Sparatoria a Macerata. Intervento Anpi Termini Imerese

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La sparatoria avvenuta nei giorni scorsi a Macerata, dove un uomo, Luca Traini, ha seminato il panico tra la gente, sparando all’impazzata dalla sua auto contro alcuni innocenti passanti, pone una questione di allarme sicurezza e rigurgiti fascisti.

A questo proposito riceviamo dal presidente della sezione Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, di Termini Imerese il seguente comunicato, che pubblichiamo.  

L’atto terroristico perpetrato dal fascista maceratese, minimizzato ad arte da chi ha interesse a radicalizzare il confronto politico preelettorale, costituisce una sfida per la coscienza civile e la cultura democratica della parte migliore del nostro Paese. Contrariamente a chi vorrebbe alimentare nel silenzio l’indifferenza verso il crescendo di razzismo e di violenza di questi ultimi mesi, riteniamo che sia un dovere morale e civile fare in modo che nessuno volga altrove lo sguardo mentre atteggiamenti, discorsi e comportamenti di chiara impronta neofascista, i cui autori sono sotto gli occhi di tutti, avvelenano il clima sociale e politico italiano e minacciano gli stessi fondamenti della convivenza democratica e il rispetto dei Diritti Umani. L’ANPI di Termini Imerese ribadisce con estrema convinzione la difesa dei valori costituzionali della uguaglianza, della pace, della non violenza e della solidarietà; denuncia il tentativo, da qualunque parte provenga, di sfruttare un fenomeno e un problema epocale, come quello dell’immigrazione, come occasione per alimentare atteggiamenti viscerali e irrazionali di rifiuto e di odio razziale, segno di arretratezza culturale e civile e di cinismo politico e sociale. Invita tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti del Paese a consolidare le convinzioni democratiche, il rispetto della persona umana di qualsiasi etnia, cultura e provenienza e a chiedere con forza e coraggio, a tutte le Istituzioni, la difesa esplicita e rigorosa dei valori e dei principi su cui si fonda la Costituzione Italiana. Nel 70° anniversario della promulgazione della Carta, chiediamo in particolare ai dirigenti, ai docenti, agli educatori della Scuola costituzionalmente fondata, di rafforzare il legame tra formazione culturale e valori della legalità e della convivenza democratica, coltivando la Memoria degli orrori e delle tragedie di cui fu responsabile il fascismo e la passione per la Libertà e la Giustizia che animò i Padri della Repubblica.
Il Presidente della Sezione “G. Li Causi”