Termini Imerese, Associazione Spartacus denuncia alla Procura Sindaco e Assessore per violazione della normativa anticovid

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L’Associazione Spartacus ha presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti del Sindaco di Termini Imerese e dell’Assessore alle Politiche Sociali.

Nella lettera presentata al Procuratore il Presidente Antonino Ferrara (nella foto) scrive che “in data 11 dicembre 2021, in Termini Imerese, il Sindaco Maria Terranova, e l’Assessore alle Politiche Sociali Maria Concetta Buttà, durante un conviviale di fine anno promosso da un sodalizio locale, svoltosi in un ristorante cittadino, poneva in essere una serie di comportamenti in violazione della normativa emergenziale finalizzata alla prevenzione e al contrasto della pandemia da Coronavirus.
In particolare, nel corso del detto conviviale, entrambe le figure istituzionali sopra menzionate partecipavano ad attività ludiche che prevedevano lo stretto contatto con altri soggetti, omettendo in quel frangente di indossare la mascherina di protezione delle vie respiratorie e di osservare la regola del mantenimento della distanza interpersonale nei luoghi chiusi ma aperti al pubblico (nella fattispecie il Sindaco si metteva alla testa di un “trenino” danzante di persone all’interno del richiamato locale).
Il tutto è documentato da un video, girato in quegli istanti, che ha avuto notevole diffusione sui social e che si allega al presente esposto-denuncia, per mezzo di apposito DVD, per farne parte integrante.
I menzionati comportamenti posti in essere dal Sindaco e dall’Assessore, oltre a porsi in palese contrasto con la citata normativa emergenziale, assumono anche una connotazione diseducativa e moralmente riprovevole, proprio in virtù degli incarichi politico-amministrativi rispettivamente ricoperti dalle signore Terranova e Buttà, potendo al limite anche istigare e incentivare il quisque de populo a mantenere eguali comportamenti illegittimi con l’idea della più assoluta impunità”.
L’Associazione inoltre aveva segnalato i fatti al Prefetto di Palermo e al Presidente del Consiglio Comunale di Termini Imerese, chiedendo l’adozione degli opportuni provvedimenti di competenza nei confronti delle figure istituzionali menzionate.  
L’Associazione chiede alla Procura della Repubblica di Termini Imerese di valutare i fatti e di disporre gli opportuni accertamenti in ordine agli stessi, valutando gli eventuali profili d’illiceità penale e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti.