Erasmus+ mobilita i giovani europei nelle Madonie

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Provengono da Estonia, Polonia, Romania e Italia i venti ragazzi (cinque per paese) impegnati nel progetto di scambio giovanile “Climate change is real, The challenge is exciting”, nell’ambito del programma europeo, Erasmus+ per un importo finanziato di 10.000 euro.

Quattro dei cinque ragazzi italiani provengono da Collesano, sede del progetto, e il quinto, il leader del gruppo italiano, è Alessandro Nicotera, esperto in metodologia di educazione non formale presso il forum nazionale giovani e il forum regionale campano, impegnato nella facilitazione delle attività. Il progetto, di cui il Comune di Collesano è capofila, è in corso di svolgimento (dal 9 al 17 ottobre) e verranno affrontate le tematiche legate alla sostenibilità ambientale e alla crescita inclusiva.

«Gli obiettivi – ricorda il gruppo – sono aumentare la consapevolezza sulle caratteristiche di sostenibilità e di sviluppo, in particolare legate allo stile di vita sano e al rispetto per l’ambiente e la metodologia utilizzata per le attività è l’educazione non formale, che darà la possibilità di “imparare facendo” tra di noi, condividendo le nostre esperienze, sviluppando nuove competenze, parlando delle nostre tradizioni.» Le attività si svolgeranno nel territorio con un punto di riferimento logistico individuato nei locali del Myc (Madonie Youth Centre) in collaborazione con i volontari dell’associazione “Giosef Madonie”.

«È grazie ad iniziative del genere che si può pensare ad un’Europa unita – ha ricordato ai partecipanti, Giulio Raimondo, assessore alle politiche giovanili e alla programmazione comunitaria del Comune di Collesano, nell’ambito della “Intercultural Night” svoltasi ieri sera presso il Myc –; non si può pensare ad una comunità europea se non vi è uno sviluppo culturale in tal senso. Progetti come quello portato in corso in questi giorni fanno bene alla crescita della nostra comunità e del territorio madonita. L’obiettivo – continua Raimondo – è quello di incentivare la partecipazione attiva dei giovani per accrescerne le competenze, far conoscere culture diverse e farli crescere come cittadini europei.»