Il labirinto nel mito, nella storia, nella realtà. Tre incontri a Castelbuono

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Il primo labirinto della storia fu quello di Cnosso, via via ne seguirono altri. Dal mito alla realtà, l’uomo non sembra fare a meno del labirinto.

Ci sono labirinti nell’arte gotica, nella letteratura, anche la stessa vita, a volte, è concepita come labirinto. Ma cosa è davvero un labirinto? A cosa serve? Perché l’uomo ha avvertito l’esigenza di creare questo strano manufatto? Il labirinto è solo un elemento concreto dell’architettura o ne esiste uno più metafisico? Anticamente esso era unicursale, cioè ad una unica via, nel tempo è sempre più diventato complicato uscirne. Un mondo affascinante che ha incantato la storia del tempo intimo e universale. L’uomo ha bisogno di uscire fuori dal labirinto interiore e nello stesso tempo ne crea sempre di più e nuovi. Un gioco continuo che mette a dura prova il pensiero e la sua stessa evoluzione.
Tante sono le domande a cui corrispondono tante curiosità e l’Accademia dei Curiosi  propone tre incontri culturali sull’argomento. Un viaggio culturale che attraverserà i tempi e gli uomini che hanno reso il labirinto un vero e proprio mito, un mondo denso di curiosità che aspettano solo di essere svelate.
Il primo dal titolo “Corsi e ricorsi della mente e del corpo”, vedrà come relatori Camillo Palmeri, Angelo Cucco e Vincenzo Ippolito, e si terrà il 17 novembre, il secondo dal titolo “La pietra filosofale” avrà come relatori Camillo Palmeri e Francesco Pinello ed è previsto per il 2 dicembre e infine il terzo incontro con gli interventi di Camillo Palmeri, Martino Spallino e Angelo Cucco che parleranno “Dal mito alla tessitura del pensiero”. Tutti gli incontri  inizieranno alle ore 17,00 e si terranno presso l’Accademia dei Curiosi in via Cavour 90 a Castelbuono.