Crisi agroalimentare: a Sciara nasce un gruppo su Facebook per spingere a consumare i prodotti locali, ecco come

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La Sicilia è sicuramente uno dei posti più invidiati sulla Terra, vuoi per la posizione geografica ottimale con i suoi annessi e connessi, vuoi per la storia millenaria, insomma un vero e proprio paradiso terrestre.

Tuttavia non è così semplice come sembra, da anni ormai assistiamo a fenomeni di globalizzazione che hanno modificato gli stili di vita dei siciliani e purtroppo anche i nuovi modi di pensare non aiutano a conservare quanto di buono c’è in questa magnifica terra. I giovanissimi o gli adulti in carriera, preferiscono mangiare qualcosa di “veloce” perchè è vero che la vita è diventata più veloce ma è pur vero che questi prodotti “fast” sono anche abbastanza gustosi, veloci e costano poco ma in realtà la qualità di questi alimenti non è neanche paragonabile a tutti quei prodotti sani e genuini che provengono dalla terra. Negli ultimissimi anni però, forse, qualcosa sta cambiando in meglio, se da un lato quasi tutti i giovani sono desiderosi del “posto fisso” magari stando seduti dietro una bella scrivania, una discreta parte ha deciso di ritornare alla terra, la stessa che i nostri nonni hanno combattuto per averla anche pagando prezzi di sangue. I giovani lentamente tornano alla terra e lo fanno investendo sul biologico, sulle cose naturali e su quello che la natura può offrire senza intaccarla ulteriormente bensì sperimentando nuove tecniche sostenibili anche con l’aiuto di mezzi tecnologici come sensori, droni ecc. Così facendo è entrato in gioco tutta una serie di fattori che hanno creato una rete tra agricoltori/allevatori, ristoratori di qualsiasi tipo, negozi, ortofrutta, mercati ortofrutticoli e molto altro ancora fino ad arrivare al consumatore che acquistava questi beni prodotti nelle varie provincie siciliane, tutto sembrava dunque andare per il verso giusto fino a quando non è arrivato il Sars-cov2 (coronavirus) con annesso lockdown e tutto quello che sappiamo, distruggendo quanto si era creato fino a quel momento. Agricoltori, allevatori e produttori vari, adesso iniziano a soffrire ulteriormente perché la produzione si sta perdendo e con essa anche i profitti sperati sono andati in fumo tanto che migliaia di broccoli, cavolfiori e carciofi sono stati sottoposti alla fresatura perché invenduti ma c’è chi non ci sta. I social network sono ormai un mezzo di comunicazione importante perché grazie ad essi ci si può connettere da un capo all’altro del mondo, il tutto in tempo reale, per tal motivo la dott.ssa Maria Montagno ha pensato di aprire un gruppo su Facebook per promuovere e valorizzare quelli che sono gli ortaggi di stagione coltivati a Sciara e non solo, cucinati sia in maniera tradizionale sia in maniera elaborata aggiungendo degli ingredienti nuovi che possano creare un’interazione con quelli locali. “Posso affermare che – ci rivela la dott.ssa Montagno – con l’idea di preparare i carciofi in un determinato modo o la zucca, oggi, le persone guardando queste preparazioni sul gruppo hanno voluto sperimentare a casa propria le ricette proposte. L’obiettivo quindi è quello di coinvolgere più gente possibile, dare visibilità al gruppo invogliando le persone ad acquistare i prodotti locali e rivolgersi anche alle persone emigrate affinché possano dare larga diffusione a quella che è una cucina sana e genuina”. Il gruppo si chiama “I cibi della mia Terra, Sicilia”, e conta già quasi 1700 iscritti che si stanno scatenando con le più disparate ricette culinarie tanto da inventarne delle nuove come ad esempio la “Carcina” ossia un carciofo intero rivisitato come se fosse una vera e propria arancina, nata dall’inventiva e dalle mani della sciarese Elisa Filippello. La speranza è che questo possa diventare un trampolino di lancio per la creazione di nuove iniziative a favore del territorio. (Clicca qui per accedere al gruppo)
Giovanni Azzara