La voce dei Nomadi sul palco: stasera Danilo Sacco trio con “Il pescatore di perle”

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Danilo Sacco è la voce storica dei Nomadi e stasera, alle 22, nella piazza principale, si esibirà in concerto nell’ambito dei festeggiamenti in onore del patrono San Giacomo.


Insieme a lui Valerio Giambelli e Andrea Mei: un trio dal sapore acustico e intimista dove i testi delle canzoni sono messe in primo piano da una sezione efficace e minimale. Trovano posto in questo set non solo canzoni di Danilo Sacco, ma anche omaggi ai grandi cantautori che hanno fatto la fortuna della musica italiana: Francesco Guccini su tutti, Massimo Bubola, Sergio Endrigo e alcuni grandi musicisti americani e inglesi come Peter Gabriel o Tom Petty. Due ore di musica, aneddoti e racconti senza alcuna formalità, ma con la voglia di condividere la comune passione per la musica.

Danilo Sacco, classe ’65, è appassionato di John Cougar Mellencamp, Tom Petty and The Heartbreakers, Joe Jackson e ha una predilezione esclusiva per Peter Gabriel. Dopo aver militato in alcune band musicali, nel 1993, entra a far parte dello storico gruppo dei Nomadi, al posto del fondatore e carismatico cantante scomparso Augusto Daolio, alternandosi alla voce con l’altro nuovo ingresso Francesco Gualerzi.

“La settima onda” è il primo lavoro dei Nomadi nella nuova formazione e raggiunge il disco di platino. Lo stesso traguardo ottiene il successivo “Lungo le vie del vento”, realizzato tra l’altro dopo l’incontro della band con il Dalai Lama. Dopo il doppio cd live “Le strade, gli amici, il concerto”, premiato con il doppio disco di platino, esce “Una storia da raccontare”, in cui compare per la prima volta la firma di Danilo, nel brano “Anni di frontiera”. Da lì in avanti per lui è un susseguirsi di successi ed enormi soddisfazioni (c’è la sua firma in numerose canzoni dei dischi seguenti tra le quali “Se non ho te”, “Salve sono la giustizia”, “Sangue al cuore”, “Il nome che non hai”, “E di notte”, In piedi” e “Stringi i pugni, fino ad arrivare alle più recenti “Senza nome”, “Non so io ma tu”, “Il ballo della sedia” e “Il nulla).

Nel 2004 pronuncia i voti come monaco laico ed assume il nome di Kakuen, traducibile con le due seguenti espressioni: “zingaro perfetto” oppure “nomade nella polvere del vento”. Danilo è, tra gli altri, anche autore della prefazione del libro di Stefano Dallari, “Sorridere con l’anima”, di un breve romanzo dal titolo “Dimmi l’assoluto” da cui traspare la sua passione per il grande Isaac Asimov, che è inserito nel libro a cura di Francesco Antonioli, “C’è posta per Dio”.

Sulla scia del suo primo disco solista, “Un Altro Me”, che raccoglie consensi positivi, Danilo Sacco tiene oltre 100 concerti in tutta Italia. Dal disco sono tratti i singoli e videoclip “L’Aurora”, “Non Ho Che Te” e “Io Mi Ricordo”, oltre a “Cane” un brano dedicato ai lavoratori. Nel 2013 ottiene il Premio Mei per i 20 anni di carriera come rappresentante della musica popolare italiana. Avviato un progetto parallelo a fianco de “I Musici”, storica band di Francesco Guccini, con i quali porta live “L’Ultima Thule e i grandi successi del cantautore di Pavana”. L’estate 2014 vede la pubblicazione del nuovo disco “Minoranza Rumorosa”, che arriva a due anni di distanza dal precedente, anticipato dall’omonimo singolo e videoclip.