.
Mario Liberto