Sequestrato un patrimonio di 3 milioni di euro a indiziato di mafia. Tra i beni un appezzamento di terreno a Trabia

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, coordinati dalla locale Procura della Repubblica hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di circa € 3.000.000,00.

Il sequestro è a carico di Vincenzo Bucchieri, nato a Palermo il 18 novembre 1948 (tratto in arresto nell’ambito dell’operazione denominata “Verbero”, indiziato di appartenere all’associazione mafiosa Cosa Nostra, in particolare la famiglia mafiosa di Palermo Pagliarelli, in atto sottoposto agli arresti domiciliari). Il quadro gravemente indiziario, ricostruito dalle minuziose indagini patrimoniali svolte dai militari dell’Arma, è stato pienamente condiviso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione – che ha disposto il sequestro dei seguenti beni ritenuti non legittimati dai redditi percepiti: credito vantato da Vincenzo Bucchieri nei confronti dell’azienda ospedaliera Policlinico di Palermo ammontante ad € 279.398,29; due imprese edili individuali con relativo complesso beni aziendali site in Palermo; Cinque appartamenti aPalermo; due appartamenti siti in Mussomeli (CL); un appartamento a Castellammare del Golfo; tre magazzini a Mussomeli; un appezzamento di terreno a Trabia; un negozio sito in Palermo; trentuno rapporti bancari; quattro veicoli. Vincenzo Bucchieri era stato tratto in arresto nell’ambito dell’operazione“Verbero”, attività che il 26 maggio 2015 aveva portato all’arresto di 39 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata dal metodo mafioso ed intestazione fittizia di beni. In tale ambito, il Bucchieri si era reso responsabile di avere minacciato un imprenditore affinché pagasse a titolo di “messa a posto” l’equivalente dell’ 1% dell’importo lavori di ristrutturazione (ammontante a circa 500.000,00 euro) eseguiti presso l’ Ospedale Policlinico di Palermo. Le condotte del Bucchieri avevano riguardato anche il tentativo di imporre le ditte dalle quali rifornirsi dei materiali edili e il personale da assumere per l’esecuzione dei lavori in parola.