Le 15 donne del Comprensorio Termini Cefalù Madonie da ricordare nel 2023 secondo Esperonews

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Come ormai tradizione, dedichiamo l’ultimo articolo dell’anno a 15 donne del Comprensorio Termini Imerese, Cefalù, Madonie che in qualche modo, secondo il nostro giornale on line, si sono distinte per il loro impegno, l’attività, la professionalità e pertanto possono essere considerate, in qualche modo rappresentative, in positivo, dei dodici mesi appena trascorsi.

Sono donne impegnate a livello culturale, sociale, professionale. Diverse per età e storia umana. Sono occupate nel mondo del sapere e della divulgazione, sono al servizio di disabili, di emarginati e degli ultimi, quasi a sottolineare il grande e straordinario cuore di questo territorio. Svolgono un grande lavoro nelle associazioni, nelle istituzioni pubbliche o animatrici di iniziative culturali che tentano di raccontare e costruire percorsi diversi. Ma trova spazio anche chi ha vissuto tragedie e si impegna a non far rivivere ad altri gli stessi drammi. Ci sono donne che hanno sconfitto il proprio male impegnandosi nello sport raggiungendo traguardi straordinari e divenendo testimoni di come si può superare e trasformare in risorsa le proprie difficoltà. O chi insegue semplicemente i propri sogni che ha curato fin da bambina. Chi invece sceglie la promozione del territorio riscoprendo il settore agro pastorale, che può e deve avere un grande sviluppo nel Comprensorio insieme allo straordinario patrimonio storico artistico. C’è invece chi ritorna affascinato da luoghi che continuano ad avere una magia particolare. Ma anche chi nel settore professionale rappresenta nelle istituzioni pubbliche queste comunità.

In un momento storico segnato da atteggiamenti negativi e da facili disperazioni, non sempre ingiustificate, noi vogliamo, attraverso l’ultimo articolo dell’anno, dedicato a queste 15 storie di vita, offrire alle nostre comunità locali un piccolo segno di speranza.

Vogliamo mostrare la parte migliore, come diciamo ogni anno, dell’altra metà del cielo che vive nel comprensorio Termini, Cefalù, Madonie, e  spesso, inconsapevolmente, testimonia la bellezza, l’accoglienza e la solidarietà di questa terra.

Sono le donne della  parte orientale della provincia di Palermo nel quale si muove il giornale Esperonews e che per diversi motivi meritano di essere ricordate.

In quel piccolo universo c’è una sintesi del nostro mondo fatto di sogni e speranze, di ansie e dolori. Ma tutte dimostrano un grande amore per questa terra, verso i luoghi in cui abbiamo tutti la fortuna di vivere.

Abbiamo come ogni anno cercato di accogliere le segnalazioni che sono pervenute, di ricordare persone che con il loro impegno ci rendono orgogliosi, anche solo per un giorno, di abitare in questo frammento di Sicilia. Donne che portano avanti le proprie scelte con dedizione, passione e rigore.

Ma vogliamo anche esprimere un ringraziamento per quello che hanno dato alle nostre comunità, da estendere a tutti coloro che sono impegnate giornalmente al servizio del territorio, che credono nel cambiamento e in un domani diverso.

Ma l’articolo apre anche il nuovo anno che auspichiamo sia di rinascita, di speranza ma soprattutto di pace, in un momento in cui siamo tempestati quotidianamente da notizie di immani tragedie e di guerre che non si concludono, anzi che rischiano di ampliarsi e rendere ancora più oscuro e inquieto il futuro del mondo.

A tutti i nostri lettori gli auguri per un felice e sereno 2024.
Alfonso Lo Cascio

 

Iana Brancato

Mamma coraggio. È madre di Roberta Siragusa, la ragazza uccisa a Caccamo, con modalità atroci, nella notte tra il 23 ed il 24 gennaio del 2021. La ragazza era stata prima colpita e stordita con un sasso, poi bruciata viva nei pressi dello stadio e gettata in un dirupo. Iana è ausiliare presso PFE ASL 6 di Termini Imerese Ospedale Salvatore Cimino dal 2 maggio del 2001. Una collaborazione ospedaliera che nasce grazie a una ditta esterna la Dussmann. Il servizio di Iana si svolge all’interno della sala operatoria di ostetricia e ginecologia. Una vita segnata da quel tragico evento, che l’ha portata a vivere una esistenza difficile, ma da guerriera. Una esistenza punteggiata dalla sofferenza e giornate vissute con grande dolore. Un cammino di vita senza la giovane figlia strappata in maniera violenta. Ma essere una guerriera le serve per la famiglia e per Roberta. Il suo impegno è rivolto a dare voce ai più fragili e a chi subisce violenza. Il suo impegno è deciso e guarda a salvare vite umane in ragione della esperienza vissuta. Iana invita le giovani donne a denunciare al primo segnale di violenza del ragazzo, a confidarsi con i  genitori, vera ancora di salvezza. Il messaggio di Iana è questo: “Ragazze mi rivolgo a voi  Non fatevi uccidere da chi vi dice di Amarvi. Scappate al primo segnale, alla prima mossa violenta al primo ricatto, quando vi umilia. Quando capite che si tratta di possesso è gelosia. Roberta vivrà in ognuno di voi”.

 

Vincenza Cammarata

E’ nata a Scillato il 23 gennaio 1946. Dopo aver vissuto nel paese natale per ventiquattro anni, si sposa e si trasferisce a Valledolmo. È descritta da tutti come una donna forte e dai grandi valori. Tenace e guerriera in ogni situazione che le si presenta. Sempre allegra e disponibile con tutti, ama il rispetto. Enza la sciddatara (cioè di Scillato) a Valledolmo è sempre stata un’istituzione. Donna dal grande senso della socialità, capace di guidare splendidamente l’azienda di famiglia, e con un’attitudine da sempre considerata straordinaria: ricordare i numeri di telefono e le date di nascita di ogni persona che ha conosciuto durante la sua lunga vita. Appassionata anche di cinema, ha esordito quest’anno sul grande schermo con “Recomaterna”, il cortometraggio di Giuseppe Sangiorgi. La pellicola sta avendo un bel successo, e Enza è stata molto apprezzata dal pubblico, conquistando addirittura il premio come migliore attrice non protagonista al Lucania Film Festival. “Devo ammettere che quando ho iniziato a cercare un’attrice per il ruolo della nonna – scrive il regista Giuseppe Sangiorgi – la Enza non è stata la mia prima scelta: il caso ha poi scelto per me e così l’ho coinvolta in questa importante avventura. Ha accettato con immensa gioia e da subito ha iniziato a studiare le battute e il lungo monologo finale: si è dimostrata una grande professionista ottenendo così una prova d’attrice davvero superlativa”.

 

Daniela Cappadonia

Classe 1973, è originaria di Cerda ma dal 2004 risiede a Castellana Sicula dove insegna lettere presso la scuola secondaria di primo grado. Si è innamorata della Grecia in tutte le sue sfumature: il rapporto con la grecità ha segnato profondamente la sua vita sia sotto il profilo professionale che privato. Ha frequentato il liceo classico “Gregorio Ugdulena” di Termini Imerese e conseguito la Laurea in Lettere Classiche con una tesi in greco moderno, traducendo il romanzo di Kostas Varnalis “Il Diario di Penelope”. Nel 2020 riceve una pesante diagnosi di tumore al seno seguita da diversi interventi e terapie. Un ruolo importante nel percorso di cura lo ha rivestito lo sport, da sempre presente nella vita di Daniela, ma da questo momento ancora di più. Dal walking sulle colline madonite, inizia a correre inseguendo un sogno: partecipare alla maratona di New York per dimostrare che il cancro non è un impedimento ma un’occasione di rinascita. Nel 2023 entra a far parte delle Pink Ambassador della Fondazione Veronesi, donne con diagnosi di tumore al seno che corrono insieme per raccogliere fondi per la  ricerca e per dimostrare quanto l’attività fisica amplifichi il successo delle cure. Daniela ha tagliato il traguardo della maratona di New York il 5 novembre 2023. È diventata simbolo di tenacia e attaccamento alla vita e fonte di ispirazione per giovani e adulti della comunità madonita. Il suo prossimo obiettivo è la maratona di Atene del 2024.

 

Gian Clelia Cucco

Laurea in giurisprudenza, abilitata alla professione di avvocato. Fin da giovane impegnata nel sociale e al servizio del proprio territorio. Dal 1990 al 2014 si occupa di formazione professionale. Dal 2003 al 2012 viene nominata dall’Amministrazione comunale responsabile per la parte culturale e religiosa dei festeggiamenti di Sant’Anna, Patrona di Castelbuono, dando maggiore visibilità alla rievocazione storica del Corteo delle Chiavi. Responsabile del Progetto “Le Vie del Medioevo” per la parte relativa al Comune di Castelbuono. Contemporaneamente dal 2007 al 2012 è eletta Consigliere comunale, dal 2012 al 2015 Presidente del Consiglio e dal 2015 al 2017 Assessore alla cultura, turismo, sport, spettacolo e attività produttive del Comune di Castelbuono. Socia fondatrice della Cooperativa Aquilone ricopre il ruolo di Presidente. La Coop gestisce dal 2015 al 2019 due comunità per minori stranieri non accompagnati attivando percorsi virtuosi di socializzazione, integrazione dei minori e inserimenti lavorativi nel tessuto produttivo e dal 2018 due comunità per minori con disturbi gravi del comportamento. Si occupa anche di progettazione europea e di progettazione del Servizio Civile. Attualmente sta coordinando un progetto finanziato del Gal ISC- Madonie “Sostegno per la diversificazione delle attività riguardanti l’assistenza sanitaria, integrazione sociale e l’agricoltura”. Il progetto “Green Community NaturalMente Inclusi” si qualifica come pratica di sostegno alle fasce deboli attraverso la valorizzazione e la fruizione di attività agricole.

 

Elisa Demma

È termitana, classe ‘75, laureata in legge, madre di due giovani donne, avvocato abilitato, cassazionista, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Termini Imerese al secondo mandato. Grande viaggiatrice, curiosa, amante della natura e della lettura, sportiva, da sempre dedita alle persone, sia nell’ambito della propria attività istituzionale che nell’ambito dei rapporti familiari ed amicali, ha coniugato con impegno e dedizione il proprio ruolo nel mondo del lavoro con l’essere mamma di quelle che oggi sono due giovani donne impegnate nello studio, senza tralasciare l’impegno sociale e i rapporti personali. Consigliere Tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese, a novembre di quest’anno è stata eletta Presidente Nazionale del Movimento Forense, Associazione di politica giudiziaria maggiormente rappresentativa, dopo oltre dieci anni di costante impegno nella stessa, avendo contribuito a fondare la locale sezione nell’ambito del territorio del Tribunale di Termini Imerese. Negli anni ha rivestito ruoli istituzionali (componente rete Lab, delegata Congressuale, consigliere del Consiglio Distrettuale di Disciplina, tesoriere dell’ordine) ed associativi, sia a livello locale che nazionale. Crede fermamente nel valore della squadra ed ha sempre incoraggiato lo spirito di gruppo delle persone che la circondano allo scopo di creare valore aggiunto in tutte le attività nella quali si impegna.

 

Elisabetta Franchina

Classe 1990, vive a Sciara ed è pilota e navigatrice e di rally. Da diversi anni coltiva questa passione per le automobili da corsa, in particolare quelle da rally. E così, dalla piccola Peugeot familiare, è “partita” con la voglia di imparare e crescere sempre di più. Dal CRZ (Campionato rally di zona) solo in Sicilia all’IRC (International Rally Cup) fino al grande e prestigioso CIRT (Campionato Italiano Rally Terra) con Skoda Fabia R5 la classe regina dei rally. Un “curriculum gare” molto interessante che l’ha portata a conoscere anche i grandi del Motorsport come Tony Cairoli, Ari Vatanen e Ken Block piloti di fama mondiale. Elisabetta si ritiene fortunata perché per avere grandi risultati bisogna avere una grande squadra e un grande pilota. Ha corso con la potente 205 T16 evo 1 al “Rally Legend”, la gara più prestigiosa al mondo. Negli anni ha voluto mettersi alla prova sul lato sinistro del sedile con la regina “Skoda Fabia R5”, portando a casa un 1° posto femminile e 4° di classe, un risultato quasi inaspettato dato che era il suo debutto alla guida. Subito dopo, si è resa protagonista con la “Formula Gloria” sempre su strada anche qui portando a casa un bellissimo risultato 1° femminile, 1° classe e 3° di gruppo. Quest’anno ha partecipato ad altre gare dal Trentino al Veneto alla Toscana, con bei risultati e dicembre con una novità gara al “Bettega Tribute”, la gara dei campioni, con Skoda Fabia R5 conseguendo un 3° posto.

 

Sabina Ilardo

E’ nata a Cefalù nel 1971 ed è residente a Lascari, sposata e mamma di una ragazza. Ha conseguito il titolo di Assistente Sociale nel 1996 ma già dal 1995 e fino al 2001 ha svolto volontariato presso l’U.N.I.V.O.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi) di Palermo, dove era anche membro della Direzione. In questo contesto, impara inoltre il linguaggio Braille presso I.RI.FO.R  (Istituto per la Ricerca, la Formazione, la Riabilitazione) di Palermo. Difatti, discuterà la sua tesi di laurea proprio sulla “Scelta occupazionale dei soggetti non vedenti e possibilità concrete nella realtà della provincia regionale di Palermo”. A tal proposito, in Toscana, ha partecipato al corso per la formazione dei Volontari Pro Ciechi: questa esperienza di volontariato è stata estremamente arricchente per la sua formazione umana e professionale. Nel corso degli anni, ha coordinato diversi progetti a favore di anziani, disabili e minori a Cefalù ed in più comuni delle Madonie. La sua carriera nel terzo settore si sviluppa però, in  particolar modo, nel campo dei minori. Da ben 21 anni infatti, opera  presso la Comunità alloggio Regina Elena di Cefalù, ricoprendo il  ruolo di assistente sociale ed attualmente, anche responsabile della struttura. Una educatrice di grande professionalità ed accoglienza che la fa essere vicina alle esigenze dei ragazzi che si sentono compresi e motivati, qualità che l’hanno aiutata anche nell’approccio alle persone nello stato di bisogno.

 

Deborah Maria Inserillo

E’ una ragazza di 19 anni di Termini Imerese, attiva nel volontariato con il Banco Alimentare. Il Presidente Sergio Mattarella l’ha nominata quest’anno tra i nuovi “Alfieri della Repubblica” 2023. La giovane ha ricevuto il riconoscimento “per l’attività di volontariato con cui testimonia l’importanza della condivisione e del dono. Per l’impegno contro lo spreco alimentare, fatto di azioni concrete e di sensibilizzazione per uno sviluppo sostenibile”. “Alfiere della Repubblica” è una benemerenza riservata ai cittadini italiani, anche residenti all’estero, che, al momento della segnalazione, non abbiano ancora compiuto il diciottesimo anno di età, e ai cittadini stranieri residenti nel nostro Paese. L’Attestato d’Onore viene conferito al fine di mettere in luce eccezionali benemerenze nel campo dello studio, della cultura, della scienza, dell’arte, dello sport nonché del volontariato e con singoli atti o comportamenti ispirati ad altruismo e solidarietà che possano proporre modelli di comportamento positivi delle nuove generazioni. Il riconoscimento viene conferito dal Presidente della Repubblica Italiana su proposta del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, sentita un’apposita Commissione Valutativa. Deborah Maria Inserillo è nata il primo agosto del 2003 e studia Scienze dell’Educazione all’Università di Palermo con l’obiettivo di realizzare dei progetti in campo sociale per l’educazione dei giovani alla sostenibilità.

 

Carolina Lo Nero

Nasce a Termini Imerese nel 1972. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere, si specializza in Paleografia e sviluppa l’interesse verso la Storia medievale con il dottorato di ricerca in Storia presso l’università di Cambridge. Nel 2005 partecipa alla fondazione delle Edizioni Mercurio, una piccola casa editrice che ha come obiettivo una nuova didattica dei Beni Culturali attraverso la pubblicazione di guide turistiche illustrate per ragazzi. Inizia anche la collaborazione con la facoltà di Lettere di Palermo attraverso la docenza a contratto del Laboratorio di Scrittura. Nel 2010, la collaborazione con la diocesi di Cefalù porta alla realizzazione di quaderni didattici da supporto al Catechismo per la C.E.I. Nel 2013 inizia la produzione dei racconti. “Scacco matto alla mafia”, Navarra Editore, diventa anche un progetto legalità sponsorizzato dalla Fondazione Falcone. Nell’autunno del 2022 si trasferisce a Gangi, dove crea la Biblioteca privata “Santa Maria” offrendo gratuitamente al prestito la propria collezione di libri. Inizia così un rapporto di collaborazione con la comunità gangitana e madonita in generale. Il progetto principale diventa la promozione della lettura e partecipa al percorso verso la candidatura dei comuni madoniti a “Città che legge”. Nascono così “Libri d’alta quota”, per la promozione della lettura e la “Rete delle Biblioteche delle Alte Madonie”, uno strumento intercomunale per creare una sinergia tra le biblioteche e il territorio.

 

Giovanna Mirabella

Nasce a Termini Imerese e si laurea in Architettura presso l’Università di Palermo, con una tesi di Storia dell’architettura e restauro di monumenti di Termini Imerese. Pubblica il primo libro “I segni dell’architettura di età classica in Termini Imerese” e successivamente “Un architetto del senato termitano: Vincenzo La Barbera”. Consegue l’idoneità e dottorato di ricerca presso l’Università Federico II di Napoli. Continua a pubblicare studi e ricerche sulla sua città natale. Si specializza in storia dell’architettura medievale e cura atti di convegni da lei organizzati. Ha al suo attivo 58 pubblicazioni di cui alcune sulle tradizioni popolari siciliane pubblicate su “I quaderni del Pitrè” del Museo Etnografico Siciliano G. Pitrè. Ha prestato servizio presso la Soprintendenza BB.CC.AA. di Caltanissetta, Palermo e la Soprintendenza del Mare. Come architetto ha progettato e diretto lavori di restauro di vari monumenti tra cui la chiesa di San Francesco di Paola e la chiesa di San Giacomo Apostolo in Termini Imerese di cui ha pubblicato una studio in “Ecclesiae sancti Jacobi”, atti di un convegno dalla stessa organizzato. Da quarant’anni è socia Lions ed in questa Associazione ha organizzato convegni e conferenze. Ha ricoperto varie cariche distrettuali e quest’anno è stata eletta Presidente del Lions club Palermo Mediterranea. Lo scorso maggio ha pubblicato il libro dal titolo “Un libro di pietra, il linguaggio ermetico nel portico della cattedrale di Palermo”.

 

Vincenza Montana

Nata a Licata, in provincia di Agrigento, è laureata in Scienze Politiche, indirizzo politico sociale, all’Università degli studi di Palermo. Ha conseguito diversi Master, per bambini speciali, all’Università di Modena. Un master in bioetica nella facoltà di teologia di Palermo ed un altro in Counselor Empirico. E’ iscritta all’associazione Professionale del Counselor aderente alla Faip. Dal 2018 vive a Gangi ed è sposata con Francesco Giunta, con il quale gestisce un caseificio dove produce formaggi caprini. Emblematica la sua storia di vita personale, che l’ha portata da adulta ad abbracciare il lavoro in una azienda agro alimentare “La Capralat”. Nell’ultimo anno ha scritto un racconto autobiografico “Heidi da Gangi” edizione Arianna, uno spaccato di vita vissuta, una fiaba rivolta ai ragazzi a riscoprire i lavori antichi e a trasformare il sacrificio del lavoro in forza vitale. Ha partecipato alla progettazione di “Sicilia che Piace” a Geraci Siculo, ottenendo un grande riscontro con un interessante articolo nel Dossier Sicilia che Piace, antichi sapori, dove crea dei laboratori sensoriali, per la riscoperta di antichi sapori. Negli ultimi mesi ha creato una linea di cosmesi al latte di capra, un sapone, un latte corpo con latte di capra e mandorle ed un gommage per il viso, prodotti che non contengono profumi, conservanti, coloranti ne parabeni. Inoltre ha realizzato delle caramelle al latte di capra, gustose e ricche di elementi nutritive.

 

Enza Pantò

Da sempre impegnata nel sociale e nella socialità. Termitana doc e mamma di due splendidi figli Domenico e Luigi. Sposata con Gianni Geraci. Diplomata all’Istituto Magistrale “A. Rosmini” di Caccamo ha conseguito diversi attestati e tirocini per lo svolgimento della mansione di operatore sociale. È stata socia-volontaria nell’ambito della disabilità con l’associazione crescere insieme. Operatore socio-assistenziale hdc presso la scuola media “Paolo Balsamo” di Termini Imerese. Nel 2000 a Casteldaccia è stata educatore presso un centro ludico. Ha svolto successivamente Attività ludico-ricreative a favore di minori nell’ambito di progetti realizzati nel comune di Termini Imerese. È stata educatore per minori a rischio per la società cooperativa “Novi familia”. Ha partecipato al progetto “Città Amica dell’infanzia e dell’adolescenza” ed inoltre al Progetto “Colora la tua estate di colori” e al  Progetto Aliminusa: “E…state in festa!”. Tecnico esperto nella gestione dei servizi socio-assistenziali dei processi educativi. È, inoltre operatore sociale assistente hdc. Una vita dedicata agli altri, al sociale, al servizio del prossimo. Una predisposizione che l’ha reso un punto di riferimento nel mondo delle attività sociali. Infine, l’impegno di famiglia per lo sport con la società sportiva dilettantistica Sporting Termini. Una realtà consolidata fatta di un prezioso settore giovanile e una prima squadra, che milita nel campionato di prima categoria.

 

Tania Rinaldi

Di Petralia Sottana, è oncologa del Policlinico “P. Giaccone” di Palermo e coordinatrice sanitaria regionale della Samo onlus. Professionista di grandi doti professionali e umane. Nel suo vasto curriculum figurano attività formative e di ricerca. È specialista tumori del distretto Cervico–Facciale, dei Melanomi e tumori cerebrali. La continua e stretta collaborazione con l’U.F. Testa-collo diretta dalla Dr. L. Licitra, con la radioterapia diretta dalla Prof. P. Olmi presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, gli ha consentito di maturare una grande esperienza nel trattamento delle neoplasie rare. La sua attività scientifica attuale verte soprattutto sullo studio delle terapie biologiche sulle ghiandole salivari e la vaccinoterapia nel melanoma. Vanta diverse collaborazione con il MIUR e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per il quale a curato il progetto “Clinical and traslational research for tailored organ sparing treatments in head & neck cancer patients”. Forte l’impegno anche sul fronte delle cure palliative e soprattutto sullo studio dell’approccio comunicativo in campo oncologico nella triangolazione tra operatori, pazienti e famiglie.  Nel 2023 è vincitrice del premio “Donne che amano le donne” promosso dal Gruppo Terziario Donna ConfCommercio Palermo: un tributo per aver “dimostrato un profondo amore e impegno per il benessere, l’empowerment e il progresso della comunità in cui lavora e vive”.

 

Lucia Sammarco

Laureata in Giurisprudenza dipendente della Regione Siciliana in servizio presso il C.P.I di Petralia Soprana, a Castellana Sicula, suo paese d’origine, è stata da sempre impegnata  nel sociale e in politica. E’ stata Presidente del Club Culturale Castellanese e ha collaborato con l’associazione culturale “Il Cenacolo”, di cui fa parte. Ha guidato per due anni la sezione Petralie – Madonie della Fidapa, Durante l’ultima Cerimonia delle candele del sodalizio tenutasi alla Perla di Engio a Gangi, alla presenza della Presidente Fidapa del Distretto Sicilia Carmela Lo Bue, delle componenti del comitato di presidenza e della past presidente nazionale Cettina Oliveri, le è stato conferito il premio “Donna dell’anno 2023” con la seguente motivazione: “A Lucia Sammarco che con impegno e grande determinazione, ha saputo tradurre le idee in azioni concrete realizzando lo Sportello d’Ascolto con profonda stima e amicizia”. Lucia, oggi Past-Presidente della Sezione Petralie Madonie, è stata l’unica che durante il suo biennio di presidenza ha aperto uno sportello di ascolto per le donne vittime di violenza intestato Fidapa. Il primo, e ad oggi unico, della Federazione in tutta Italia. Lo sportello della “Rete antiviolenza Amorù – troppo amore uccide” è stato aperto a Castellana Sicula, presso i locali parrocchiali di via Trieste, e grazie alla quale anche le alte Madonie possono contare su un punto di riferimento per le donne vittime di violenza.

 

Adriana Scancarello

Classe 1973 è di Castelbuono. Giovane e vivace nella ricerca e nel sostegno della bellezza del suo paese. Ne ha tratto con parsimonia aspetti di valore per la promozione e la fruizione, ricoprendo prima il ruolo di Assessore alla Cultura di Castelbuono e successivamente quella di Direttore del Museo Civico del paese madonita. Nel corso di questo anno, come consulente del Sindaco, ha seguito l’iter della candidatura di Castelbuono a Città Creativa UNESCO nella categoria “Gastronomia”, in rappresentanza della Sicilia. Avendo a cuore la storia del proprio paese ha raccontato in modo ineccepibile la storia di un territorio vivace, che riconosce il proprio valore, e che promuove il cibo, la tutela della biodiversità, lo scambio del sapere, le buone pratiche. Si sta occupando con passione del programma “Madonie: cultura accessibile” volto a favorire accessibilità ed inclusione nei luoghi della cultura materiale e immateriale. Un progetto finanziato dal Ministero della Cultura che si avvale della collaborazione del SUAP Madonie, della SOSviMa, delle Soprintendenze di Palermo e Caltanissetta e delle Diocesi di Cefalù e Caltanissetta, e coinvolge anche alcuni Comuni del territorio, con un’unica proposta progettuale e la sua esecuzione che si basa su: accesso, partecipazione, inclusione e sostenibilità per promuovere un’esperienza culturale inclusiva delle Madonie e del suo straordinario patrimonio culturale.

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  1. Grazie a Tutte . Orgogliosa delle mie origini petralesi. Gente di montagna . Grazie a tutti

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