Tre giornate di riflessione sul gioco d’azzardo patologico e proiezione docu film “Vivere alla Grande” premiato al Festival del Cinema di Locarno

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Arriva anche in Sicilia “Vivere alla Grande”, docu film contro il Gioco d’Azzardo premiato al Festival Internazionale del Cinema di Locarno,

che sarà proiettato (per la prima volta in Sicilia) nella chiesa Madre del piccolo centro medievale di Caccamo, le sere del 23 e 24 gennaio, alle ore 20. L’ingresso è gratuito e alla manifestazione parteciperà il regista Fabio Leli.

L’evento, inserito in un folto cartellone di tre giornate di riflessione sul gioco d’azzardo patologico, è promosso dalla Parrocchia San Giorgio Martire, patrocinata dal Comune di Caccamo e dalla Fondazione Antiusura di Palermo. La carrellata di iniziative, volute e coordinate dal Parroco don Giuseppe Calderone per il 22, 23 e 24 gennaio, sono di grande levatura sociale ed hanno l’obiettivo di sensibilizzare i giovani, le famiglie e soprattutto le Istituzioni a combattere il Gioco d’Azzardo Patologico, uno dei mali che affligge la società odierna. «I dati sono allarmanti. Nell’ultimo anno il gioco d’azzardo ha succhiato agli italiani ben 100 miliardi di euro. Succhiati si, ma spontaneamente. – Si legge nelle recensioni del film. – Basti pensare che sono centinaia di migliaia i ragazzi, dai 9 ai 17 anni, che ogni giorno in tutta Italia frequentano le sale da gioco. Molti di loro finiscono per cadere nel vortice del gioco d’azzardo patologico. È un circolo vizioso che ha come unico fine il profitto. Ma un profitto di pochi in cambio della sofferenza di molte persone. Di fronte a questo dramma non si può restare indifferenti, bisogna agire per bloccare il fenomeno, affrontando il problema, informando e responsabilizzando tutte le parti sociali».“Vivere alla Grande”, scritto, prodotto e diretto da Fabio Leli, pone gli spettatori di fronte ad un provocatorio interrogativo: “cosa saresti disposto a perdere per vincere?” e, tra sostenitori e contrari del gioco d’azzardo quale fonte di guadagno per le casse pubbliche, tra interviste ad ex giocatori ed esperti di statistiche, puntando sul calcolo delle probabilità, il lungometraggio “svela” il volto dell’unico vero vincitore del gioco d’azzardo: lo Stato italiano. Uno Stato con uno sdoppiamento d’identità, come dottor Jakie e Mr. Hide, in linea di principio tutela la salute pubblica, ma di fatto alimenta nella popolazione, soprattutto nelle fasce più deboli, l’insorgenza di tante patologie, tra cui la ludopatia. Si perchè il Gratta e Vinci piuttosto che la Slot Machine da semplice abitudine possono facilmente trasformarsi in una dipendenza, ovvero una ricerca esagerata del piacere, del benessere attraverso un comportamento che sfocia in una vera e propria malattia. La Parrocchia ha pensato di estendere la riflessione a tutte le componenti della società e di non limitarla a Caccamo ma di coinvolgere tutte le Istituzioni dei Comuni della Provincia di Palermo. Sono infatti previsti incontri nelle scuole, con i commercianti, con i servizi sociali, con le famiglie senza tralasciare le Istituzioni politiche.

Dopo uno spettacolo di danza in piazza Duomo organizzato da tutte le associazioni sportive locali, l’incontro con commercianti, sindaci, amministratori di tutta la provincia di Palermo, la sera del 22 gennaio nell’aula magna del Liceo “Mons. Teotista Panzeca”, quando interverranno anche Monsignor Raffaele Mangano, Vittorio Alfisi della Fondazione Antiusura di Palermo e Salvatore Cozzo della Confcommercio di Caccamo. In previsione per la mattinata del 23 gennaio un confronto con gli studenti della Scuola Media e del Liceo, prima di un momento dedicato ai genitori e agli educatori, con la partecipazione del dottor Giovanni Utano dell’Associazione “Vinciamo il Gioco” (psicoterapeuta esperto in casi di ludopatia) e la testimonianza di un ex giocatore.

Previsti inoltre incontri con i giovani, ed interviste ad organi di stampa locali. «Riflettiamo sul “gioco” per non giocarci la vita e per non perdere il piacere di viverla bene», conclude Padre Calderone.