A Palazzo dei Normanni premiazione della quarta edizione del concorso “Ami la tua Sicilia”

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Nella prestigiosa Sala Piersanti Mattarella del Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, si è svolta ieri la cerimonia di premiazione della quarta edizione del concorso “Ami la tua Sicilia”, iniziativa culturale ideata dal professore Giorgio Castagna, docente di Matematica presso l’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Cerda. Giunto alla sua quarta edizione, il concorso, nato per celebrare la Sicilia e le sue bellezze, continua a distinguersi per l’alto valore simbolico e formativo, incentrato sulla trasmissione dell’identità siciliana attraverso le arti della scrittura, del disegno e della musica.

Presenti all’evento con i loro preziosi elaborati, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Cerda, capaci di riscoprire e reinterpretare la propria terra con sensibilità e intelligenza.

Il professore Giorgio Castagna, ideatore e anima del progetto, ha aperto i lavori con un intervento di grande spessore. Ha annunciato la prossima pubblicazione, a cura della casa editrice Arianna, di un volume che raccoglierà le opere premiate, raccontandone il valore simbolico e culturale, in un’ottica di salvaguardia della memoria dell’Isola. Un gesto che si traduce in un atto d’amore verso la Sicilia e che rappresenta un modello replicabile di valorizzazione del patrimonio immateriale.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto al prof. Salvatore Vento, dirigente scolastico dell’I.C. “L. Pirandello” di Cerda e dell’Istituto “G. Oddo” di Caltavuturo, nonché presidente della commissione esaminatrice, composta dalla prof.ssa Angela Anselmo e dalla prof.ssa Floriana Milazzo per l’area letteraria; dalla prof.ssa Valeria Damiano e dalla prof.ssa Ferraro per l’area artistica; dal prof. Francesco Gelardi e dalla prof.ssa Francesca Adamo Sollima per la sezione musicale. Il professore Castagna ha voluto esprimere la sua più sincera gratitudine a tutti i colleghi docenti che hanno preso parte alla commissione, sottolineandone l’impegno, la sensibilità e il rigore con cui hanno valutato gli elaborati.

Tra i presenti, la prof.ssa Francesca Adamo Sollima, docente di Educazione Musicale all’I.C. “Rita Atria” e di Teoria, Ritmica e Percezione Musicale al Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria; la prof.ssa Valeria Damiano, docente di Arte presso l’I.C. “Pirandello” di Cerda; il prof. Pietro Attinasi, dirigente scolastico in pensione e rappresentante della casa editrice Arianna, il prof. Raimondo Pilato, docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico “N. Palmeri” di Termini Imerese.

Ad aprire la cerimonia, l’intervento particolarmente toccante della prof.ssa Adamo Sollima, che ha parlato con forza del ruolo formativo della musica: “La musica – ha affermato – sviluppa empatia e disciplina. La musica è storia, e portarla a scuola, dove si forma il cittadino di domani, significa dare valore a ciò che siamo”. Le sue parole sono state impreziosite da una performance eseguita insieme a Salvatore Maria Sclafani, uno dei più giovani e talentuosi mandolinisti d’Italia. Accompagnata dalla sua voce da soprano, i due hanno interpretato un’aria dal Don Giovanni di Mozart. Il giovane artista ha poi offerto un’ulteriore esibizione, accompagnata da una riflessione intensa: per amare la Sicilia, ha affermato, occorre anzitutto abbattere i pregiudizi.

Di particolare rilievo l’intervento della professoressa Valeria Damiano, il cui lavoro illustrativo ha saputo tradurre in immagine l’intensità poetica di un racconto firmato dallo stesso professore Castagna. Le sue illustrazioni, curate, sia per la pubblicazione precedente che per quella in uscita, restituiscono con grazia e profondità le atmosfere della narrazione, stabilendo un dialogo sensibile tra parola e disegno. Il loro sodalizio artistico rappresenta un esempio virtuoso di come la narrazione e l’arte visiva possano fondersi in un’unica voce espressiva, capace di toccare le corde più intime del sentire.

Con parole misurate e dense di significato, il preside Pietro Attinasi ha restituito al concetto di appartenenza un valore etico e civile, sollecitando un esame di coscienza: «Ognuno dovrebbe chiedersi se ama davvero la Sicilia». Un invito profondo, rivolto in particolare ai più giovani, affinché coltivino un sentimento autentico e consapevole, capace di resistere ai pregiudizi e alle semplificazioni. Amare la Sicilia, ha sottolineato, significa assumersi la responsabilità di difenderne la dignità, raccontarne la complessità e contribuire, con scelte quotidiane, a costruire un futuro fondato sulla cultura, sulla giustizia e sulla memoria.

Il professore Raimondo Pilato, figura chiave del progetto, ha guidato il pubblico in un viaggio narrativo tra le storie della Sicilia artigiana e contadina, tra passato e presente, ricordando che l’antico può fondersi col moderno solo quando resta viva la passione. “Ami la tua Sicilia è un messaggio che rivolgiamo soprattutto ai ragazzi: – questa terra è la vostra – ha affermato. Conoscetela, rispettatela, amatela. Non abbandonatela. Il futuro della Sicilia dipende da voi, da chi sceglie di restare e costruire qui qualcosa di bello e giusto. Ma ai responsabili di governo spetta la sfida più grande: creare le condizioni perché tutto questo sia possibile, perché restare non sia una rinuncia, ma una scelta di valore”.

Nel suo intervento, il professore Pilato ha inoltre voluto rivolgere un sentito ringraziamento alla Dirigente Scolastica del Liceo Scientifico “N. Palmeri” di Termini Imerese, prof.ssa Marilena Anello, per il sostegno offerto e per aver incoraggiato la partecipazione a un progetto che coniuga cultura, formazione e impegno civile.

Tra i momenti più interessante della giornata, la visita dell’onorevole Roberta Schillaci, deputata dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha voluto porgere un caloroso benvenuto agli studenti e agli ospiti nella sede dell’Assemblea, simbolo storico del potere civile e culturale dell’Isola.

Nel suo intervento, l’onorevole Schillaci ha invitato i giovani a vivere appieno l’esperienza di attraversare le sale del Palazzo dei Normanni, sottolineando come ogni spazio, ogni decoro, ogni pietra di questo luogo sacro alla memoria collettiva, costituisca un codice identitario da custodire. Il Palazzo, ha detto, è l’essenza viva della Sicilia, la sua coscienza architettonica e politica. Un invito alla consapevolezza e alla responsabilità, che ha reso ancor più pregnante il significato dell’iniziativa.

A impreziosire ulteriormente l’evento, la partecipazione dell’associazione La Nuova Compagnia Città di Cerda ETS, che ha regalato momenti di autentica intensità culturale con esibizioni di canti popolari e con le riflessioni della dott.ssa Francesca Castagna, centrate sul valore del folklore come linguaggio identitario e come strumento vivo di coesione sociale e trasmissione delle tradizioni.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al presidente Salvatore Imburgia, a Maria Assunta D’Avolio e a tutti i componenti del gruppo folkloristico “I Carrettieri”, la cui presenza ha allietato la manifestazione con calore e passione.
Tra i musicisti, Franco Musotto e Giovanni Imburgia, cui è stato conferito un riconoscimento per la dedizione dimostrata nel corso degli anni all’interno della compagnia. A dare voce insieme a Francesca Castagna, anche Rosita Cicero e Annalisa Castagna, interpreti sentite di una tradizione che continua a vivere grazie all’impegno e all’amore di chi la custodisce.

Culmine emozionante della giornata è stata la proclamazione dei vincitori: giovani autori e autrici che, con le loro opere, hanno saputo raccontare la Sicilia con originalità, profondità e delicatezza. I lavori premiati rappresentano una testimonianza viva del legame tra nuove generazioni e patrimonio culturale:

1° classificata: Maria Concetta Bartolotta, U’ coccio d’aliva

2° classificato: Luigi Iacuzzo, Mestiere dimenticato e in via d’estinzione

3° classificata: Edarjola Armato, Una vita da fioraia

Menzione miglior testo: Benedetto Manfredi Di Leonardo, U’ scarparu fu un mistere ro passato

Menzione elaborato grafico: Johnny Taormina, U’ conza piatti

Menzione per la tecnica: Nathan Muscarella

Menzione fuori concorso: David Dionisi, L’influencer
“Ami la tua Sicilia” non è soltanto un concorso, ma una dichiarazione d’intenti, una chiamata alla responsabilità collettiva di raccontare e proteggere ciò che siamo. In un tempo in cui l’identità rischia di sfaldarsi sotto il peso dell’omologazione, iniziative come questa diventano un importante richiamo al valore delle radici e alla necessità di custodire la nostra memoria collettiva.

Al professore Giorgio Castagna va riconosciuto il merito di aver restituito, attraverso il suo lavoro, una visione culturale capace di coniugare rigore, passione e bellezza. A tutti i protagonisti, un elogio sincero per la qualità dei contributi offerti e per l’amore autentico che traspare dai loro gesti e dalle loro parole.

Raccontare la Sicilia, oggi, significa compiere un atto educativo ed estetico insieme. Significa scegliere la profondità invece della superficie, la memoria invece dell’oblio, la partecipazione invece dell’indifferenza. E finché ci saranno persone così, la Sicilia potrà ancora guardare avanti con orgoglio.

Salvina Cimino

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