Piattaforma rifiuti Ecox a Termini. I Verdi chiedono che venga spostata altrove

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“Non siamo contrari in linea di principio alla realizzazione di piattaforme per il trattamento dei rifiuti organici”.

Così esordisce Carmelo Sardegna, portavoce regionale dei Verdi, a proposito del progetto di Ecox di realizzare nell’area industriale di Termini Imerese un impianto per il trattamento dei rifiuti. “E’ un modo per riutilizzare gli scarti organici e ridurre il costoso conferimento in discarica, che è la vera “piaga” della questione rifiuti in Sicilia”. Ciò che contestano però è il metodo attraverso cui si è giunti al rilascio dell’autorizzazione alla ditta Ecox e la scelta di realizzarlo proprio lì, nell’area industriale di Termini. Sul primo punto i Verdi criticano il metodo usato dalla Regione Siciliana per rilasciare l’autorizzazione, che non ha tenuto conto dei pareri contrari espressi più volte dai cittadini, dalle associazioni ambientaliste – come Legambiente – e dal consiglio comunale (ricordiamo che lunedì scorso i consiglieri hanno votato all’unanimità una mozione che impegna il commissario straordinario, Girolamo Di Fazio, ad intraprendere ogni iniziativa per bloccare la realizzazione dell’impianto). Circa la scelta del luogo, per i Verdi si tratta di una decisione sbagliata, perché lì “ci sono importanti insediamenti civili e commerciali, ambientali e culturali, che non possono certamente tollerare un impianto di trattamento di rifiuti, peraltro a circo aerobico”, ricorda Sardegna. Lì vicino ci sono infatti la Riserva regionale di monte san Calogero, l’area archeologica di Himera, un supermercato alimentare, l’autostrada Palermo-Catania, numerose case abitate tutto l’anno. Ecco perché l’idea è sbagliata. Ed allora? Allora i Verdi propongono al commissario straordinario del comune, in una lettera inviata oggi, di bloccare l’iniziativa di Ecox e vedere se possibile spostare il tutto altrove, in un altro luogo del territorio comunale, “dove gli effluvi maleodoranti ed i rumori della lavorazione dei rifiuti non possano nuocere ad altri insediamenti abitativi, archeologici, naturalistici e lavorativi”.