Dopo la seduta disertata dai consiglieri interviene Salvatore Comparetto

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Consiglio comunale deserto e occasione persa per diminuire i tributi comunali? Non è proprio così… E non ci sta proprio Salvatore Comparetto, consigliere comunale di opposizione, a passare per uno di quelli che avrebbe impedito la diminuzione delle tasse comunali.

“Anche se i consiglieri comunali fossero stati tutti presenti in aula, non avrebbero potuto discutere e deliberare comunque nulla, poiché gli atti non erano stati predisposti per la seduta consiliare.” Infatti, continua Comparetto, “il consiglio comunale era stato convocato, in seduta straordinaria ed urgente, con solo due punti all’ordine del giorno: la conferma dell’aliquota addizionale comunale Irpef e l’approvazione del piano finanziario per il servizio di gestione rifiuti, con la determinazione delle tariffe Tari per l’anno 2015”. Nessun’altra proposta di deliberazione riguardante altri tributi comunali è stata presentata in consiglio. E anche su tali argomenti Comparetto, nella sua qualità di presidente della commissione bilancio, vuole dire la sua. “Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, avevo già sottolineato la necessità di procedere alla riduzione di 0,2 punti percentuali, ma sindaco e assessore al bilancio hanno detto che ciò era impossibile. Per la Tari, invece, il piano finanziario sottoposto all’esame del consiglio comunale, al di là degli aspetti tecnici, registrava in pratica un incremento per le abitazioni con unico occupante, mentre per gli altri nuclei familiari rimaneva immutata l’aliquota applicata lo scorso anno”. “Quindi di cosa parliamo? – prosegue Comparetto – E’ chiaro che questa grande attività di riduzione delle tariffe sostenuta dal sindaco è inesistente. Quando non si hanno più i numeri per governare non resta altro che rassegnare le dimissioni”.

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  1. Nello scambio di vedute tra il Sindaco di Caccamo Andrea Galbo e il Presidente della commissione consiliare al bilancio, consigliere Salvatore Comparetto , sull’assenza ingiustificata dei consiglieri comunali nella seduta del 30 settembre scorso che – a parere del Sindaco – è stata “un’occasione persa per diminuire i tributi locali della comunità caccamese”, il neo Assessore “tecnico” alle entrate Giuseppe Misuraca, fa rilevare che “quando nel massimo consesso civico si devono discutere argomenti particolarmente importanti, che riguardano in maniera diretta l’intera comunità, come l’applicazione dei tributi locali, sarebbe opportuno non utilizzare termini di appartenenza politica quali maggioranza e opposizione invitando tutti al senso di responsabilità e moderazione specie in un momento così difficile per la comunità e per le famiglie tutte”.
    Nessun amministratore e consigliere comunale vorrebbe imporre ai propri concittadini tributi e tasse.
    La verità, dunque, va rintracciata nel rispetto delle disposizioni e dei parametri legislativi, che impongono alle Amministrazioni Comunali l’incremento delle entrate, sempre più finalizzate all’erogazione dei servizi essenziali alla comunità.
    In tale direzione i pareri tecnici e giuridico-contabili, favorevoli e non, previsti dalla legge e resi dai funzionari del Comune e dal Collegio dei revisori, devono essere interpretati come garanzia di legittimità degli atti a tutela di Amministratori e Consiglieri comunali.
    Se si riuscisse a ragionare in questo modo, verosimilmente si potrebbe rendere un servizio migliore alla propria comunità.
    Per quanto riguarda l’applicazione della TARI per l’anno 2015, benché il legislatore abbia previsto che il costo del servizio debba essere interamente coperto con i proventi della tassa – ciò nonostante – il nuovo regolamento adottato dal consiglio comunale è riuscito a prevedere l’applicazione di nuove agevolazioni e/o riduzioni (circa cinquantamila euro), rispetto al regolamento in vigore fino all’anno scorso.
    Come prevede l’iter, il passo successivo consisteva nel determinare le nuove tariffe per il 2015 e di ciò si sarebbe dovuto dibattere nella seduta consiliare del 30 settembre scorso. Non essendo stato possibile procedere alla loro quantificazione – per il motivo oramai noto – sarà necessaria una operazione di conguaglio, che avverrà nei termini e nei modi stabiliti dalla legge.

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