Psicologi della Sicilia lanciano campagna contro abuso della professione: sommerso pericoloso per la salute delle persone

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Si presentano come “psico-trainer”, “psicopedagogisti”, “psiconcologi” e in alcuni casi vantano titoli mai acquisiti o lauree mai conseguite.

Negli ultimi cinque anni il numero di segnalazioni vagliate dalla Commissione tutela della professione è abbastanza esiguo, forse perché spesso risulta difficile inquadrare correttamente le situazioni di fronte alle quali ci si trova. Proprio per questo l’Ordine degli psicologi della Regione Siciliana, in occasione della settima Giornata nazionale della psicologia, ha deciso di lanciare una campagna per tutelare il benessere psicologico dei cittadini e contrastare l’abuso della professione.
“Abbiamo pensato a una campagna informativa che durerà due settimane – afferma la presidente dell’Oprs, Gaetana D’Agostino – per dare valore alle tematiche psicologiche e tutelare la professione dello psicologo e la salute in generale. E’ fondamentale affidarsi a professionisti competenti. Per poterlo fare è sufficiente consultare l’Albo sul nostro sito www.oprs.it. Spesso ci sono fantomatiche professioni o pseudoprofessionisti che millantano di potere lavorare sulla psiche delle persone quando invece servono persone qualificate come uno psicologo per intervenire in maniera precisa. C’è un sommerso, rispetto all’abuso della professione dello psicologo, potenzialmente pericoloso per la salute delle persone e con questa compagna vogliamo creare più consapevolezza perché la salute psicologica è una cosa seria e  bisogna affidarsi a chi ha le competenze per farlo”.
Delle segnalazioni analizzate negli ultimi anni, quasi la metà è arrivata da parte di iscritti all’Ordine. Negli altri casi da cittadini o segnalatori anonimi. Nella maggior parte delle occasioni si tratta di soggetti che svolgono in maniera abusiva atti tipici della professione quali diagnosi, sostegno psicologico, psicoterapia, consulenze e trattamenti in ambiti di esclusiva pertinenza psicologica come ansia, depressione, disturbi alimentari, conflitti di coppia o familiari. E inoltre bisogna stare attenti all’utilizzo illegittimo dei titoli o di tecniche e strumenti riservati allo psicologo.
Gli iscritti all’Ordine regionale e i cittadini possono inviare una Pec a [email protected] o scaricare sul sito il modulo apposito indicando le generalità della persona da segnalare e ogni informazione utile per trovare riscontri. A questo punto la segnalazione viene vagliata dalla Commissione che, successivamente, valuterà se procedere con un’archiviazione, chiedere informazioni ed eventualmente diffidare l’interessato o segnalare i casi più gravi alle forze dell’ordine o alla magistratura. E’ possibile inoltre rivolgersi alla Cancelleria della Procura o a qualsiasi ufficio di polizia giudiziaria.
Gli ultimi dati sul bonus psicologico in Sicilia
Al 30 settembre 2022 sono state 318.299 le domande presentate per accedere al “bonus psicologico” (dati forniti da Inps). Di queste 21.085 sono arrivate dalla Sicilia. Qui di seguito la distinzione per provincia: Palermo 6.414; Catania 4.768; Messina 2.478; Trapani 1.616; Siracusa 1.594; Agrigento 1.404; Ragusa 1.240; Caltanissetta 1.040; Enna 531.
“Il boom di richieste – afferma la presidente D’Agostino – è un chiaro segnale di quanto i cittadini abbiano bisogno di stare bene sotto il profilo psicologico, respingendo inoltre il luogo comune secondo cui si rivolge allo psicologo solo chi ha un disturbo mentale. Per quanto il bonus sia stato un ottimo sostegno per la popolazione non possiamo fare affidamento su una manovra una tantum. Bisogna intervenire a livello strutturale perché è evidente che il sistema sanitario regionale, in questo momento, non riesca a far fronte alle richieste della popolazione”.