Covid: trattamento con anticorpi monoclonali, in Sicilia operativi 27 Centri. Uno sarà a Termini Imerese

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Sono ventisette i Centri attualmente autorizzati dalla Regione in Sicilia per il trattamento – con anticorpi monoclonali – dei pazienti affetti da Covid-19.

Un anticorpo è una proteina prodotta naturalmente dal sistema immunitario in risposta a un’infezione. Un anticorpo monoclonale è una molecola sviluppata in un laboratorio progettata per imitare o migliorare la risposta naturale del sistema immunitario del corpo contro un invasore, come un cancro o un’infezione.
Gli anticorpi monoclonali hanno un vantaggio rispetto ad altri tipi di trattamento per l’infezione, perché sono creati per colpire specificamente a una parte essenziale del processo infettivo. Un anticorpo monoclonale viene creato esponendo un globulo bianco a una particolare proteina virale, che viene poi clonata per produrre in massa anticorpi per colpire quel virus. Prima del Covid-19, sono stati sviluppati anticorpi monoclonali per il trattamento di diverse infezioni virali, come Ebola e rabbia.
L’assessorato della Salute ha specificato, così come già definito dall’Aifa, le procedure per la somministrazione dei medicinali.
La selezione dei pazienti è affidata ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai medici delle Usca e, più in generale, ai medici che abbiano l’opportunità di entrare in contatto con soggetti affetti da infezione da Sars-Cov-2 di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati. In particolare, i medici, sulla base dei criteri individuati dall’Aifa, identificano chi può essere sottoposto al trattamento e contattano il Centro più vicino per concordare data e modalità di somministrazione degli anticorpi monoclonali.
I Centri – il cui elenco è in costante aggiornamento – sono dislocati negli ospedali delle nove province: tre ad Agrigento (“San Giovanni Di Dio”, “Giovanni Paolo II” a Sciacca e “Fratelli Parlapiano” a Ribera) e a Caltanissetta (“Sant’Elia”  e due al “Vittorio Emanuele” a Gela); otto a Catania (tre al “Cannizzaro”, due al “Garibaldi” e uno ciascuno al Policlinico “San Marco”, al “Santa Marta e Santa Venera” ad Acireale e al “Maria Santissima addolorata” a Biancavilla); uno a Enna (“Umberto I”), due a Messina (entrambi al Policlinico “Martino”), sette a Palermo (due a “Villa Sofia-Cervello” e al Policlinico, uno ciascuno al “Civico-Di Cristina Benfratelli”, al “Cimino” a Termini Imerese e a Partinico); uno ciascuno a Ragusa (“Civile Ompa”), Siracusa (“Umberto I”) e Trapani (“Paolo Borsellino”).