Si è chiusa domenica a Geraci Siculo la rassegna “Incontri d’Estate”

0
85

Domenica 4 Settembre si è conclusa a Geraci Siculo a quarta edizione di Incontri d’estate con la “Giornata della solidarietà verso le sorelle e i fratelli che soffrono“. Tre le iniziative di beneficenza presentate.

La prima a favore delle sorelle e dei fratelli colpiti dal terremoto del 24  Agosto. In particolare è stata lanciata dal Presidente del Patto per Geraci Franco Scancarello la  proposto di indirizzare gli sforzi di solidarietà esclusivamente nei confronti del comune più colpito dal sisma Amatrice, verso il quale le comunità locali si sentono particolarmente vicine poiché come Geraci, Cefalù, Gangi e Petralia Soprana fnnno parte insieme dell’esclusivo Club dei Borghi più belli d’Italia. Ha ricordato che una delegazione, guidata dal Sindaco di quel borgo, è stata ospite dei tre comuni madoniti in occasione del Festival dei Borghi più belli d’Italia l’anno scorso nella prima settimana di Settembre. Scancarello ha proposto che nei prossimi giorni sarà contattato direttamente il Sindaco Sergio Pirozzi per concordare  con Lui una iniziativa di aiuto concreto e immediato che si può allestire subito, anche con l’invio per alcune settimane di volontari e tecnici specializzati del comprensorio madonita che aiutino il comune di Amatrice a far fronte alle esigenze più immediate di quella sfortunata e disastrata popolazione. Il Patto, con l’unanime sostegno dei presenti, ha stigmatizzato il comportamento della Regione Sicilia che, unica tra le regioni d’Italia, fino ad oggi non ha ancora attivato e organizzato l’invio dei tecnici riconosciuto dalla Protezione Civile. Dall’assemblea di Domenica è partito un invito unanime e pressante nei confronti del Presidente Crocetta e dell’Ing, Foti, direttore della Protezione Civile Siciliana, ad attivarsi subito per l’Invio della delegazione di tecnici volontari siciliani, così come hanno già fatto nell’immediato le altre regioni d’Italia. La seconda iniziativa si propone una raccolta fondi per  la modernizzazione e  il potenziamento delle attrezzature  sanitarie nell’ospedale “Ibitaro Cimpaye Sicilia” del Burundi, che significa “Dono di Dio”, costruito grazie ai fondi (300.000 euro) della regione Sicilia e altri fonti frutto di una raccolti tra amici organizzata ai tempi dall’ex Governatore Siciliano Totò Cuffaro che, nel Luglio scorso, si è recato in quel luogo povero e bisognoso di aiuto, di affetto e della solidarietà di chi non soffre la fame e la mortalità, soprattutto infantile. “Il Burundi ha una popolazione di religione cattolica di oltre 12 milioni di abitanti ma nell’intero stato operano solo tre Ospedali e le donne, particolarmente prolifiche Lì, partoriscono spesso da sole, recidendo il cordone ombelicale con i denti – ha raccontato Cuffaro – Migliorare l’efficienza del nostro ospedale siciliano significherebbe quintuplicare le 700  prestazioni annue che già fornisce”. Cuffaro ha annunciato, con tale scopo sociale e umanitario,la prossima presentazione dell’Associazione No Profit, da lui promossa e già costituita “Siciliamo-Burundi”, che si propone scopi esclusivamente umanitari. Infine è stato presentato l’ultimo libro scritto da Cuffaro L’uomo è un mendicante che si crede un re”, i cui i proventi (circa il 10%) riconosciuti  dall’Editore all’autore del libro, Cuffaro ha deciso di destinare per la costruzione di un campo di calcio al carcere di Rebibbia. Toccante la prolusione del libro da parte di Lillo Miceli, che ha anche coordinato il dibattito, capo redattore de “La Sicilia” e il racconto dell’ex Governatore sulle esperienze vissute nei 5 anni di reclusione nella medesima cella a 5 letti.  Cuffaro ha raccontato che intervenendo al 40° Congresso del Partito Radicale, conclusosi a Rebbibia sabato scorso ha proposto al Ministro di  Grazia e Giustizia e al Direttore del DAP, presenti al congresso, delle piccole modifiche per rendere più normali e assidui i rapporti del carcerato con i propri affetti più cari e per dare una vera funzione rieducativa ai reclusi che debbono nutrire la speranza che uscendo dal carcere possano normalmente reinserirsi nel tessuto sociale e lavorativo in cui vivevano. Quindi ha proposto anche di accelerare l’eliminazione dell’Ergastolo e di abolire il contributo mensile che ogni detenuto deve pagare allo stato per i servizio di ospitalità reso dalle carceri e che di recente il governo a quasi raddoppiato portandolo ad oltre 100 euro al mese“. “Questa giornata ci ripaga di tutti gli sforzi sostenuti per organizzare da soli e con spese ad esclusivo carico dei soci e di pochi cittadini contributori la rassegna di quest’anno- conclude Scancarella alla fine dei lavori – e ci ridà la carica necessaria per continuare a proporre iniziative di alto spessore culturale, politico, economico e sociale”.