Alia, Magie luminose del Solstizio d’Estate alla tholos della Gurfa

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Con una serie di attività prosegue l’intenso lavoro di studiosi ed associazioni di volontariato per la valorizzazione e la ricerca culturale nel complesso rupestre della Gurfa di Alia.

Proprio nei giorni significativi del Solstizio d’Estate, il 22 giugno scorso, organizzato dall’Associazione Culturale Paidea con BCsicilia ed il supporto dei Comuni di Valledolmo ed Alia, si è svolta la suggestiva lettura commentata del Minosse di Platone, “Quando la Legge rende felice la città”, con intervento musicale del Coro polifonico Elaia.
Il 16 giugno era stato invece il prof. W. Curtis a visitare la Gurfa, accompagnato dall’architetto A. Lo Bello, per un sopralluogo scaturito dalla lettura di scritti ed attribuzioni di Carmelo Montagna. Curtis è un importante  storico e critico dell’arte e dell’architettura; appena entrato nell’ambiente a tholos  lo ha definito “Spazio Sacro meraviglioso”( Wow, this is Sacred Space, Wonderfull !)
Il 24 giugno, per iniziativa di Carmelo Montagna ed il prezioso supporto di Elisa Chimenti e Calogera Gattuso di BCsicila e loro collaboratori, è stata l’archeologa M. De Franceschini a visitare la Gurfa per l’interesse scientifico degli straordinari effetti di luce che sono stati verificati ormai da parecchi anni agli Equinozi ed al Solstizio d’Estate. Il 25 giugno ha visitato i reperti del vicino Museo Archeologico Regionale di Marianopoli per rendersi conto del contesto culturale più prossimo.
L’archeologa M. De Franceschini è importante punto di riferimento internazionale e fra i massimi esperti per l’indagine archeoastronomica della Villa Adriana di Tivoli e del Pantheon di Roma. Un servizio del tg3 nazionale le è stato dedicato il 7 aprile 2019 proprio per lo studio dei fenomeni luminosi rituali che si manifestano al Pantheon, così straordinariamente simile nella sua spazialità interna alla tholos della Gurfa. La studiosa afferma che: “La Luce è simbolo del potere dell’Imperatore, che poteva mostrarsi al pubblico e dire io sono così potente che comando anche il corso del Sole; venite in questo giorno e vedrete apparire un arco luminoso sopra di me che è segno del mio potere” La sua scoperta di quell’effetto lucente data al 2017 e conferma l’antica attribuzione del Pantheon, che prima di diventare la chiesa attuale di S. Maria dei Martiri era dedicata  alla celebrazione della Dea Madre Cibele. Quindi per la De Franceschini  “l’archeoastronomia conferma il dato antico del Pantheon a supporto dell’attribuzione, anche con il simmetrico effetto di Luce esterno, con il cerchio contenuto nel quadrato pavimentale, dove lo stesso Imperatore si inondava di Luce sopra lo schema progettuale del Templum etrusco, fondativo della città.”
L’identico effetto di Luce al Solstizio d’Estate la De Franceschini lo ha potuto “vivere” con grande stupore e meraviglia sotto la potente Lama di Luce della tholos della Gurfa, che in questi giorni verifica anche nei nostri misteriosi ipogei l’archeoastronomia delle magie luminose sperimentate al tempo dell’imperatore Adriano; ha definito questi suggestivi effetti, documentati dalle immagini, come “Apparizioni e Teatro della Luce del Solstizio… Segreto di questo sito straordinario! Questo ‘Bacio del Sole’ preistorico che si trasforma in Epifania solare.”
Si è ripromessa di tornare, anche per visitare ambienti similari di Caltabellotta con la guida dello studioso Enzo Mulè.
Carmelo Montagna, nel ringraziare sia il prof. Curtis che l’archeologa De Franceschini per i loro importanti contributi scientifici, ha così ha sintetizzato: “‘Importante sopralluoghi di verifica che servono a rimettere nel giusto ambito di ricerca la questione della Gurfa, per la quale indago ormai da parecchio tempo.  Mi sembra superfluo sottolineare che dovrebbe essere così definitivamente archiviata l’ipotesi progettuale per fossa granaria della tholos forata; che per giunta, a detta di ambienti accreditati, sarebbe stata scavata in diverse fasi genericamente medievali, come per i vari ambienti ipogei limitrofi. E’ invece con evidenza un luogo impregnato di arcaica sacralità, che funziona per la misurazione rituale del Tempo Cosmico Equinozi/Solstizi, come ampiamente verificato negli anni. Quella lama di Luce che in questi giorni colpisce il punto di attacco fra pavimento e parete, per poi risalire al foro/oculus di sommità, è angolata esattamente a 72° alla base e 36° al vertice, che corrisponde alla costruzione geometrica del Triangolo Aureo, figura progettuale in sezione verticale che determina il paraboloide di rotazione nella sua configurazione volumetrica. Cioè: è la firma del progettista…di tradizione dedalica. Quella firma del Triangolo Aureo è marcata perfino sul fianco destro dell’ingresso al vano a tenda/cripta funeraria. A prescindere da altre mie attribuzioni, mi sembra che tutto sia  estremamente chiaro e rimesso nel giusto cassetto della Grande Architettura, in un sito di grande fascino e bellezza che attende ancora la giusta visibilità istituzionale. Ricordo a tutti che il sito è  ufficialmente censito come “Luogo degli eroi per il mito di Dedalo e Minosse” nel Decreto dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana n°8410 del 3.12.2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n°3 del 22.1.2010, che istituisce la “Carta regionale dei luoghi dell’identita’ e della memoria” .

Tholos della Gurfa: M. De Franceshini sotto la Luce smaterializzante, 24 giugno 2019, ore 12 solari.

1 COMMENT

  1. Grandi risultati scientificamente dimostrati dallo studioso e storico dell’arte prof. Carmelo Montagna.

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