Oltre 100 capannoni bloccati nelle aree industriali di Palermo, Termini Imerese, Carini e Caltanissetta. Piccole e medie imprese attendono il riscatto immobili

0
123

Oltre 100 i capannoni bloccati nelle aree industriali di Palermo, Termini Imerese, Carini e Caltanissetta, altrettante le piccole e medie imprese che attendono il riscatto degli stessi immobili.

Un Istituto per lo sviluppo delle attività produttive in Sicilia, l’Irsap, che non prende il volo ma, soprattutto, una Regione incapace di dare risposte concrete per il rilancio delle aziende nella nostra Isola che operano in un contesto di totale abbandono”. Così la deputata del Movimento 5 Stelle Angela Foti a seguito dell’audizione svoltasi  in III commissione all’Ars. Tutto inizia oltre 4 anni fa quando, con l’entrata in vigore della legge di riforma delle ASI, nel 2012 e, viene prevista la vendita degli immobili ai legittimi assegnatari, con un pagamento che doveva essere effettuato entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione. “Si intuisce subito che tale norma non favoriva la vendita, – afferma Foti – andata in porto solo per pochi fortunati”. Ad aggravare la situazione vi fu una richiesta di parere legale fatta dall’allora commissario Alfonso Cicero all’ufficio legale della Regione sulla legittimità di scomputo dei canoni versati. “Le motivazioni che hanno spinto il commissario a richiedere il parare all’ufficio legale Regionale hanno tanto il sapore dell’ostruzionismo che di fatto ha impedito ad oggi il normale iter previsto dai contratti e dalla legge in vigore al momento dell’assegnazione e stipula degli stessi. “La vendita dei capannoni ai legittimi assegnatari – conclude la parlamentare Foti – è un’azione strutturale di sviluppo del territorio, bisogna procedere urgentemente”. Tra due settimane l’incontro con il commissario straordinario dell’Irsap Maria Grazia Brandara dove saranno invitate le aziende insediate nelle ex ASI di Caltanissetta e Termini Imerese, rappresentate dal consorzio Himera; nel frattempo la III commissione all’Ars si farà promotrice della nascita di un tavolo tecnico per poter meglio definire l’iter per cessione dei capannoni, evitando il sorgere di ulteriori contenziosi.