Luana e il lieto fine: il ritorno a casa

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Storia a lieto fine, quella di Luana Bonafede, la quattordicenne campofelicese che si era allontanata da casa giovedì. I genitori l’hanno raggiunta alla stazione ferroviaria di Napoli dove la Polfer, avvisata dai Carabinieri di Campofelice, l’hanno individuata ieri mattina.

Un messaggio di Luana a un’amica aveva fatto intuire al legale della famiglia, Giuseppe Di Maggio, che potesse trovarsi lì. Il ponte creatosi tra i locali militari dell’Arma, coordinati dal capitano Guglielmo Palazzetti della Compagni di Cefalù, e i colleghi in stazione ha poi fatto il resto.

Luana era stata accompagnata a scuola, giovedì mattina, 2 febbraio, dalla madre che lavora a Cefalù, dove la figlia frequenta il primo anno del locale liceo classico. Non sarebbe ritornata se non nel pomeriggio, accompagnata dai genitori della compagna dove si sarebbe dovuta fermare dopo la scuola. In realtà non è mai entrata in classe. Attorno alle 19 la telefonata alla famiglia della compagna di classe per scoprire che lì non c’era mai stata. Scatta l’allarme.

Intanto Luana, avvistata per l’ultima volta attorno alle 19 presso il lungomare di Cefalù, proseguirà da sola, in treno, il suo viaggio. Il cellulare rimarrà spento per tutta la notte di giovedì, per riaccendersi l’indomani. Un messaggio ai genitori per tranquillizzarli e per proseguire. Intanto la Procura di Termini Imerese aveva emesso un decreto di tracciamento. 

Per tutto il periodo, in cui tante le ipotesi, anche le più terribili cominciavano a prendere corpo, rimane attiva una rete di solidarietà, soprattutto tra gli amici di Luana. Si tenta di mantenere un contatto telefonico con la ragazza, ma i buchi e i vuoti continuano. Fino all’epilogo, fortunatamente fausto, nel capoluogo partenopeo. 
“Ragazza molto intelligente – ha commentato l’avvocato Di Maggio – e lo avverti fin dalle prime battute di un discorso intavolato con lei. Molto amata dall’attuale famiglia”. Si tratta del nucleo che ha adottato Luana. Perché si sia recata proprio a Napoli o si sia alla fine fermata lì e perché abbia deciso di prendere quel treno e lasciar cadere le sue tracce, non è emerso con certezza. Saranno ora tanti i chiarimenti oggetto di confronto con i genitori. 
Sul suo profilo facebook, la ragazza ha infine scritto: “Ciao a tutti. Sto bene. Il mio è stato un atto da ingenua bambina incapace di rendersi conto di poter creare dei disagi. Chiedo scusa a tutti coloro che si sono preoccupati”.