Altavilla, al via la 396esima edizione della Festa della Madonna della Milicia

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Si celebra ad Altavilla Milicia, nei giorni 6-7-8 Settembre, la 396esima edizione della Festa della Madonna della Milicia, una tradizione che si rinnova ogni anno, una festa molto particolare definita dal Pitrè “Una delle feste più importanti della Sicilia Occidentale”.

La festa ha inizio il 6 settembre ma le celebrazioni della Madonna hanno inizio con l’ottavario, tradizionale novena che rievoca l’arrivo del quadro ad Altavilla Milicia, per 8 giorni i Milicioti, guidati dai Confrati, rendono omaggio alla Madonna della Milicia insieme a tanti devoti che accorrono dalla provincia per pregare la Madonna. La Festa della Madonna della Milicia è un evento grandioso che ogni anno richiama ad Altavilla per tutto il mese di settembre migliaia di pellegrini provenienti da tutta la Sicilia, significativa è la presenza dei devoti emigrati che vengono da Chicago, dove esiste la più grande comunità di Altavillesi all’estero.
La festa solenne comincia il 6 settembre, alle cinque del mattino una folla di migliaia di fedeli provenienti dai paesi viciniori, Bagheria, Porticello, Casteldaccia, Trabia e Termini Imerese si radunano nei pressi della stazione ferroviaria per il pellegrinaggio che li condurrà in preghiera fino al Santuario, dove si concluderà con una santa messa presieduta dall’Arcivescovo di Palermo mons. Corrado Lorefice.
Qui per tre giorni, le Sante Messe si susseguono ad ogni ora e si assiste ad un pellegrinaggio continuo di devoti che a piedi si recano al Santuario. I pellegrinaggi continuano anche dopo la festa per tutto il mese di settembre. Il Paese per diverse settimane è un paese in festa, luminarie, bancarelle di giocattoli e prodotti tipici: noccioline, pistacchi, torroni. Il prodotto tipico per eccellenza è la salsiccia, che viene acquistata nelle macellerie e degustata nei “Tavuliddi” tipici ristorantini all’aperto che si trovano in corrispondenza delle macellerie, oppure si può degustare, nelle bancarelle gastronomiche, il panino con la salsiccia. Giuseppe Pitrè nel libro Feste Patronali in Sicilia sottolinea che la prima salsiccia nel Palermitano si degustava ad Altavilla e che era particolarmente rinomata perché ad Altavilla c’erano degli allevamenti di maiali. In particolare le bancarelle trovano posto al belvedere e in via Loreto, che diventano, per i tre giorni di festa, scenario di sapori e soprattutto odori tipici delle feste popolari. Il primo giorno si conclude con la salita del carro da via Roma fino a via Cesare Battisti. Il Carro Trionfale di Altavilla rispecchia in parte i modelli antichi di Santa Rosalia di Palermo, infatti ha la forma di una barca sormontata da una struttura a candela tipica dei carri ottocenteschi, che venivano realizzati a Palermo in onore di Santa Rosalia.
Il secondo giorno la messa e l’omaggio floreale a Maria da parte dei fanciulli alle ore 11,00, alle ore 18,00 Primi vespri della Natività della B.V. Maria presieduti dal Ciantro, mons. Salvatore Lo Monte, alla presenza dei Canonici del Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Palermo. Infine alle ore 19.00 salita del Carro Trionfale trainato dai buoi.La festa raggiunge il suo culmine l’otto settembre, giorno della natività di Maria, con due grandi eventi la condotta dei Doni e la processione Solenne del quadro. La mattina alle ore 11.00 la Messa Solenne con le autorità civili, militari e religiose e a seguire alle ore 12.00 la Condotta dei Doni, chiamata anche processione delle torce, a questa processione non partecipano i sacerdoti, perché secondo la tradizione popolare il rapporto tra la Madonna e la gente è diretto senza l’intermediazione del clero. I Confrati aprono il corteo seguiti dai fedeli che vengono al Santuario a sciogliere il voto portando in processione cere, torce, ed ex-voto che riproducono parti del corpo in cera, bambinelli e monili di argento che vengono legate alla candela sotto l’immagine della Madonna della Milicia, un’altra caratteristica è che il fedele che scioglie il voto indossa o l’abitino della confraternita o il “luto” invece le donne indossano “u votu”, un abito rosso trattenuto alla vita con un cordone giallo. Si tratta dello stesso colore che si ritrova nel quadro nella figura del committente ed è lo stesso rosso dell’abito di Gesù, è un modo per volere indicare ai devoti che per raggiungere la salvezza bisogna rivestirsi di Cristo. Quindi indossare il “lutu” o il “votu” durante il periodo della festa è un altro modo per sciogliere il voto.
Nel pomeriggio alle ore 18,00 si svolge la solenne processione della Madonna, portata da circa 100 confrati e portatori di vara. Il quadro è portato per le vie del paese seguito dai fedeli. Durante il percorso della processione due sono i momenti attesi: il saluto dell’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice ai fedeli dal balcone del palazzo municipale e le tre “volate degli angeli”, due bambini vestiti da angeli vengono librati in aria con delle funi e calate sulla vara della Madonna. A conclusione del suo percorso il quadro della Madonna viene rivolto dai confrati verso Palermo in segno di protezione e benedizione. Una volta rientrata in chiesa la vara viene sistemata in modo tale da poter fare uscire il Quadro della Madonna, di grande suggestione è il momento in cui il quadro percorre tutta la navata centrale per essere riposta nell’alloggio sopra l’altare. Al rientro del Quadro il coro del Santuario Regina Pacis esegue il canto dell’Akathistos. La Festa si conclude con la discesa del Carro Trionfale alle ore 11.30 e con i giochi d’artificio.